Molti anni fa mi ero domandato. Dove avvenne la digestione di Gesù, che nei vangeli si dice avesse mangiato del pane e del pesce per dimostrare ai discepoli che era risorto con il corpo? Si capisce che passò poco tempo prima che venisse assunto in cielo. Quesiti evangelici. Dove sta il cielo in un universo che oggi sappiamo infinito? Gesù, assunto in cielo dopo avere mangiato, da dove defecò? Dal cielo? E dopo l'assunzione al cielo come fece il corpo a mantenersi in vita senza mangiare? La Chiesa dice (sulla base della sua ridicola fantasia) che il corpo si sarebbe spiritualizzato. Dunque Gesù non defecò dopo il suo ultimo pasto e si spiritualizzarono anche le feci? La gente preferisce glissare tutte queste domande per non disperarsi. Chi cerca di controbattere Veronesi non si accorge di essere un disperato. Come lo sono io. Tuttavia non per questo mi arrendo alle stronzate delle religioni cosiddette rivelate, partorite tutte dalla fantasia umana in epoche di ignoranza. E a quello sciocco disperato che ha scritto che "LA VITA E' BELLA" consiglio di riflettere su come è fatta la natura, fondata sulla "crudele" selezione naturale. Mangia tu ché poi ti mangio io. Si pensi a tutte le malattie infettive o di origne genetica causate dalla CASUALITA' che ha inciso sulla formazione dei primi organismi e che si sono trasferite su tutte le forme di vita nell'arco di centinaia di milioni di anni , almeno da quando 600 milioni di anni fa esplose la vita nei mari. Coloro che controbattono Veronesi hanno mai fatto studi di biologia evoluzionistica (come ho fatto io) per sapere se la vita sia veramente la conseguenza di un progetto divino? Hanno mai letto libri come quelli di Monod, Jacob, Lorenz, Luria, Weinberg, Ageno, Dawkins etc. per scoprire, sulla base di studi a cui tanti scienziati hanno dedicato una vita, che non esiste un progetto intelligente della natura? Sanno che è ormai accreditata scientificamente la spiegazione della biologa Lynn Margulis di come tutte le forme di vita siano nate dalla casuale simbiosi di due batteri (che sono procariotidi e monocellulari, come le alghe azzurre) e di come tale casuale simbiosi abbia dato origine dopo tre miliardi di anni alla cellula eucariotica, senza la quale non vi sarebbero state tutte le altre forme di vita perché la Terra, altrimenti, sarebbe abitata ancora solo da batteri e da alghe azzurre? Dio avrebbe impiegato 3 miliardi di anni per riuscire ad inventare la cellula eucariotica con tutte le sue imperfezioni? Altro che scrivere, come ha scritto quell'incosciente di papa (costretto a fare il suo mestiere), che Dio è amore (enciclica Deus caritas est). Se un Dio esistesse, scrisse Schopenhauer (Pensieri e frammenti), non vorrei essere io quel Dio. Le miserie del mondo mi strazierebbero l'anima. Io aggiungo che un Dio meriterebbe solo disprezzo per come ha fatto la natura. Mi vengono in mente le parole di Jago, che nell'Otello di Verdi canta l'aria "Credo in un Dio crudele". E tra tutti gli animali l'uomo è l'unico veramente crudele, perché capace di uccidere oltre la necessità della sopravvivenza, come, invece, fa il predatore. Si ricordino tutti gli ignoranti e gli imbecilli accecati dalle panzane delle religioni che Veronesi ha dedicato la vita alla cura di quella malattia che è il cancro, che è sempre esistito da quando esiste la vita. Infatti esso, sebbene possa essere favorito anche da cause ambientali o dalla alimentazione (gli animali erbivori non sono soggetti a cancro, come i carnivori, ed anche per questo, oltre che per rispetto della vita degli animali, Veronesi è vegetariano), tuttavia dipende essenzialmente dalla stessa struttura imperfetta della cellula, che impazzisce producendo cellule anomale che gli anticorpi non riescono più a controllare). Il cancro è dunque innato nella stessa struttura cromosomica. Vi sono individui che hanno un sistema immunitario abbastanza forte da essere capace di distruggere sul nascere le cellule cancerogene. Perché tutti abbiamo ogni giorno un certo numero di cellule cancerogene, che gli anticorpi distruggono. Il cancro si manifesta quando il sistema immunitario è debole. Il cancro del collo dell'utero, per esempio, è causato dal papilloma virus, che rimane in incubazione se il sistema immunitario è forte. Altrimenti si manifesta la malattia. E chi ha creato il cancro? In particolare, chi ha creato il papilloma virus? DIO, per quegli imbecilli che ci credono.
