Il Papa: «Accogliere le genti
di tutte le nazioni e culture»
Il messaggio di Benedetto XVI: «I genitori educhino
i loro figli alla fraternità universale»
A CASTEL GANDOLFO
Il Papa: «Accogliere le genti
di tutte le nazioni e culture»
Il messaggio di Benedetto XVI: «I genitori educhino
i loro figli alla fraternità universale»
CASTEL GANDOLFO - Salutando i pellegrini di lingua francese presenti alla celebrazione dell'Angelus a Castel Gandolfo, Benedetto XVI ha ricordato che è proprio del messaggio cristiano l'accoglienza verso le genti di tutte le nazioni e di tutte le culture e quindi verso «le legittime diversità umane». «I testi liturgici di oggi - ha scandito il Pontefice in francese - ci ripetono che tutti gli uomini sono chiamati alla salvezza». «Contengono quindi - ha aggiunto Benedetto XVI - un invito a saper accogliere le legittime diversità umane, seguendo Gesù venuto a riunire gli uomini di tutte le nazioni e di tute le lingue. Cari genitori possiate educare i vostri figli alla fraternità universale».Benedetto XVI (Onorati/Ansa)
PREGHIERA PER LA PACE - Le parole del Papa (scandite proprio in francese) arrivano dopo la decisione del governo di Sarkozy di espellere decine di immigrati rom e dopo il monito della Cei all'Italia in tema di immigrazione. Mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana (Cei), ha dichiarato infatti che «l'Italia non può decidere di espellere in modo indiscriminato i rom né altri cittadini comunitari». Una presa di posizione che ha seguito le affermazioni del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, secondo il quale la Francia, con le sue espulsioni, non avrebbe fatto altro che seguire l'Italia.
22 agosto 2010
Il prete francese che prega contro Sarkozy
«Spero che abbia una crisi cardiaca»
Padre Arthur Hervet: «Non so che altro fare per frenare la guerra del governo alla comunità rom»
IMMIGRAZIONE
Il prete francese che prega contro Sarkozy
«Spero che abbia una crisi cardiaca»
Padre Arthur Hervet: «Non so che altro fare per frenare la guerra del governo alla comunità rom»
COMMENTO (inviato a Mons. Perego dell'associazione Migrantes e al gesuita Giovanni La Manna dell'associazione ASTALLI)
La Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati recita: Il rifugiato è colui "che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra".
Come si vede, non vi è alcun riferimento ai rifugiati di guerra ed economici. Un perseguitato politico, per esempio, ha diritto d'asilo. Ma non possono accampare diritto d'asilo i rifugiati di guerra (provenienti da Paesi in cui vi siano guerre civili, come in Somalia, in Eritrea, etc.) e i rifugiati economici. Il dirtto d'asilo è previsto solo per coloro che si trovino in Paesi che non si trovino in stato di guerra e che siano INDIVIDUALMENTE perseguitati per le loro idee.
I disonesti, di fronte alla politica dei respingimenti, hanno dichiarato che prima si sarebbero dovute verificare le domande di asilo. Come se fosse possibile distinguere tra aventi e non aventi diritto d'asilo trattandosi di fuggitivi provenienti dagli stessi teatri di guerra, che sono affari loro, se hanno voluto l'indipendenza.
Se l'Europa (già affollata dagli europei) avesse il dovere di accogliere i rifugiati di guerra ed economici provenienti da tutti i Paesi del mondo ove vi siano fame o guerra, si voterebbe alla sua autodissoluzione. E la Turchia sarebbe ben contenta di spedire in Italia, ventre molle di un'Europa senza coglioni, ma con governi coglioni, gli odiati Kurdi. A tutti i folli della politica che blaterano di doveri morali e di soccorsi umanitari (con il tam tam della Chiesa) bisognerebbe domandare su quali basi essi pretendano di doversi fare carico dell'assistenza ai rifugiati di guerra ed economici. Per quanto riguarda i Paesi africani (in cui vi sono farse di governi, incapaci e corrotti) si può dire che essi hanno voluto la bicicletta (l'indipendenza). E dunque che pedalino senza venire poi ad affollare ancor di più l'Europa. Ad essi sarebbe convenuto rimanere sotto governi europei, per richiedere il diritto di cittadinanza in quanto appartenenti a province africane.^^1 <#sdfootnote1sym> I soliti idioti (o disonesti) dicono che anche gli italiani sono stati un popolo di emigranti. Ma allora l'emigrazione avveniva provenendo da spazi ristretti verso spazi larghi (gli Stati Uniti, l'Argentina, il Brasile etc.). Ora sta avvenendo il contrario. Da grandi spazi, dell'Africa e dell'Asia, verso piccoli spazi, dell'Europa già affollata. Di questo passo gli europei se ne dovranno andare per lasciare il posto a questi nuovi invasori, che più sono poveri e più sono capaci di fare l'unica cosa che sono capaci di fare: far figli come conigli in allevamento, aumentando la fame nel mondo. .
Se non si sostituisce al folle /jus soli /l'/jus sanguinis/ come fondamento della cittadinanza -- con eccezioni per particolari benemerenze/ -- /si deve accettare l'assurdo di un neonato che acquisti la capacità di estendere ai genitori, anche se clandestini, la cittadinanza, mentre, in alternativa, i genitori, se non volessero abbandonare il neonato a causa della loro espulsione, dovrebbero portarlo con sé nel Paese di origine vanificando la cittadinanza acquisita dal figlio, che avrebbe, tuttavia, una doppia cittadinanza, quella acquisita e quella dei genitori. Ciò in contrasto con il principio dell'/jus sanguinis /sulla base del quale/ /la legge italiana assegna la cittadinanza italiana al figlio di una coppia di italiani nato in un Paese straniero.
1 <#sdfootnote1anc> Così considerava l'Angola e il Mozambico il dittatore del Portogallo Salazar.
Prof. Melis, siamo allo sbando, la situazione ai miei occhi è così grave, a causa di incoscienti che ci sono stati e sempre ci saranno, (mi riferisco al problema dell'immigrazione) che vigliaccamente mi viene voglia di scappare da questa vergognosa UE e non è detto che prima o poi non lo faccia. Leggo sesso il suo blog, lei è un grande perchè ha il coraggio e la sincerità di scrivere sempre quello che molte persone pensano ma non oserebbero mai dichiarare. Complimenti anche per la sua battaglia a favore dei diritti animali, anche in questo la penso come lei.
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