sabato 9 ottobre 2010

BASTA CON L'OFFENDERE GLI ANIMALI NON UMANI QUANDO SI TRATTA DI OFFENDERE GLI UOMINI

La gente comune (e non soltanto comune) sa solo farsi prendere dall'emozione nei casi efferati delitti e invoca solo allora la pena di morte essendo priva di argomenti per giustificarla. Passata l'emozione smette di richiederla. Vi sono invece tanti argomenti che molti dei maggiori pensatori dall'antichità ad oggi (a partire almeno da Platone e da Aristotele) hanno esposto a favore della pena di morte. Ma oggi la morale del buonismo e del perdonismo, che uccide la giustizia, impedisce che i favorevoli alla pena di morte (come me) possano esporre in pubblico tali argomenti perché su di essi viene esercitata una dispotica censura che impedisce loro di parlare.
Non basta. Questa gente, ancora vittima di una concezione antropocentrica, continua a paragonare gli autori dei peggiori delitti a degli animali usando più spesso il termine dispregiativo "bestie". Senza saper riflettere sul fatto che i criminali, se fossero "bestie", sarebbero molto migliori perché le cosddette bestie non uccidono mai per crudeltà. Si noti che nel mondo animale nessun maschio violenta la femmina. Anzi la ignora completamente quando questa non sia in calore, cioè nel periodo in cui la stessa femmina è disposta ad accopiarsi. E allora perché continuare ad offendere gli animali non umani quando essi sono migliori dei criminali? Ho sentito alcuni dire che quello che ha ucciso Sara è un porco. Perché offendere i poveri maiali che, oltre a non far male ad alcuno, patiscono da innocenti la fine che fanno per soddisfare il palato umano quando i maiali sono miglori di mlta umanità?
Ecco il frutto di una concezione intrisa di luoghi comuni che abbassa gli animali al livello dei criminali. QUESTI NON SONO AFFATTO DEGLI ANIMALI. SONO DEI SUBANIMALI, LA CUI VITA DEVE VALERE MENO DI QUELLA DI UN QUALSIASI ANIMALE NON UMANO. Anche il predatore uccide non per crudeltà verso la preda ma per il suo diritto alla vita. Altrimenti morirerebbe di fame. Dunque si sostituisca una buona volta il termine "bestia" con il termine "subanimale". Nessun animale non umano viene ucciso perché meriti la condanna a morte. Gli stessi parassiti vengono uccisi con gli antiparassitari per il diritto che hanno gli animali di liberarsi dai parassiti. Ma non si può dire che le pulci o le zecche siano crudeli. Purtroppo la natura (mal fatta) comprende anche i parassiti. Ma non vengono uccisi con gli antiparassitari perché siano ritenuti colpevoli, come se essi si rendessero conto dei danni di cui sono causa. Gli antiparassitari non vengono usati come se si trattasse di applicare una condanna a morte, che riguarda invece solo l'uomo.

IL DELITTO DI AVETRANA - lo zio della ragazza è in isolamento

L'autopsia su Sarah: è stata strangolata
Striscione: «Pena di morte a zio animale»


10 commenti:

  1. D'accordissimo con lei, magari lo zio fosse animale!magari fosse un porco in senso letterale.
    Ma poi chi invoca la pena di morte, è tanto migliore, è davvero nella condizione morale, di potersi permettere di puntare il dito contro l'assassino?
    Potrei sbagliarmi, ma a me questa vicenda mi sa tanto di tragedia annunciata, in cui l'unica innocente è la VITTIMA, tutti sapevano o intuivano più o meno le perversioni sessuali del "Mostro" e le attenzioni moleste verso la nipotina, ma nessuno ha mosso un dito, tutti chiusi in una laida e schifosa OMERTA' FAMILIARE, e forse anche OMERTA' tra compaesani....
    Spero di sbagliarmi, ma la sensazione è questa.
    Che umanità di MERDA!!!

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  2. Ho la stessa sensazione di andrea, il mostro non credo che sia rivelato solo quel giorno...

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  3. Concordo con lei, in questi giorni mi si rivolta lo stomaco nel continuare a sentire le persone definire quel MOSTRO; animale.

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  4. la pena di morte la dovrebbero dare agli animalisti come te per gli abomini che dite..vergognati è vero non sei degno di far parte della razza umana però a questo punto per coerenza ti invito ad andare a vivere nei boschi con i tuoi simili: le bestie

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  5. professore, perché lascia certi commenti come quello di quel paolo che anch'io considero un subanimale che odia gli animalisti?

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  6. Gent. Giulio
    io lascio che i subanimali come quel paolo, la cui vita vale infatti meno di quella di un insetto nocivo, confermino il fatto che molta umanità sta sotto il livello dell'animalità a causa della sua ignoranza che la porta a credere di valere più di qualsiasi animale. Chi odia gli animalisti deve solo ringraziare che purtroppo anche a favore suo esiste la galera per chi lo volesse eliminare in quanto subanimale. Elimininare il subanimale paolo non dovrebbe essere reato.

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  7. Sarebbe stato interessante sapere a quali abomini si riferisce il signor Paolo. Anziché lasciare puntini di sospensione avrebbe potuto chiarire di cosa dovrebbe vergognarsi il prof. Melis. Quando si fanno delle accuse bisogna anche argomentarle altrimenti è meglio tacere.
    Le “bestie” indicate con voluto disprezzo sono sicuramente migliori di qualunque criminale sub-umano, su questo credo non vi siano dubbi, ma a quanto pare il Paolo preferisce la compagnia di questi ultimi. La definirei “coerenza masochista”. Contento lui…

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  8. Caro Fabio, la ringrazio, ma non commetta l'errore di usare il termine "subumano" riferendolo ai criminali. Se fossero dei subumani non sarebbero dei criminali. Infatti "subumano" può significare (soprattutto in una concezione gerarchica, e pertanto antiscientifica, della natura) qualsiasi specie animale che non sia quella umana. Avrebbe dovuto usare il termine "subanimale" (che forse ho coniato io). Subanimale è anche quell'individuo (soltanto biologicamente appartenente alla specie umana) che odia gli animalisti.

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  9. L'ignoranza di quel "subanimale" di paolo è persino ridicola. Purtroppo non si può fare a meno di esseri inutili come lui. Ritengo giusto che il professore non elimini il suo messaggio, quando individui come costui aprono bocca, fanno solo un favore agli animalisti perchè dimostrano cosa sono gli anti-animalisti.

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  10. http://www.repubblica.it/cronaca/2010/10/18/news/medico_legale-8169811/?ref=HRER2-1

    Purtroppo non mi sbagliavo a dire che in questa vicenda è coinvolta su diversi livelli un po' tutta la famiglia!
    Non c'è ancora nemmeno certezza su chi sia stato ad uccidere.

    L'unica certezza è che in quella famiglia nessuno è completamente innocente, l'unica innocente mi sa tanto che era solo la piccola Sarah...

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