lunedì 7 maggio 2012

ABBIAMO UN PAZZO AL QUIRINALE. VI SPIEGO PERCHE'

Ho sentito oggi che nel 2030 la Svezia non avrà più bisogno del petrolio perché lo sostituirà con energia tratta da fonti rinnovabili e dunque non inquinerà più. Perché ciò è possibile? E' semplice. La Svezia ha un territorio assai maggiore di quello dell'Italia (che è di 301.000,000 kmq) e ha una popolazione di soli  9 milioni di abitanti. L'Italia ha una popolazione di 60 milioni compresi gli stranieri (che tra parentesooccupano metà delle carceri). Ora immaginiamo che cosa capiterebbe se si desse retta al pazzo del Quirinale che vorrebbe estendere la cittadinanza ai nati in Italia da stranieri. L'ho già scritto un'altra volta e vale ripeterlo er chi non l'avesse letto. Una marea di clandestini si riverserebbe in Italia per farvi nascere dei figli. E poiché non sarebbe possibile separare i genitori clandestini dai figli nati in Italia sarebbe necessario estendere la cittadinanza ai genitori. E se questi fossero già in Italia con un permesso di soggiorno dovrebbero vederselo trasformare in diritto di cittadinanza perché non potrebbero avere una condizione giuridica diversa da quella dei figli. La conseguenza tragica sarebbe un folle aumento della popolazione in un territorio già sovraffollato e una maggiore disoccupazione anche per i lavori socialmente qualificati perché aumenterebbe anche per essi la concorrenza a causa. Aumenterebbe anche l'inquinamento ambientale insieme con la criminalità perché è scientificamente provato che la criminalità è proporzionale all'affollamento. Ma di tutto ciò il pazzo del Quirinale non è capace di rendersi conto. Non vi è giorno in cui questo individuo non CAGHI fuori. Mi sia permessa questa volgarità perché rende meglio la sua figura. In base alla Costituzione il capo dello Stato può rifiutarsi di firmare una legge ma non può rifiutarsi di firmarla se il parlamento l'approva una seconda volta. Egli può soltanto sollevare una eccezione di costituzionalità. Inoltre può inviare dei messaggi al parlamento. E invece non vi è giorno in cui questo individuo non si senta in dovere di fare politica fuori delle  sedi istituzionali seminando perle di "saggezza" immischiandosi in fatti che non sono di sua competenza ma del parlamento e del governo non avendo l'Italia una Repubblica presidenziale. Nemmeno il picconatore Cossiga parlò tanto negli ultimi due anni del suo mandato, dopo cinque anni di silenzio in cui era depresso, per cui si rivolse ad un medico che gli prescrisse una terapia che lo portò dalla depressione all'euforia. Il caso di Napolitano è il contrario. Questo individuo avrebbe bisogno di bromuro ad alte dosi per calmarlo e farlo tacere. 
Un vero politico (e oggi in Italia non ne vedo) non considera solo il presente per trarre da esso un successo demagogico ma è capace di gettare uno sguardo sul futuro. Abbiamo politici miopi che non hanno bisogno di occhiali da presbiti per leggere il presente. Le future (ma assai prossime) generazioni si accorgeranno nel mingere delle conseguenze di chi dà ragione al pazzo del Quirinale perché per esse si prospetta un futuro assai peggiore a causa del mito della società multizazziale e multiculturale, quasi questa fosse un destino e non l'espressione di una politica folle e degenerata. Se l'Italia non si libererà presto di questa follia avrà un futuro assai peggiore e senza più alcun rimedio.          

Immigrazione, monito di Napolitano

"Seconde generazioni parte integrante"

Messaggio del presidente della Repubblica al sindaco di Nichelino che ha conferito la cittadinanza onoraria a 450 ragazzi nati negli ultimi dieci anni da genitori stranieri. "Auspicabile seria e approfondita riflessione anche in sede parlamentare"


TORINO - Le seconde generazioni degli immigrati sono "parte integrante della nostra società". Lo sottolinea il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una lettera al Comune di Nichelino (Torino), che ha conferito oggi la cittadinanza onoraria a 450 ragazzi nati negli ultimi dieci anni sul territorio comunale da genitori stranieri.


"L'attribuzione della cittadinanza onoraria - scrive Napolitano - può rappresentare un prezioso contributo per un'opera di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema, anche se tale provvedimento non ha ovviamente un valore giuridico, ma solo simbolico". "L'iniziativa - prosegue il messaggio - ha, tuttavia, il merito di riconoscere le seconde generazioni come parte integrante della nostra società. E' evidente, come ho più volte rilevato, il disagio di tutti quei giovani che, nati o cresciuti nel nostro Paese, rimangono troppo a lungo legalmente "stranieri", nonostante siano, e si sentano, italiani nella loro vita quotidiana".


"E' auspicabile che queste iniziative - conclude Napolitano nella lettera inviata al sindaco  Giuseppe Catizone - costituiscano uno stimolo a una seria e approfondita riflessione anche in sede parlamentare, per una possibile riforma delle modalità e dei tempi del riconoscimento della cittadinanza italiana ai minori stranieri".


"Conferendo le 450 cittadinanze onorarie - ha detto il primo cittadino di Nichelino - abbiamo voluto inviare un segnale al Parlamento affinché
riveda la legge sulla cittadinanza sulla scia delle parole del capo dello Stato, che chiede di considerare italiano chi nasce in Italia". Catizone ha annunciato anche che scriverà ai parlamentari piemontesi per chiedere la loro collaborazione. Nel corso della cerimonia, i bambini hanno ricevuto una copia della Costituzione, l'attestato di cittadinanza onoraria e una pubblicazione su Nichelino. Il Comune ha donato loro anche una spilletta dorata con la bandiera italiana, insieme alla bandiera del Paese di provenienza della loro famiglia.
(06 maggio 2012) © Riproduzione riservata

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