domenica 15 luglio 2012

NON ESISTE LA MALEDIZIONE DEL MONTE BIANCO (Mont Maudit) ESISTE LA COGLIONAGGINE DI QUELLI CHE VI SALGONO

Mi sono sempre domandato  che cosa si provi a scalare una montagna. Si suol dire che gli scalatori sfidano la montagna. Questa è una grossa stronzata linguistica. La montagna non sfida alcuno. Sta lì ferma da milioni di anni e si fa i fatti suoi, che sono fatti naturali. Perché vi sia una sfida occorre che vi siano due sfidanti (squadre o singoli) consenzienti. Ma la montagna chi sfida? Certa gente che ama il rischio e poi finisce male non mi commuove affatto quando poi ci lascia la vita. Per me sono degli sconsiderati. E poi sanno che nei mesi caldi la neve si scioglie e spontaneamente si formano delle slavine o delle valanghe. Ma questi incoscienti  se ne fregano. Se ci rimettessero solo essi la vita sarebbe un bene. Il fatto è che poi costringono anche altri a rischiare la vita per salvarli. Io li lascerei sotto la valanga perché questa è la fine che si meritano gli incoscienti che amano il rischio, una vita spericolata. La vita è già così difficile, così già piena di rischi involonari. Essi la vogliono ancor più difficile godendo del rischio. E allora ne subiscano le conseguenze. 

corriere della sera 12 luglio 2012
Tragedia in alta quota. Una valanga sui pendii del Mont Maudit (nel massiccio montuoso del Monte Bianco) ha travolto un gruppo di alpinisti provocando la morte di 9 persone, 11 feriti e 4 dispersi (due britannici e due tedeschi). Questi ultimi, secondo quanto reso noto dalla polizia francese, sono vivi. In realtà la polizia ha scoperto che i quattro dati per dispersi per tutta la giornata semplicemente non facevano parte della cordata travolta. Due hanno dall'inizio annullato la spedizione, mentre gli altri due hanno scelto un altro percorso, hanno spiegato agli agenti di Chamonix. Le vittime invece sono 3 britannici, 3 tedeschi, 2 spagnoli e uno svizzero. Le autorità francesi hanno sospeso le ricerche che riprenderanno venerdì, «se le condizioni meteo lo consentiranno», ha spiegato il colonnello Francois della Gendarmeria di Chamonix.
La tragedia del Monte Bianco La tragedia del Monte Bianco    La tragedia del Monte Bianco    La tragedia del Monte Bianco    La tragedia del Monte Bianco    La tragedia del Monte Bianco
CAUSE DELLA VALANGA - Sono due le ipotesi per la valanga del Monte Bianco: il crollo di un seracco che ha provocato una valanga oppure il passaggio di una cordata che ha fatto staccare la slavina.
L'ALLARME- Giovedì mattina all'alba è scattato l'allarme. A telefonare uno dei feriti. Il gruppo, suddiviso in cordate, è stato centrato da una valanga sulla parte francese del massiccio, che le autorità locali hanno descritto come la più «letale di questi ultimi anni». Almeno venti persone sono state coinvolte nell'incidente. Il percorso è molto frequentato e conduce al Monte Bianco. Sul posto sono arrivati diversi mezzi di soccorso per cercare di aiutare tutte le persone coinvolte.
IL TESTIMONE - «Ho visto la valanga staccarsi da metà pendio e travolgere una ventina di persone, che sono state trascinate a valle. La valanga ha provocato un grande boato. Io ero sotto il pendio e sono subito intervenuto per aiutare i sopravvissuti ad uscire dalla neve». È il racconto di un alpinista spagnolo scampato alla tragedia. Come riferito al sindaco di Chamonix, Erik Fournier, lo spagnolo si trovava a poca distanza dal luogo dove si è staccata la slavina. «Per prima cosa - ha aggiunto lo scalatore spagnolo - ho aiutato i feriti. In mezzo alla valanga c'erano molti morti. Abbiamo dato l'allarme e cercato di aiutare chi era ancora in vita». Una camera ardente è stata allestita nei pressi di Chamonix per le famiglie delle vittime.
IL MONTE MALEDETTO - Le autorità locali hanno aperto un'inchiesta per appurare le cause della valanga avvenuta sul Monte Maudit, che ha la sua cima più alta a 4.465 metri e fa parte della cosiddetta «via dei tre monti» assieme al Monte Bianco di Tacul e al Monte Bianco. Per la prima volta, fu scalata il 12 settembre 1878, da Henry Seymour Hoare e William Edward Davidson. Da allora, migliaia di scalatori si sono cimentati con questa montagna, ma non tutti sono riusciti a conquistarne la vetta. La serie più tragica di incidenti in questa zona risale al mese di agosto del 1997, quando 13 persone persero la vita. L'anno successivo, sempre ad agosto, due spagnoli morirono durante la loro discesa dal Maudit. Nello stesso mese un'alpinista polacca 25enne perse la vita mentre attraversava il ghiacciaio che dal Mont Maudit porta alla vetta del Bianco. Nel maggio del 2000 due scialpinisti sono stati sepolti da una valanga mentre si dirigevano verso la cima del Maudit. E il triste lungo elenco delle vittime continua.
Redazione Online 12 luglio 2012 | 21:15
corriere della sera 14 luglio 2012

giovedì nove escursionisti sono stati uccisi da una valanga

Monte Bianco, due alpinisti morti assiderati

I corpi recuperati a 4.400 metri di quota. La coppia si trovava sulla cresta di confine fra Italia e Francia


Due giovani alpinisti - uno spagnolo e una ragazza probabilmente dell'Est europeo - sono morti sul Monte Bianco. I corpi sono stati recuperati poco dopo le 20 nei pressi del Dome Du Gouter, a 4.400 metri di quota. I decessi sono avvenuti per assideramento. ESCURSIONE- Nuova tragedia sul Bianco, dopo che giovedì una valanga ha ucciso nove alpinisti. Questa volta le vittime si trovavano sulla cresta di confine fra Italia e Francia, vicino alla via Normale che porta al Monte Bianco dal rifugio del Gouter, sul versante francese del massiccio. Facevano parte di una comitiva di quattro alpinisti che era partita ieri per un'escursione in alta quota e che è stata sorpresa dalla bufera. Due scalatori seppur esausti, sono riusciti a scendere a valle ed a dare l'allarme, mentre gli altri due sono morti per il freddo. I corpi sono stati recuperati dal Soccorso Alpino Valdostano, dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entreves e dalla Gendarmerie di Chamonix.
Redazione Online 14 luglio 2012 | 21:22


1 commento:

  1. Giorgio Alessandrini19 luglio 2012 alle ore 13:56

    In sintesi: Montagna assassina? No...alpinista coglione!

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