giovedì 22 dicembre 2011

CASSAZIONE SRAGIONANTE ANCHE QUANDO HA RAGIONE

Che senso ha ritenere che uno che prende a calci un cagnolino sia colpevole solo per i danni fisici causati e comprovati da un veterinario? I danni dovrebbero essere un aggravante e non il solo motivo della condanna. Forse non viene condannato uno che dia uno schiaffo ad altri anche senza avergli procurato dei danni fisici? Questo episodio valga a far capire che anche la Cassazione è malata di antropocentrismo.Se non vengono rilevati dei danni fisici allora chiunque può dare un calcio ad un cane suo o di altri? Questi giudici dovrebbero essere sottoposti a visita psichiatrica. L'ho sempre detto.

Inutilmente aveva cercato di sostenere che il quattrozampe non aveva riportato danni

Cane preso a calci, indennizzato il suo dolore

L'uomo che aggredì l'animale costretto dalla Cassazione a pagare 200 euro di multa e 300 di risarcimento ai proprietari

Inutilmente aveva cercato di sostenere che il quattrozampe non aveva riportato danni

Cane preso a calci, indennizzato il suo dolore

L'uomo che aggredì l'animale costretto dalla Cassazione a pagare 200 euro di multa e 300 di risarcimento ai proprietari

Il «palazzaccio», sede della Cassazione a Roma (Ansa)Il «palazzaccio», sede della Cassazione a Roma (Ansa)
ROMA - Dalla Cassazione arriva una sentenza che alle persone violente con i cani degli altri farà perdere il vizio di maltrattare gli amici più fedeli. Un uomo di 71 anni, Domenico G.C., è stato infatti condannato, innanzi alla Suprema Corte, alla multa di 200 euro e a risarcire con altri 300 euro il dolore patito dal cagnolino dei vicini che aveva preso a calci ammettendo anche di averlo fatto. Senza successo l'imputato ha cercato di evitare la condanna «per danneggiamento di animale altrui» sostenendo, in Cassazione, che il cane da lui «sbattuto a terra e preso a calci» non aveva riportato alcun «danno giuridicamente apprezzabile», e nessun «deterioramento».

BOTTE E COCCOLE - Ma i supremi giudici hanno fatto carta straccia di questa tesi e hanno replicato che «la sintomatologia rilevata al momento della visita da parte del veterinario era dimostrativa di un processo patologico ancora in corso, come tale integrante malattia e quindi deterioramento». Durante la visita, il dottore aveva riscontrato «dolorabilità del cane a livello del carpo sinistro e della zona mandibolare sinistra». La circostanza che l'animale picchiato nonostante le botte prese dal vicino continuasse a «gradire le sue coccole», circostanza raccolta dalla difesa del «picchiatore», non è stata presa in nessuna considerazione dai supremi giudici.

VERDETTI CONVALIDATI - Ora Domenico G.C., che aveva già avuto contrasti con i vicini, dovrà pagare anche le spese di giustizia anticipate a Laura S. e Stefano T., padroni della «vittima» a quattrozampe. È stato così confermato il verdetto emesso dal Tribunale di Torino lo scorso 17 febbraio che, a sua volta, aveva convalidato la pronuncia del Giudice di Pace. La vicenda era avvenuta a Balagero (Torino) il 19 luglio del 2006. (Fonte: Ansa)

21 dicembre 2011 | 19:00

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