Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
mercoledì 28 ottobre 2009
RAI POSTCOMUNISTA
lunedì 26 ottobre 2009
CASO MARRAZZO: DOMANDA
martedì 20 ottobre 2009
Il terrorismo nel Corano
lunedì 19 ottobre 2009
CHE TREMINO FINALMENTE I "GIUDICI". CSM= Corporazione di Stampo Mafioso
Dott. Luca Palamara, dopo averLa sentita da Marzullo ho capito che a Lei della giustizia civile gliene importa poco o nulla. Ad ogni buon conto Le invio copia della seguente lettera. Vi è poco da sperare dalla magistratura. I giudici se ne fregano. Fanno rinvii di anni. Oggi in Corte d'Appello a Cagliari la seconda udienza viene rinviata al 2012. Mi dica se questa è giustizia. Uno può anche crepare aspettando. Mediti bene su ciò che ho scritto. Gli articoli 180,181,182,183,184 del C.P.C. debbono essere spazzati via. IL PROCESSO CIVILE (che è documentale) PUO' E DEVE SVOLGERSI SENZA PIU' UDIENZE. Al massimo una per l'escussione dei testi.
Al Ministro Alfano
Sono disperato. Ho scritto all' avv. Giulia Bongiorno per lo stesso motivo. E a tutti i componenti delle Commissioni giustizia del Senato e della Camera. Solo Di Pietro mi ha risposto. Aria fritta. Sono una vittima dell'eccesso di garantismo del Codice di procedura civile. Non è possibile andare avanti senza spazzare via gli articoli 180 -181-182-183-184, che permettono alla parte che resiste in giudizio (normalmente la più forte economicamente) di allungare i tempi sino alla vanificazione della giustizia civile. Non più è tollerabile che sia prevista un'udienza (a vuoto) soltanto per verificare il rispetto del contraddittorio, che può essere verificato d'ufficio dopo il deposito dell'atto di citazione e della comparsa di risposta. Se non è rispettato basta una comunicazione in cancelleria. Il processo civile dovrebbe svolgersi senza udienze (tranne una quando sia necessaria l'escussione dei testi). Una eventuale perizia di ufficio deve essere richiesta con l'atto di citazione o con la comparsa di risposta e il giudice deve fissare i termini per il deposito della perizia di parte dopo il deposito della CTU. Il contraddittorio è ampiamente garantito dall'atto di citazione, dalla comparsa di risposta, da quella conclusionale e da quella di replica, Non bisogna permettere più di sollevare nuove eccezioni , modificare la domanda, produrre memorie (artt. 183.184 unificati). Se uno ha sbagliato la domanda peggio per lui. Chiuda il processo e ne apra un altro se la domanda non è prescritta. Io sono stato vittima di due sentenze aberranti in Tribunale. Una è già stata parzialmente riformata con ordinananza in attesa di sentenza. L'altra inizia tra qualche giorno in Corte d'Appello. Vi sarà la solita prima udienza a vuoto solo per verificare il contraddittorio, quando questo, come detto, dovrebbe essere verificato senza bisogno di alcuna udienza, bastando una comunicazione in cancelleria alle parti in caso di mancato rispetto.Poi ci sarà un rinvio al 2011 per la seconda udienza.Non è più tollerabile una situazione simile. Sono giunto a 70 anni dopo avere avuto in 13 anni una serie di sentenze aberranti, tra cui soprattutto tre, di cui due in Tribunale ("giudici" Mario Farina e Vincenzo Aquaro).Una terza da pazzi in Cassazione (Gianfranco Gilardi, giunto a leggere in senso contrario una sentenza - l'unica sull'argomento - della stessa Cassazione a me favorevole). Tre sentenze di cui ho dato notizia (con assoluta sfiducia) al CSM, inviando copia delle tre sentenze. Vi è un'altra questione. Io non ho tanto paura di un giudice ignorante, quanto di uno che non sappia ragionare. Perché non vi è rimedio all'incapacità di ragionare cadendo in documentate contraddizioni. Non è più tollerabile che i giudici possano continuare a commettere dei gravi errori senza mai pagare personalmente. Si assicurino, come i medici. Il CSM è un organo di controllori eletto per 2/3dai controllati. E' farsesco. CSM=Corporazione di STAMPO Mafioso. Bisogna che il Ministero della giustizia istituisca una lista di giuristi (studiosi del diritto) che facciano parte di una Commissione competennte per giudicare i giudici (manovali, e non studiosi, del diritto, anche perché non hanno tempo per studiare), quando essi commettano dei gravi errori derivanti da ignoranza e da palesi vizi logici inescusabili .Questo, d'altronde, prevedeva il disegno di legge di riforma dell'ordinamento giudiziario di Castelli, annacquato poi da Mastella per non andare troppo contro i giudici, e mai approvato. Esso recepiva