domenica 1 novembre 2009

IL RINNEGATO E LOGORROICO G.FINI

Al fascismo – nonostante le disgrazie della guerra di Etiopia, delle leggi razziali e dell’alleanza con il nazismo nel 1940 - si deve riconoscere una legislazione sociale che era all’avanguardia (lodata persino da Churchill). Ricordiamo l’IRI, l’Agip, l’Inps, l’Istituto maternità e infanzia, l’Istituto case popolari, Cinecittà, etc. La Banca Nazionale del Lavoro (BNL) sorse in concorrenza con le banche private, che oggi sono associazioni mafiose legalizzate. Invece di servire oggi come calmiere dei profitti delle altre banche la BNL si è adeguata alla prassi delle altre banche, mentre dovrebbe agire come servizio sociale per mutui a basso tasso di interesse al fine di finanziare, per esempio, l’edilizia economica e far scendere i costi commerciali delle abitazioni, ostacolando la speculazione edilizia.

Di questo si ricordi il rinnegato Gianfranco Fini, che, divenuto presidente della Camera, usa la sua carica come cattedra per seminare ogni giorno perle di “saggezza”, demonizzando tutto ciò in cui prima aveva creduto o aveva fatto finta di credere. Pupillo di Almirante si dichiarava favorevole alla pena di morte e sbandierava un nazionalismo di altri tempi. Per ricostruirsi una verginità è andato a fare il lecchino in Israele e si fa fautore di una società multirazziale. Con l'evidente scopo di dare la scalata alla carica di capo del governo cercando di farsi accettare come foglia di fico della falsa sinistra. Questa banderuola della politica, senza ideali e spregiudicato, ha rinnegato tutto il fascismo, tacendo di ciò che esso fece di positivo nella politica sociale. Tant'è che non riuscirò mai a spiegarmi come possa esistere un'opposizione tra fascismo e socialismo, piuttosto che tra liberismo e comunismo, essendo rimasto sempre Mussolini d'animo socialista nel suo concepire l'economia sotto il controllo del superiore interesse dello Stato.






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