Ho sentito anche a LA7 Margherita Hack dire le stesse cose che ho sempre scritto (anche nel mio ultimo libro, di cui qui non voglio riportare il titolo). L'acqua non può essere data in gestione ai privati, e per un solo motivo: un bene essenziale per la vita non può essere lasciato in mano ai privati perché il privato ha interesse al profitto. L'acqua non può essere oggetto di profitto. Il privato ha interesse ad un aumento del consumo d'acqua per aumentare il profitto, mentre bisogna indirizzarsi verso il risparmio dell'acqua, anche quando ci si fa la doccia o ci si lava i denti (non bisogna tenere il rubinetto aperto tra un passaggio e l'altro dello spazzolino sui denti). L'ACQUA E' UN BENE COMUNE, NEMMENO PUBBLICO. L'acqua deve costare soltanto quanto costa la manutenzione degli acquedotti e della rete idrica (compreso il suo rinnovamento per evitare che vecchie tubazioni continuino a causare delle perdite, che arrivano almeno al 40%) . Dico di più. L'acqua dovrebbe costare anche meno di quanto costi tale manutenzione, almeno sino ad un determinato consumo e introducendo diverse fasce di categorie in relazione al reddito. D'altronde lo stesso criterio viene usato dall'ENEL che distingue tra varie fasce di consumo. Faccio un esempio. Forse gli ospedali pubblici hanno come fine il lucro? NO. Infatti essi rappresentano una gran parte del passivo della spesa pubblica delle regioni (e perciò dello Stato). E allora perché un bene essenziale come l'acqua dovrebbe essere gestito dai privati? Si potrebbe obiettare che esistono anche le case di cura private (se convenzionate). Ma anche in questo caso sono le regioni che si assumono il carico economico. E si sa che le case di cura private hanno come fine primario non la salute del paziente ma il profitto dei loro padroni. DUNQUE DUE SI' sull'acqua.
Per quanto riguarda le centrali nucleari anche qui mi trovo d'accordo con Margherita Hack, che ha citato Carlo Rubbia dicendo che bisognerebbe attendere per trovare una sostanza che sostituisca l'uranio, le cui scorie durano per migliaia di anni. I favorevoli alle centrali nucleari dicono che costano meno di quanto costino le fonti alternative (come il fotovoltaico). Ma se è vero che possono costare meno nella costruzione si deve considerare il costo aggiuntivo del loro smantellamento, giacché una centrale nucleare (per scissione dell'atomo) ha una vita di qualche decennio. E poi si pone il problema di dove seppellire le scorie. Si sa inoltre che le radiazioni delle tradizionali centrali nucleari hanno un campo di azione di almeno un centinaio di km, per cui nessuno vorrebbe una centrale nucleare nel territorio dove abita. Bisogna finanziare la ricerca per arrivare alla FUSIONE nucleare. La fusione nucleare (da distinguere dalla fissione nucleare) è il processo che si svolge all'interno del sole. Dunque un altro SI' contro le attuali centrali nucleari fondate sulla scissione dell'atomo.
Rimane la scheda riguardante il legittimo impedimento dei ministri per sottrarsi ad un giudizio in corso nei loro confronti (in pratica nei confronti di Berlusconi). Qui sono dibattuto. Io non voto per alcun partito dal 1994. Se votassi SI' darei ragione a quel parolaio di Berlusconi. Se votassi NO mi identificherei con la (falsa) sinistra. Se non ritiro la scheda farei egualmente il gioco di Berlusconi, che in sette anni di governo non ha realizzato alcunché di ciò che aveva promesso. E quasi tutto ciò che ha promesso è negativo. La vigliacca aggressione alla Libia, lo sperpero di quattrini per mantenere eserciti in varie parti del mondo, come se l'Italia avesse il dovere di fare il gendarme al servizio di una organizzazione delinquenziale come la Nato, al servizio degli interessi degli Stati Uniti, la mancata abolizione delle inutili province per fare piacere alla Lega Nord, tutto ciò, ed altro, mi fa condannare la politica diB erlusconi. CHE FARE? Sarò costretto a far finta che non esista il referendum sul legittimo impedimento, perché non voglio identificarmi con l'aggressione fanatica della sinistra multiculturale e multirazziale a Berlusconi. La sinistra oggi è un coacervo di confusione e di vuoto di serie proposte politiche. Io sono di anima socialista. Ma la sinistra di oggi è la maggiore nemica della classe operaia perché con la sua politica dell'accoglienza, con il suo (falso) buonismo, alimenta quello che Marx chiamava "esercito di riserva", che oggi sono i cosiddetti immigrati, che servono a tenere bassi i salari a favore del profitto delle imprese. Vive ancora solo per odio contro Berlusconi (di cui non sono affatto un difensore). Dunque sceglierò il male minore. Non ritirerò la scheda riguardante il legittimo impedimento.