una normativa europea che prevede che siano sottoposti a provvedimenti disciplinari i giudici che facciano sentenze palesemente dettate da ignoranza o vizi logici inescusabili. Ma i giudici non possono più essere giudicati da una corporazione di giudici, come continuava a prevedere il disegno di legge Castelli-Mastella. Consideri il mio caso allucinante. Un presidente del Tribunale, su richiesta di due soci di minoranza (pseudofratelli che volevano coinvolgere la società nei loro debiti personali rifiutando di fare domanda di recesso) - io avevo il 66% - nomina un liquidatore (pur contro la mia documentata opposizione) dandomi come consenziente. INCREDIBILE. Mi rivolgo al Tribunale per chiederne la revoca diffidando il nominato liquidatore (controparte in giudizio) dal vendere e il promissario acquirente dall'acquistare (spiegandogli con racc. A.R. di quattro pagine i motivi giuridici e giurisprudenziali per cui la nomina del liquidatore era illegittima e ne stavo chiedendo la revoca), ma questi due per mettermi di fronte al fatto compiuto anticipano furtivamente la vendita (rispetto alla data del preliminare). La vendita-svendita avviene venti giorni prima del provvedimento di revoca del liquidatore. Inizio la causa di annullamento e soltanto dopo 13 anni (!) esce una sentenza che me la dà in testa negandomi l'annullamento della vendita-svendita sulla base della motivazione che sia il liquidatore che l'acquirente erano in buonafede. Che c'entrasse poi la buonafede del liquidatore di fronte a tre motivi di nullità della sua nomina, non si capisce, se la buonafede può valere, in ipotesi, per l'acquirente (in documentata malafede). E così mi trovo a dover pagare circa 50.000. euro di spese legali per soccombenza se la Corte d'Appello non sospenderà la provvisoria esecuzione. Il CSM dovrebbe servire soltanto per valutare i meriti ai fini delle promozioni e per stabilire nomine e trasferimenti. Non per giudicare le colpe dei giudici. Fu fatto persino un referendum sulla responsabilità civile dei giudici. Ma il risultato favorevole alla responsabilità non fu mai applicato. Così i giudici continueranno a sentirsi arroganti (ignoranti) padroni della giustizia. Ad essi continua ad essere permesso di passare dal civile al penale e viceversa, quando il civile è così ampio e complesso da richiedere una specializzazione se si vuole essere seriamente preparati. Come può un giudice che per tanti anni ha fatto il penale passare improvvisamente al civile? Assurdo. Si renda cotesto Ministro storicamente benemerito della giustizia perché la giustizia civile cessi di essere inesistente a causa della zavorra di molti suoi articoli e nessuno che chieda giustizia debba sperare sempre di vivere a lungo per vedere la fine della sua vicenda giudizria. So che in Francia per legge una causa civile non può durare più di un anno. Perché in Italia continua a non esistere la giustizia civile?
La pazzia del voto agli immigrati
martedì 13 ottobre 2009
Basta con l'arroganza dei pederasti
Nel mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica ho riportato i risultati a cui sono giunti gli scienziati dimotrando che i pederasti sono tali a causa di disfunzioni genetiche (del DNA) o metaboliche, con varie conseguenze, tra cui quella di avere un cervello più piccolo e (nell'ipotalamo) simile a quello delle donne. Se sono nati così la colpa non è loro, ma debbono smetterla di pretendere di essere considerati normali.
giovedì 8 ottobre 2009
Riformare la Corte Costituzionale e la giustizia
Ciò non toglie che Berlusconi abbia sbagliato a prendersela con Napolitano e con la Corte. Napolitano aveva firmato la legge sul Lodo Alfano. Dunque la ritenne costituzionale. Ed aveva torto. Da quando fu tolta dalla Costituzione (con il governo Craxi: il che è tutto dire) l'immunità parlamentare nessun rappresentante delle istituzioni poteva sottrarsi alla magistratura. Tranne il capo dello Stato nell'unico caso in cui fosse stato accusato di tradimento. Mi meraviglio del fatto che Berlusconi non l'abbia capito. Berlusconi per sottrarsi ai processi avrebbe dovuto introdurre nuovamente l'immunità parlamentare nella Costituzione. Punto e basta. Giustamente in questo caso la Corte Costituzionale si è dovuta attenere al principio secondo cui tutti i cittadini sono eguali di fronte alla legge. Il Lodo Alfano sarebbe stato giustificabile solo come rafforzamento dell'immunità parlamentare con una legge costituzionale. La questione è un'altra.
