giovedì 16 settembre 2010

LA SINISTRA E' DA SUICIDIO.

L'UNICO COMMENTO SENSATO E'

16.09|17:24
alexandergio

con l'immigrazione selvaggia e con madri prolifiche , fra anni gli italiani saremo minoranza , che ne sarà della nostra cultura ? lo ius soli ,aveva una sua giustificazione prima della globalizzazione , con lo ius soli, teoricamente potrebbero venire 10milioni di musulmani fare 30milioni di filgli e imporci la sharia, fine della cività occidentale


Aggiungo io che la sinistra è votata al suicidio se la gente capirà che l'immigrazione è il cavallo di Troia dell'invasione degli islamici, da cui l'Occidente sarebbe sopraffatto, e questa volta senza le armi degli arabi e dei turchi. La sinistra è oggi la maggiore nemica della classe operaia, sostituita dalla mano d'opera degli immigrati ex clandestini a cui si vorrebbe dare la cittadinanza. Solo dei pazzi possono dare il voto a sinistra, nella corruzione dell'ideologia del multiculturalismo. Un figlio di italiani nato all'estero ha per legge diritto alla cittadinanza italiana. Non si capisce perché uno nato in Italia da stranieri debba avere la cittadinanza italiana e non quelladei genitori. La pazzia della sinistra si manifesta anche nell'assoluta mancanza di logica.

Siamo messi veramente male. Votando a destra bisogna prendersi anche tutto ciò che non si condivide della destra, votando a sinistra ci si suicida.


CORRIERE DELLA SERA 16 settembre

in visita all'elementare multietnica Pisacane

Marsilio: «I figli di immigrati
nati in Italia non sono italiani»

L'assessore alla scuola: «Sbagliato considerarli non stranieri, non è solo un fatto anagrafico, ma una questione culturale». Alemanno: «Si è espressa male»

in visita all'elementare multietnica Pisacane

Marsilio: «I figli di immigrati
nati in Italia non sono italiani»

L'assessore alla scuola: «Sbagliato considerarli non stranieri, non è solo un fatto anagrafico, ma una questione culturale». Alemanno: «Si è espressa male»

L'ingresso della Pisacane (Jpeg)
L'ingresso della Pisacane (Jpeg)
ROMA - «Anche se questi bambini sono nati in Italia è sbagliato considerarli non stranieri. Non è solo un fatto anagrafico ma è una questione culturale. È bene che questi bambini possano convivere con quelli di origine italiana perché così si favorisce un sentimento di appartenenza». Lo ha detto l'assessore capitolino alla Scuola Laura Marsilio durante la sua visita alla scuola elementare multietnica «Carlo Pisacane», in occasione dell'apertura dell'anno scolastico. Marsilio rispondendo all'intervento di una delle docenti presenti, ha affermato che considerare italiani i bambini stranieri nati in Italia, «è un'idea sbagliata di integrazione. È grave pensarla così».

Flora Longhi, dirigente della scuola Pisacane (Jpeg)
Flora Longhi, dirigente della scuola Pisacane (Jpeg)
NO A UN PLESSO SOLO PER STRANIERI - «È aberrante - ha concluso Marsilio - l'istituzione di un plesso con solo stranieri, perché l'integrazione significa scambio e non solo isolamento in una scuola». Sul tema è intervenuta anche il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini: «Dal prossimo anno queste situazioni non si verificheranno più». La scuola di via dell'Acqua Bullicante, oggi parte dell'istituto comprensivo Laparelli, è da anni al centro del dibattito politico per l'altissima percentuale di bambini iscritti di origine straniera ma in gran parte nati sul suolo italiano. È d'accordo con l'affermazione della Marsilio, Flora Longhi, la preside dell'istituto comprensivo Laparelli: «Ha ragione, i figli degli stranieri, anche se nati in Italia, hanno alle spalle un contesto d'origine diverso da quello italiano, mentre invece i figli degli italiani respirano una cultura italiana. È la legge a decidere quando considerarli cittadini italiani. Diverso è il caso dei bimbi stranieri adottati da italiani, che respirano una cultura italiana», ha spiegato la preside, che da quest'anno dirige anche la scuola Pisacane.

«SI E' ESPRESSA MALE» - Subito sono piovute accese critiche alle parole dell'assessore da parte dell'opposizione e da più parti si chiede al sindaco di ritirare le deleghe alla Marsilio. «L'assessore Marsilio si deve dimettere - dice Marco Miccoli coordinatore del Pd Roma -: Alemanno deve ritirarle immediatamente le deleghe. Chi pensa che i bambini nati in Italia da genitori non italiani siano degli stranieri è fuori da ogni civiltà. Roma non merita di essere amministrata da chi rasenta ideologie razziste». Ma allo stesso Alemanno non sono piaciute quelle frasi: «L'assessore Marsilio si è espressa male in chiave istituzionale e legislativa: in Italia non esiste diritto di cittadinanza in base alla nascita ma voglio sottolineare con chiarezza che i bambini che nascono nella nostra città sono un patrimonio per Roma e non mi sento di definirli stranieri».