Per quanto riguarda le centrali nucleari anche qui mi trovo d'accordo con Margherita Hack, che ha citato Carlo Rubbia dicendo che bisognerebbe attendere per trovare una sostanza che sostituisca l'uranio, le cui scorie durano per migliaia di anni. I favorevoli alle centrali nucleari dicono che costano meno di quanto costino le fonti alternative (come il fotovoltaico). Ma se è vero che possono costare meno nella costruzione si deve considerare il costo aggiuntivo del loro smantellamento, giacché una centrale nucleare (per scissione dell'atomo) ha una vita di qualche decennio. E poi si pone il problema di dove seppellire le scorie. Si sa inoltre che le radiazioni delle tradizionali centrali nucleari hanno un campo di azione di almeno un centinaio di km, per cui nessuno vorrebbe una centrale nucleare nel territorio dove abita. Bisogna finanziare la ricerca per arrivare alla FUSIONE nucleare. La fusione nucleare (da distinguere dalla fissione nucleare) è il processo che si svolge all'interno del sole. Dunque un altro SI' contro le attuali centrali nucleari fondate sulla scissione dell'atomo.
Rimane la scheda riguardante il legittimo impedimento dei ministri per sottrarsi ad un giudizio in corso nei loro confronti (in pratica nei confronti di Berlusconi). Qui sono dibattuto. Io non voto per alcun partito dal 1994. Se votassi SI' darei ragione a quel parolaio di Berlusconi. Se votassi NO mi identificherei con la (falsa) sinistra. Se non ritiro la scheda farei egualmente il gioco di Berlusconi, che in sette anni di governo non ha realizzato alcunché di ciò che aveva promesso. E quasi tutto ciò che ha promesso è negativo. La vigliacca aggressione alla Libia, lo sperpero di quattrini per mantenere eserciti in varie parti del mondo, come se l'Italia avesse il dovere di fare il gendarme al servizio di una organizzazione delinquenziale come la Nato, al servizio degli interessi degli Stati Uniti, la mancata abolizione delle inutili province per fare piacere alla Lega Nord, tutto ciò, ed altro, mi fa condannare la politica diB erlusconi. CHE FARE? Sarò costretto a far finta che non esista il referendum sul legittimo impedimento, perché non voglio identificarmi con l'aggressione fanatica della sinistra multiculturale e multirazziale a Berlusconi. La sinistra oggi è un coacervo di confusione e di vuoto di serie proposte politiche. Io sono di anima socialista. Ma la sinistra di oggi è la maggiore nemica della classe operaia perché con la sua politica dell'accoglienza, con il suo (falso) buonismo, alimenta quello che Marx chiamava "esercito di riserva", che oggi sono i cosiddetti immigrati, che servono a tenere bassi i salari a favore del profitto delle imprese. Vive ancora solo per odio contro Berlusconi (di cui non sono affatto un difensore). Dunque sceglierò il male minore. Non ritirerò la scheda riguardante il legittimo impedimento.
Ma guardi che anche se vince il SI l'acqua si potrà "privatizzare"(cioè dare in gestione gli acquedotti ai privati) ugualmente. Quindi quello sull'acqua è un referendum inutile, su cui ci stanno raccontando un sacco di menzogne!
RispondiEliminaLe consiglio di leggere questo documento:
http://www.scribd.com/doc/55312143/Referendum-sull-acqua-tutte-le-bugie
All'anonimo
RispondiEliminanon ho nemmeno voglia di andare a vedere il sito consigliato. Deve esistere un principio di fronte al quale non possono esserci bugie. L'acqua non può essere oggetto di profitto. Il problema è un altro. Evitare che la gestione pubblica sia affidata ai politici (come quelli che trombati alle elezioni vengono ricompensati con cariche amministrative). Penserei ad un commissario dell'acqua eletto dalla stessa cittadinanza. Parigi si è ripresa la gestione pubblica dell'acqua togliendola ai privati. Basti questo esempio.