Ma, ammesso che Dio esista, non si accorgono i credenti che sono solo degli opportunisti e degli egoisti (oltre che disperati)? E ve lo dimostro. Poniamoci di fronte ad un ipotetico Dio che fosse in grado di giudicare il bene ed il male. Ma in che cosa consista il bene nessun filosofo è mai riuscito a capirlo, a incominciare da Platone, che ha cercato sempre di darne una definizione, senza mai riuscirci. Si può invece definire il male, come danno ad altri causato. Il male si vede, il bene no. Nessuno può essere chiamato in Tribunale per non aver fatto del bene. Si viene chiamati per aver fatto del male. Il bene è soggettivo. Il male è oggettivo. Per un fanatico islamico è bene farsi esplodere provocando una strage. Glielo comanda il Corano. A parte ciò, di fronte all'ipotetico Dio chi avrebbe più meriti? Colui che credendo nella sua esistenza fa del bene con la tacita ed inespressa convinzione di avere in questo modo dei meriti di fronte a Dio ai fini della salvezza della propria anima o colui che non credente compia lo stesso bene o si limiti a non fare del male (ma non fare del male sarebbe il bene più grande) senza aspettarsi alcun premio da Dio, in cui non crede? O CREDENTI! E' qui che vi voglio. Se un Dio esistesse premierebbe maggiormente il non credente che non faccia del male rispettando il comandamento (giuridico) di Confucio "non fare agli altri quel che non vorresti fosse a te". Gli ignoranti credono che questo sia un comandamnto evangelico. NO. Gesù ha detto diversamente: "Fai agli altri quel che vorresti fosse fatto a te". Che è un comandamento morale, non giuridico, perché nessuna legge può comandare di fare del bene. In ogni caso l'ipotetico Dio, posto di fronte ad un credente che abbia fatto del bene e ad un non credente che non abbia mai fatto del male, sarebbe costretto a dire al credente: tu hai fatto del bene per opportunismo, pensando a me. Pertanto premierò maggiormente il non credente che non ha mai fatto del male perché si è astenuto da esso disinteressatamente, non egoisticamente per salvarsi l'anima. O CREDENTI! Voi siete la manifestazione, oltre che di una disperazione di fronte al nulla dopo la morte, anche di una forma estrema di opportunismo. Dio, se esistesse, vi riterrebbe inferiori ai non credenti che non abbiano fatto del male. A che serve dunque credere in Dio se è meglio non crederci per essere da lui considerati moralmente superiori ai credenti? O CREDENTI! Convertitevi all'agnosticismo (non dico ateismo). E' meglio per voi. Avete tutto da guadagnarci. Oppure tenetevi Dio per conto vostro, coltivatevelo pure nella vostra vita privata, ma nella società non rompete più i coglioni ai non credenti che applichino la norma suprema della giustizia: NEMINEM LAEDERE (Non danneggiare alcuno). Essi saranno maggiormente premiati di fronte ad un Dio, che non sarebbe certo quello antropomorfico delle religioni cosiddette rivelate. Il papa non può capire questi argomenti. Sapete perché? Ve lo dico io. Perché sa che altrimenti rimarrebbe disoccupato. Il papa non ha capito nemmeno i vangeli. Infatti Gesù ha comandato di fare del bene in privato ("Quando fate la carità non suonate la tromba per farvi vedere, e la vostra destra non sappia ciò che fa la sinistra". In Matteo non viene condannato il divorzio (si ritiene solo moralmente superiore chi non divorzi). Né si parla nei vangeli di aborto. Ma ammesso, e non concesso, che il divorzio e l'aborto siano moralmente condannabili, la Chiesa non può chiedere che sia la politica a vietarli. Dal momento in cui non si divorziasse e non si abortisse per divieto di legge, chi non divorziasse e non abortisse non avrebbe alcun merito. Dunque (anche se può sembrare paradossale) il papa dovrebbe essere evangelicamente favorevole sia all'aborto che al divorzio per rendere meritevoli coloro che non divorziano e non abortiscono. Ma vai a fare capire al papa i vangeli. Non li ha mai capiti.
Vi sono 417 commenti all'intervento di Veronesi (sul Corriere della sera on line). Chi lo attacca è o ignorante in fatto di contestualizzazione storica delle religioni o incapace di riflettere. Non si può fondare una verità sulla fede. Per questo nessuna religione dovrebbe avere incidenza nella vita pubblica. Lo Stato deve ignorare tutte le religioni.