Redazione online
16 settembre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA

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6 COMMENTI COMMENTI
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Fantasmi

16.09|17:26
valpolicella

C'è qualcuno che riesce a sentire l'assurdità e l'immoralità di questo dibattito? Siamo già alla conta delle percentuali di "italianità " o "romanità " necessarie per avere diritto a vivere dignitosamente. Chi ricorda come si inizia a giustificare la discriminazione?C'è sempre un "motivo pratico": eliminare l'usura, contingentare la distribuzione del pane, assegnare la casa popolare, iscrivere il figlio a scuola. E intanto passa l'idea che ci sia un "diverso"che "per sua natura" debba essere colpito o escluso da un beneficio. Dopo basterà una "leggina" per "regolarizzare" la cosa!Provo una grande indignazione!

stranieri in patria


16.09|17:24
alexandergio

con l'immigrazione selvaggia e con madri prolifiche , fra anni gli italiani saremo minoranza , che ne sarà della nostra cultura ? lo ius soli ,aveva una sua giustificazione prima della globalizzazione , con lo ius soli, teoricamente potrebbero venire 10milioni di musulmani fare 30milioni di filgli e imporci la sharia, fine della cività occidentale


X lunghetto

16.09|16:16
Papino11

Mi spiace per lei ma Gatto78 ha ragione. Oltre allo "jus sanguinis" di cui scrive esiste anche lo "jus soli" che mi sembra lei ignori: si ha diritto alla cittadinanza per il solo fatto di essere nati in Italia. Se lei e Marsilio non ne siete a conoscenza è un problema vostro. Saluti PaP

romanaccio e romanesco

16.09|15:12
ipazia63

E se un cittadino italico parla romanaccio (come purtroppo capita sempre piu') e non romanesco gli si puo' togliere la cittadinanza? E se sempre il cittadino italico non parla piu' italiano ma qualche strana forma espressiva(vedi reality etc) gli possiamo togliere la cittadinanza? Io farei un test di cultura e storia italiana a tutti gli assessori/deputati/consiglieri/senatori in modo da togliere la cittadinanza a chi non supera il test. Meglio sempre essere pochi ma buoni.

BRAVA ASSESSORE MARSILIO

16.09|14:55
lunghetto

Mi complimento con l'assessore per l'ovvietà giuridica che il Gatto78-seppur apparentemente documentato- non ha colto.Lo Jus sanguinis sancisce ESATTAMENTE ciò che Marsilio ha detto.In più,dubito fortemente che Zubumba Maleke nato da genitori ugandesi possa diventare più "romano" dell'assessore italiano da sempre.Al massimo parlerà "romanaccio" e non romanesco,se il felino di cui sopra riesce a cogliere la sottile differenza.Alemanno ha perso un'altra occasione per tacere e non fare brutta figura, per incompetenza e ruffianeria.COMPLIMENTI ALLA MARSILIO, da parte di un cittadino del VI municipio

2 commenti:

  1. La Sinistra italiana è CATTO-ISLAMICO-COMUNISTA, e pure la Chiesa cattolica Romana è in larga parte FILO-ISLAMICA, basta vedere tutti i pretini rossi, tipo TETTAMANZI, che invece di difendere la cultura cattolica, di cui dovrebbe essere un guardiano e rappresentante, si batte per l'edificazione di nuove Moschee a Milano ( http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/11/vescovi-italiani-con-tettamanzi-milano.html )

    Secondo me i Musulmani in italia riderannno di noi, si farranno beffe dell'ignoranza e della bonaria e stupida tolleranza della maggioranza degli italiani( ma anche del resto d'Europa), che non hanno capito nulla della loro religione-ideologia, e delle loro reali intenzioni, e cioè in un futuro non lontanissimo, di superarci numericamente, e trasformare l'Italia in Repubblica Islamica, attraverso lo strumento della democrazia!
    Ci riusciranno? a meno che non avvenga un cambiamento radicale all'interno dello stesso mondo islamico, e cioè un ammorbidimento, una contaminazione con la nostra cultura, con conseguente reinterpretazione e revisione del corano e di tutti i precetti religiosi, di tutti i pilastri culturali, non sarà difficile con una politica cosi molle, così stupidamente tollerante, così ,indifferente ai problemi reali e al benessere dei suoi cittadini...

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  2. rispondo ad Andrea, quanto alla Chiesa Cattolica .
    E' improprio e blasfemo trasferire nelle religioni le contrapposizioni e le guerre . Si spera che chi ama Dio cerchi di sollevarsi dalle contrapposizioni .
    Cito (a memoria) Gesù di Nazareth :
    "...è venuto il tempo, ED E' QUESTO,in cui né qui né a Gerusalemme adorerete il Padre, ma lo adorerete in SPIRITO E VERITA' ".

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