Ok, volevo solo dire che se uno vuole farsi un'idea corretta del referendum, invece di ascoltare la propaganda, dovrebbe andarsi a leggere i testi delle leggi che vogliono abrogare(mi pare si chiami decreto Ronchi), e farsi un'idea usando il proprio cervello, senza farsi indottrinare dagli spot dei vari comitati per il SI o per il NO!
RispondiEliminaPer quanto riguarda Parigi, anche se l'acqua è gestita da un'ente pubblico costa 3 euro al metro cubo(http://www.eaudeparis.fr/page/abonne/facture?page_id=72 ), mentre a Roma (che mi pare sia sempre gestita dal pubblico) costa solo 1 euro/m3 . Con questo non voglio sostenere che il privato è meglio del pubblico, o viceversa, ma semplicemente che la manutenzione degli acquedotti ha dei costi, e secondo me è giusto che sia pagato in bolletta. In italia le tariffe sono molto più basse, perché poi le spese di manutenzione, le fanno pagare attraverso tasse e imposte indirette. Ma tenere l'acqua a un prezzo artificialmente basso, secondo me è sbagliato, perché in questo modo si incentivano gli sprechi, e chi sta attento a risparmiare acqua, si ritrova a pagare quanto uno sprecone.
Chi butta via migliaia di metri cubi d'acqua, magari per fare cose inutili(come lavare l'auto tutti i giorni), andrebbe "punito" con una bolletta adeguata!
L'anonimo ha scritto
RispondiElimina"Ma tenere l'acqua a un prezzo artificialmente basso, secondo me è sbagliato, perché in questo modo si incentivano gli sprechi, e chi sta attento a risparmiare acqua, si ritrova a pagare quanto uno sprecone.Chi butta via migliaia di metri cubi d'acqua, magari per fare cose inutili(come lavare l'auto tutti i giorni), andrebbe "punito" con una bolletta adeguata!
Rispondo:anche considerando diverse fasce (come quella economica dell'ENEL) ha sempre interesse a non sprecare l'acqua perché pagherebbe di più.Ed oltre un determinato consumo lo sprecone (come quello che lava l'auto con l'acqua di casa) potrebbe essere punito togliendogli la categoria economica. I mezzi per punire gli spreconi ci sono. Basta volerli. Se l'acqua a Roma costa molto meno che a Parigi questo certamente con la privatizzazione a Roma costerebbe molto di più. Il concorso del pubblico (ridotto al 30%) significherebbe mettere in atto la truffa della privatizzazione del profitto e della socializzazione dei costi. Come èstato fatto con la privatizzazione dell'Alitalia. Il deficit è stato pagato dallo Stato. Anche questa è stata una bella invenzione di quel venditore di fumo che è Berlusconi. Ha promesso di ridurre le tasse, di abolire il bollo dell'auto come tassa di possesso (inventata da quella merdaccia di Fanfani), ha promesso la riforma della giustizia civile. Ha fatto NULLA. La tassa di possesso sull'auto èanticostituzionale perché se uno tiene l'auto su un suo terreno o in un garage e per molto tempo non circola non si capisce perché debba pagare la tassa di possesso.In Germania è rimasto il bollo di circolazione, che si può sospendere come l'assicurazione se l'auto non circola. Purtroppo non posso votare nemmeno a sinistra per altri motivo (tra cui la politica delle porte ancora più aperte alle invasioni dei rifugiati economici e di guerra grazie al mitodella società multirazziale, che è già una disgrazia. Ho già spiegato come istituire il PARTITO DEI NON VOTANTI in modo da far scendere il numero degli eletti in proporzione al numero dei non votanti, fatta salva una soglia fisiologica del 20% di non votanti. Sa quanti non andrebbero a votare per il gusto di togliere da sotto il culo la poltrona a questi parassiti della politica? Io mi domando anche che ci stiano a fare le regioni, oltre alle province. Non so quanti anni abbia l'anonimo, ma mi ricordo che le regioni erano state il cavallo di battaglia delle sinistre. Bel guadagno di m.... Se sparissero si potrebbero diminuire le tasse e far decollare le imprese diminuendo le tasse.