Bisogna riformare tutta la giustizia. La Corte Costituzionale deve essere sottratta alla politica nell'elezione dei suoi membri. Si faccia una lista nazionale di giuristi di chiara fama tra cui eleggere per sorteggio i 15 componenti della Corte Costituzionale. Certamente questo rimedio non sottrarrebbe la Corte alle simpatie politiche dei suoi membri. Ma sarebbe il male minore. Si impedirebbe al capo dello Stato (eletto dai partiti) di nominare alcuni dei suoi membri e alla magistratura (divisa tra varie correnti politiche) di nominarne altri, come si sottrarrebbe al parlamento la nomina dei restanti membri.
Inoltre bisogna introdurre la resposabilità civile dei giudici quando fanno sentenze aberranti (soprattutto nel civile). Molti anni fa fu fatto un referendum con cui si introduceva la responsabilità civile dei giudici. Non fu mai applicato. Di che si lamenta ora Berlusconi? Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Provveda con legge normale ad introdurre la responsabilità civile dei giudici se dice di voler riformare la giustizia. La legge permette che chi abbia vinto un concorso per l'ingresso nella magistratura possa fare a meno di aprire un libro di diritto per il resto della vita. Non vi è alcun controllo sul loro operato. L'organo che dovrebbe essere di controllo (il Consiglio Superiore della Magistratura, CSM) è eletto per 2/3 dai controllati. Inammissibile. Esso è in tal modo una Corporazione di Stampo Mafioso. Come negli Stati Uniti, dovrebbe esistere una Commisione di giuristi (non di giudici) che abbiano il potere di emettere provvedimenti disciplinari (sino all'espulsione nei casi più gravi) nei confronti di giudici che facciano sentenze chiaramente dettate da ignoranza ed errori .logici imperdonabili Questo è anche previsto da una normativa europea, che l'Italia non ha mai applicato. Che si aspetta?
Io sono una vittima della giustizia civile. Ho incontrato nel Tribunale di Cagliari 8 giudici ignoranti o sragionanti (da manicomio) in una vicenda giudiziaria tuttora in corso in Corte d'Appello. Di essi farò i nomi in un mio prossimo libro per documentare come sragionano. Si tratta di una vicenda allucinante. In Cassazione ho trovato un pazzo (Gianfranco Gilardi) che ha scritto che, di fronte agli inadempimenti di due soci di minoranza, pur documentati in due pagine di sentenza, l'unico rimedio non era la loro esclusione dalla società ma la mia domanda di recesso. Dovevo andarmene io. INCREDIBILE. In Consiglio di Stato ne ho trovato un altro (Lanfranco Balucani) che, riformando la sentenza del TAR Sardegna, ha scritto il contrario di ciò che risultava dai verbali di commissione di un concorso. Dopo un mese seppi che costui era stato arrestato per corruzione per altri fatti. Aggiustava le sentenze a favore di certe imprese. Ma quella sentenza ingiusta nei miei confronti rimane un macigno. Senza rimedio e senza che io per legge possa chiedere a costui il risarcimento dei danni. Questa è la giustizia in Italia. E' ora che i "giudici" paghino di tasca propria assicurandosi e che ogni cittadino possa fare causa contro di essi, non rivolgensosi ad altri giudici, ma ad una commissione di giuristi che stiano sopra la testa di questi arroganti ignoranti e sragionanti, quando non sono corrotti.
Così questa casta di intoccabili finirebbe di essere arrogante, sentendosi padrona, e non servitrice, della giustizia. Il disegno di riforma dell'ordinamento giudiziario (Castelli), reso più leggero dal suo successore Mastella (che non voleva porsi contro questa casta) non è mai stato approvato. Che aspettava Berlusconi a riprenderlo per renderlo più severo in modo che i giudici vengano sottoposti a periodici controlli, ma non da parte dagli stessi giudici (ignoranti), come prevedeva il disegno di legge Castelli-Mastella, bensì da una Commissione di giuristi perché i giudici cessino di essere degli arroganti che si fanno la giurisprudenza in casa continuando ad ignorare la dottrina, che essi disprezzano come un'intrusione nella giurisprudenza, che essi considerano mafiosamente "cosa nostra"?
giovedì 1 ottobre 2009
UOMINI INUTILI E DANNOSI (TRA CUI CLAUDIO MAGRIS)
Una triestina (F.) mi ha scritto su Magris, sotto il titolo "un uomo inutile e dannoso":
Lo vedevo uscire dall’università con quell’aria da becchino in attesa, tutto vestito di nero e scuro in volto, l’immagine della negatività, in realtà uno che nessuno calcola, perché nella vita di ogni giorno è solo al caffè san marco e la gente nemmeno si gira a guardarlo. Non gli restano che i suoi libri (che purtroppo mia madre legge, per questo mi dà fastidio), pino roveredo con le sue fiasche e i suoi vestiti puzzolenti e i mezzi di dis-informazione. Con tutti i premi e le onorificenze che gli hanno conferito, rimane un povero cronico, come dice mia sorella.
Mi era venuto anche in mente di parlargli, ma non ho tempo da buttare per uno come lui.