Quanti comandano in Italia? Nella falsa maggioranza parlamentare (non corrispondente alla maggioranza degli elettori a causa di una legge elettorale da buttare via perché non rispetta la proporzionalità) comandano non più di cinque individui. Le solite facce che si vedono alla TV. Anche nella minoranza (vera minoranza anche nell'elettorato) comandano le solite brutte facce televisive. Il resto è solo palude che prende ordini dai vertici di partito per paura di non essere ricandidati nell'ipotesi di dissenso. In questo cesso di democrazia finirebbe anche l'arroganza di chi comanda perché avrebbe la bastonatura impietosa della riduzione del numero dei parlamentari. Il passo successivo sarebbe la richiesta di un referendum propositivo per ridurre tutti gli stipendi dei parlamentari, della casta mafiosa dei magistrati, aggiungendo finalmente la responsabilità civile di questi ignoranti che, dal momento in cui mettono i piedi dentro quei palazzacci, non aprono più un libro di diritto e tuttavia si sentono padroni della giustizia, invece che umili servitori di essa. Con una legge propositiva (saltando le pastoie del parlamento) li si potrebbe anche cacciare dalla magistratura quando facciano sentenze palesemente aberranti. Negli Stati Uniti esiste una Commissione di giuristi a cui un cittadino può rivolgersi per mettere in stato di accusa un giudice, pur non potendo tale Commissione modificare la sentenza. Ma questa casta non avrebbe più la possibilità di ritenersi superiore sottraendosi al principio valido per tutti i cittadini che dice che chi sbaglia causando dei danni deve pagare DI TASCA SUA. Perciò i magistrati dovrebbero assicurarsi. Come i medici. Starebbero molto attenti prima di fare una sentenza. E con una legge popolare votata con referendum si potrebbe finalmente votare una seria riforma dell'ordinamento giudiziario, che permette ancora ai magistrati di fare carriera avanzando di stipendio per sola anzianità, indipendentemente dal merito. Bisogna arrivare ad una democrazia alla Rousseau, che era contrario ad ogni forma di democrazia che fosse soltanto rappresentativa. Quanti elettori non si sentono rappresentati da questa farsa di democrazia? Io penso la maggioranza. Anche chi va a votare lo fa più per evitare che vinca il blocco opposto, cioè un male che egli pensa sia maggiore (sia che si tratti di destra o di sinistra). Se uno vota (o a destra o a sinistra) è costretto a prendersi anche tutto ciò che non condivide o a destra o a sinistra. Questa è una politica da manichei. Contro il manicheismo deve valere la volontà popolare che sia trasversale ai blocchi contrapposti.
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
mercoledì 10 marzo 2010
BASTA CON QUESTA DITTATURA MASCHERATA DA DEMOCRAZIA . LIBERIAMOCENE. COME? VE LO SPIEGO
Ripropongo una mia idea, che ebbe successo sul Corriere della sera cartaceo del mese di giugno del 2009. Bisogna che sorga un movimento popolare dal basso per liberarci di questa farsa di democrazia. Purtroppo la Costituzione prevede che il parlamentare sia libero da ogni vincolo di mandato. Prima fa il raccattatore di voti. Una volta eletto fa i cavoli suoi. No. Basta. Bisogna controllarli. Come? L'ideale sarebbe un referendum anche propositivo e non più soltanto abrogativo di una legge. Ma sarebbe necessario riformare la Costituzione per introdurlo. Questi arroganti della politica mai sarebbero favorevoli ad introdurlo con una modifica votata da 2/3 del parlamento. Allora sarebbe necessario incominciare a formulare una legge di iniziativa popolare (bastano 50.000 firme per proporla al parlamento secondo l'art. 71 della Costituzione).Questa legge dovrebbe contemplare la riduzione degli eletti in proporzione al numero dei non votanti, fatta salva una soglia fisiologica (che non dovrebbe essere più del 20%). In questo modo, scendendo sotto l'80% degli aventi diritto al voto, si costituirebbe il partito dei non votanti (a cui appartengo dal 1994). Qualcuno dirà: pura utopia. Il parlamento non voterebbe mai a favore di una simile proposta di legge. No. Non è un'utopia. Perché i candidati dovrebbero dichiarare se siano o non favorevoli alla riduzione dei parlamentari in questo modo. E chi non si dichiarasse d'accordo getterebbe la maschera e verrebbe bastonato con il non voto. Perché non se ne può più di questa falsa democrazia che nasconde nella realtà un'oligarchia ( o di (falsa) destra o di (falsa) sinistra.Bastoniamoli tutti.
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