Lo scienziato Umberto Veronesi a Sky Tg24 Pomeriggio
«La religione impedisce di ragionare»
«La religione, per definizione, è integralista, mentre la scienza vive nel dubbio, nella ricerca della verità»
Lo scienziato Umberto Veronesi a Sky Tg24 Pomeriggio
«La religione impedisce di ragionare»
«La religione, per definizione, è integralista, mentre la scienza vive nel dubbio, nella ricerca della verità»
Umberto Veronesi (Fotogramma)
«INTEGRALISTA» - Secondo Veronesi, infatti, la religione, per definizione, è integralista, mentre la scienza vive nel dubbio, nella ricerca della verità, nel bisogno di provare, di criticare se stessa e riprovare. In sostanza, è la sua tesi, si tratta di due mondi e concezioni del pensiero molto lontani l'uno dall'altro, che non possono essere abbracciati tutti e due. Nel corso della trasmissione l'oncologo ha poi ricordato di venire da una famiglia religiosissima, «ho recitato il rosario tutte le sere fino ai 14 anni», ma di aver deciso di allontanarsi, nei primi tempi con grande difficoltà, dopo aver esaminato a fondo tutte le religioni. «Perché - ha concluso - mi sono convinto che ogni religione esprime il bisogno di una determinata popolazione in quel momento storico». (Fonte: Ansa)
04 febbraio 2010
Veronesi e la ragione
Sig. Veronesi, la verità non la troverai mai attraverso la sola ragione, poichè questa non è mai oggettiva ma partitistica, in quanto succube del tuo "Alter Ego", quindi ogni risposta ad ogni tuo quesito non sarà mai obiettiva. Riflettendo profondamente, capirai che ad ogni tua domanda il tuo Io egoistico, dettato dalla "Ragione", aveva già programmato una risposta soggettiva prima ancora che tu ponessi la domanda. questo è un cerchio chiuso; prendi in giro te stesso, non ti accorgi?. Questa forza negativa, subdola , ti impedisce di capire te stesso, di vedere la verità come riflessa in uno specchio. Tanti Auguri.
Più correttamente
La religione proibisce di ragionare. Perché ragionando se ne scoprono subito le contraddizioni e l'assenza di fondamenti logici. La Chiesa ha sempre ostacolato il (libero) pensiero, fortunatamente finendo col perdere tutte le battaglie.
integraliste? non sempre
Scienza e religione non sono antitetiche. La scienza studia il creato, la religione parla del creatore. Le religioni rivelate si basano su testi sacri. Quella cristiana parla di fede e non di certezza scientifica. Non può pertanto essere accusata di integralismo. I padri della chiesa, san Paolo, san Agostino, san Tommaso quando parlano della verità ne parlano con umiltà. E' la verità che troverà l'uomo dicevano. Con l'aiuto della scienza, certamente, il cui scopo è quello di capire il creato e non certamente di crearlo. Le religioni possono ostacolare la scienza, è vero, chi non ricorda Galilei? Oggi tuttavia quella cattolica è aperta alle ricerche e scoperte della scienza e non ne teme più l'operato e tanto meno lo combatte. Sempre che non si confonda morale e scienza.
La religione è un campo minato
Sarebbe meglio non esternare facili dichiarazioni populiste in merito alla religione se non si è veramente addentro alla materia: si rischia di rovinare la propria reputazione culturale e professionale venendo derisi da una buona fetta di popolazione. La fede appartiene naturalmente a tutti gli uomini ed è' un sentimento incancellabile ed eterno che lega l'uomo al trascendente. La religione è una costruzione umana che cerca di controllare il detto naturale sentimento. Se non fosse stato per la fede nel trascendente noi non avremmo avuto Cristoforo Colombo, nè Galileo Galilei, nè Isacco Newton e tanti altri celebri scienziati della nostra storia. Erano tutti questi grandi uomini gente che non ragionava???? Mi sembra che il professor Veronesi si sia condannato da solo.
LA VITA E' BELLA
Ha ragione il lettore che mi ha preceduto: io sono troppo bello, troppo intelligente, troppo forte, e il mondo è troppo magnifico, e la vita è troppo bella per essere frutto del caso.
E lei pensa che non ha fatto il male a qualcuno e che non lo stia ancora facendo?
RispondiEliminanon ti accorgi delle cazzate che dici?
