martedì 20 aprile 2010

LE CONSEGUENZE DELLA FOLLIA DELL'EGOISMO DI PEDERASTI E LESBICHE RICONOSCIUTA DALLA LEGGE

GLI OMOSESSUALI (PEDERASTI E LESBICHE) PRETENDONO DI ESSERE NORMALI, MA PER AVERE UN FIGLIO DEVONO RIVOLGERSI ALLA NORMALITA' (I PEDERASTI DEVONO INGRAVIDARE UNA DONNA E LE LESBICHE DEBBONO FARSI INGRAVIDARE). MA NON BASTA. QUESTI ARROGANTI NEL LORO EGOISMO E NELLA LORO PRETESA NORMALITA' TROVANO APPOGGIO NELLA PURA FOLLIA CON IL PERMESSO DELLA DISONESTA' POLITICA CHE NON VUOLE PERDERE I VOTI DI QUESTI ANORMALI, INFISCHIANDOSI DEI DIRITTI DEL NASCITURO, CHE VIVREBBE IN UNA CONDIZIONE DI ANORMALITA'. TANTO PIU' GRAVE QUANDO CHI, FRUTTO DI QUESTA FOLLIA, NON SOLTANTO SI TROVEREBBE AD AVERE DUE COSIDDETTI PADRI O DUE COSIDDETTE MADRI, MA SUBIREBBE ANCHE LE CONSEGUENZE DI UNA INSEMINAZIONE CHE AVVENISSE NELL'ANONOMATO DEL PADRE NATURALE (NEL CASO DELLE LESBICHE) O DELLA MADRE (NEL CASO DEI PEDERASTI). FATTO GRAVISSIMO ANCHE DAL PUNTO DI VISTA MEDICO PERCHE' OGNUNO HA IL DIRITTO DI SAPERE CHI SIANO I SUOI GENITORI NATURALI PERCHE' HA IL DIRITTO DI CONOSCERE LA SUA VERA ASCENDENZA, NON SOLTANTO PER NON AVERE UNA TURBE PSICOLOGICA MA ANCHE PERCHE' NON GLI SIA NEGATO IL DIRITTO AD UNA ANAMNESI MEDICA CHE GLI CONSENTA DI SAPERE QUALI EVENTUALI MALATTIE EREDITARIE GLI SIANO STATE TRASMESSE AL FINE DI PREVENIRNE POSSIBILMENTE LE CONSEGUENZE.
DI TUTTO CIO' NON HANNO TENUTO CONTO I PAZZI DELLA POLITICA. LA LEGGE DEVE PROIBIRE CHE UNA DONNA POSSA ABBANDONARE IN OSPEDALE UN FIGLIO NELL'ANONIMATO. PERCHE' IL FIGLIO, PUR POTENDO AVERE UNA VITA MIGLIORE NELL'ADOZIONE, AVRA' TUTTAVIA IL DIRITTO, CHE NESSUNA LEGGE GLI PUO' TOGLIERE, SI SAPERE CHI SIANO I SUOI GENITORI NATURALI.
QUANDO CESSERA' LA FOLLIA DI UNA POLITICA CHE ASSICURA DEI DIRITTI INESISTENTI A PEDERASTI E A LESBICHE MENTRE LI NEGA A CHI E' VITTIMA INNOCENTE DI QUESTA FOLLIA?





20/4/2010 (12:51)
Inghilterra, lesbica diventa "papà"
La coppia con la figlia Liliy-May sul sito del Daily Telegraph
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Per la prima volta due persone dello stesso sesso riconosciute genitori
TORINO
Per la prima volta in Gran Bretagna due persone dello stesso sesso sono state riconosciute legalmente genitori di un bambino. E’ accaduto a Brighton, nel sud dell’Inghilterra, come riporta il Daily Telegraph.

Nel certificato di nascita della piccola Lily-May - nata grazie a un donatore di seme-, accanto alla firma della madre Natalie appare quello della compagna Betty Knowles. Non nella casella “father” (padre), ma in quella più generica di “parent” (genitore). Del padre biologico, o donatore come preferisce dire la coppia, nessuna menzione. Grazie alla legge del 2008 sulla fertilizzazione, è la prima volta da 170 anni - quando fu istituito dalla regina il primo certificato di nascita – che appare il nome di una donna nello spazio riservato al padre.

Non è stato difficile scegliere chi delle due sarebbe stata la mamma: «Natalie era davvero entusiasta - afferma raggiante Betty, 46 anni - e la decisione è venuta da sè». Le polemiche, com’è ovvio, non si sono fatte attendere. Josephine Quintavalle, di un’organizzazione sull’“etica della riproduzione”, afferma che «il certificato di nascita dovrebbe dare conto di come un bimbo è nato, specie in una cultura come la nostra ossessionata dalla genetica». A chi obietta che ogni bambino dovrebbe avere un padre, Natalie risponde seccata: «Un figlio ha solo bisogno di amore incondizionato ed è quello che io e Betty siamo in grado di dare, in abbondanza».

Di mancanza d’amore, Natalie ne sa qualcosa: da quando è uscita allo scoperto, dichiarando la sua omosessualità, i suoi genitori non le rivolgono più la parola. La donna, 38 anni, si stringe nelle spalle: «Peggio per loro, si stanno perdendo questa fantastica bimba».

La coppia, insieme da 15 anni, ha dichiarato che quando la figlia sarà grande la abitureranno a chiamare “mamma” Natalie e “mamma B” Betty. La coppia ha poi annunciato che sta già tentando una seconda maternità e che vuole aggiungere un ultimo tassello alla loro relazione: un’unione civile legalmente riconosciuta.

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