RispondiEliminasei incapace di pensare oltre la materia, la merda ce l'hai nel cervello.
hai solo odio.
un blog da segnalare per farlo chiudere
RispondiEliminaspremiti per " cagare altre stronzate"
RispondiEliminaI commenti confermano che si tratta di individui che non hanno l'uso della ragione. Se è questa è la difesa del loro Dio di merda, se lo tengano. Hanno ciò che si meritano. Nella vita ho ricevuto solo del male. Compreso l'odio di questi stronzi, che, se un Dio giusto esistesse,li starebbe aspettando al varco. Purtroppo non esiste. Meno male che questi volgari fanatici, incapaci di ragionare, sono una minoranza tra gli stessi credenti. I non credenti non hanno mai perseguitato i credenti. Sono stati questi a perseguitare i non credenti. E i commenti di questi due stronzi lo confermano.
RispondiEliminaPIU' SONO IGNORANTI E PIU' SONO ARROGANTI E VIOLENTI.E MENO MALE CHE SONO CREDENTI (suppongo).Ditelo anche a Veronesi.
RispondiEliminaIn realtà, dopo aver controllato gli orari, ho capito che si tratta di un solo stronzo, che ha scritto più volte. Ma toglierò la possibilità di lasciare messaggi anonimi per i vigliacchi ignoranti e merdosi come quest'ultimo. Chi vorrà lasciare commenti non potrà più nascondersi.
RispondiEliminavorrei commentare solo una delle posizioni dell'autore .
RispondiEliminaTralascio la questione digestiva, che mi pare irrilevante filosoficamente, considerando la diversità di piani : naturale - metafisico a cui ci si vuole riferire.
Mi interessa molto invece dire qualcosa circa l'idea di Dio e le ragioni dell'etica .
Un Dio e un'etica concepiti nel modo che il Professore condanna, sono attribuibili ad un pensiero non spiritualmente o psicologicamente ( che poi è la stessa cosa) evoluto.
Sono il modo in cui veniva insegnata la religione dalle madri ignoranti e da un cattolicesimo gretto parecchi anni fa; non so quanto adesso questo modo di insegnare resista ancora nella Chiesa .
Fui anche io vittima di questo indottrinamento e nella prima adolescenza ero straziata da scrupoli e paure, che mi portarono sull'orlo della crisi psicologica. Mi salvai allontanandomi dalla pratica religiosa .
Ma ci sono altri modi di sentire la religiosità ed altri percorsi evolutivi dello spirito .Si può fare il bene per disposizione naturale . Si può agire bene non per paura, ma per amore, amore di Dio che investe anche tutto quello che ci circonda. Oppure, ancora più crescendo, con la frequentazione e il sentirsi parte della realtà naturale, si impara a riconoscere e ad amare profondamente il Tutto .
Al di là della alternanza e della impermanenza , della "vicissitudine" bruniana si può cogliere l'unità dell'esistente e la divinità che lo pervade e amare tutto questo ; ciò che in definitiva , raggiungere l'Uno , era proprio la meta raggiunta con il "furore eroico" bruniano . Cioè l'unione mistica con la divinità . Molti nomi per la stessa cosa : mistica, furore eroico . La stessa posizione esprime Francesco d'Assisi .
Desidero ricordare il pensiero di Simone Weil, che non si risolse mai ad aderire al Cristianesimo, per non avere la Chiesa abbandonato il vecchio e crudele dio ebraico, una divinità "naturale" e non soprannaturale, secondo la Weil.
Ricordo le affermazioni di due sacerdoti che ho conosciuto e che quando mi furono espresse, non compresi; all'epoca del mio disagio mentale uno mi disse che chi è assillato da scrupoli religiosi ha preclusa la via della mistica. Un altro sacerdote,che ha sempre mostrato un pensiero libero, nonostante la sua condizione, non per nulla di Nola, città di Bruno, pochi anni fa, mi disse che la religione non si identifica con la morale . Parole che solo ora capisco e che allora mi meravigliarono.
In definitiva si può assumere la posizione bruniana : le religioni per il popolo, la filosofia e la "dimostrazione" per i
sapienti ; perché chi è incapace di avere un pensiero più puro , per ignoranza o per indole (ma all'ignoranza si dovrebbe ovviare, mentre una cattiva indole può anche purtroppo formarsi nell'infanzia, se non essere innata)trovi in ogni caso una guida e un argine al male operare .
Anche il Professore, d'altra parte, invoca la sanzione ecclesiastica per il dolore inflitto agli animali; aggiungiamoci anche gli uomini e la natura tutta.
In ultimo ricordo come questa fosse tutelata, essendo abitata da forze divine, nella antichità classica .
correggo, a proposito di Weil: ella riconosceva appunto la diversità del dio cristiano "soprannaturale" da quello ebraico, ma non accettava che il cristianesimo non si staccasse dall'Antico Testamento e dll'influenza biblica.
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