Terromoti e nubrifagi dovrebbero essere motivo di riflessione per i teologi. Nel XVII secolo il grande matematico (fondatore dell'analisi infinitesimale), filosofo e teologo Leibnitz scrisse che questo è il migliore dei mondi possibili perché Dio è un essere perfetto e non poteva creare un mondo inferiore a quello che ha creato. Ma dopo 27 anni dalla sua morte avvenne il terromoto di Lisbona che causò nel 1755 almeno 60.000 morti. E Voltaire, che aveva già ridicolizzato l'ottimismo di Leibnitz nel romanzo Candido o dell'ottimismo (Candido - Wikipedia) scrisse un poema per far riflettere sulla mancanza di un disegno divino nella natura. E tuttavia le religioni pretendono tutto il contrario, che Dio sia un essere buono e perfetto. Si può essere perfetti anche nel concepire e realizzare un disegno criminoso. Se si esclude tale disegno allora si deve capire che non esiste alcun disegno divino in natura. Schopenhauer, contrapponendosi a Leibnitz, scrisse che questo è il peggiore dei mondi possibili, tant'è che se fosse un tantino ancora peggiore non potrebbe esistere. Ma il fatto è che il mondo non è né migliore né peggiore di quanto sia. E' retto da leggi naturali che si infischiano completamente della vita, umana e non umana. Si salvi chi può. La vita sulla Terra è il risultato di una intersezione CASUALE di varie linee causali che ha prodotto un precario equilibrio di tutte le forme di vita.
E' vero che l'uomo ormai ha alterato il precario equilibrio su cui si regge la vita nella Terra. La cui storia è tuttavia contrassegnata da catastrofi naturali che già nel periodo Permiano (250 milioni di anni fa) portò all'estinzione del 90% di tutte le specie viventi. E 65 milioni di anni fa un meteorite caduto nello Jukatan (Messico) causò una nube che oscurò il sole provocando una glaciazione che portò all'estinzione di tutti i grandi rettili. Ebbe allora inizio l'evoluzione dei piccoli mammiferi che vivevano infrattati e nascosti per non diventare prede dei rettili carnivori (giacché esistevano anche quelli erbivori). I piccoli mammiferi riuscirono a salvarsi perché dotati, al contrario dei rettili, di termoregolazione. Un teologo potrebbe dire che l'estinzione dei grandi rettili fu dovuta ad un disegno divino perché altrimenti non vi sarebbe stata l'evoluzione dei mammiferi sino all'uomo. Ma chi ragionasse così darebbe soltanto i numeri. La stessa storia della Terra congiura contro un disegno divino della natura. Guai se non esistessero i terremoti e i nubrifagi. Essi sono la prova che la Terra è un pianeta vivente. I terremoti, in particolare, sono la testimonianza che il sottosuolo della Terra è vivo. Come lo dimostrano anche i vulcani attivi, prova che il nocciolo della Terra è ancora infuocato. E senza questo nocciolo non basterebe il calore del sole per riscaldarla. La natura non è fatta per l'uomo. E' l'uomo che si deve adattare alla natura. E tuttavia l'uomo vive ancora in una concezione antropocentrica. Crede di essere padrone della Terra, mentre è padrone di un cazzo. Ma l'uomo che non vuole arrendersi a questo pensiero ha bisogno di esorcizzare la morte pensando che vi sarà una vita migliore. Se si riflettesse sul fatto che ci troviamo sulla Terra come ospiti temporanei provenienti dal nulla per tornare nel nulla non esisterebbero gli imbecilli, che riempiono il mondo umano e che si distraggono dal pensiero del nulla vivendo per il danaro e per il potere. Vanitas vanitatum.
E' vero che l'uomo ormai ha alterato il precario equilibrio su cui si regge la vita nella Terra. La cui storia è tuttavia contrassegnata da catastrofi naturali che già nel periodo Permiano (250 milioni di anni fa) portò all'estinzione del 90% di tutte le specie viventi. E 65 milioni di anni fa un meteorite caduto nello Jukatan (Messico) causò una nube che oscurò il sole provocando una glaciazione che portò all'estinzione di tutti i grandi rettili. Ebbe allora inizio l'evoluzione dei piccoli mammiferi che vivevano infrattati e nascosti per non diventare prede dei rettili carnivori (giacché esistevano anche quelli erbivori). I piccoli mammiferi riuscirono a salvarsi perché dotati, al contrario dei rettili, di termoregolazione. Un teologo potrebbe dire che l'estinzione dei grandi rettili fu dovuta ad un disegno divino perché altrimenti non vi sarebbe stata l'evoluzione dei mammiferi sino all'uomo. Ma chi ragionasse così darebbe soltanto i numeri. La stessa storia della Terra congiura contro un disegno divino della natura. Guai se non esistessero i terremoti e i nubrifagi. Essi sono la prova che la Terra è un pianeta vivente. I terremoti, in particolare, sono la testimonianza che il sottosuolo della Terra è vivo. Come lo dimostrano anche i vulcani attivi, prova che il nocciolo della Terra è ancora infuocato. E senza questo nocciolo non basterebe il calore del sole per riscaldarla. La natura non è fatta per l'uomo. E' l'uomo che si deve adattare alla natura. E tuttavia l'uomo vive ancora in una concezione antropocentrica. Crede di essere padrone della Terra, mentre è padrone di un cazzo. Ma l'uomo che non vuole arrendersi a questo pensiero ha bisogno di esorcizzare la morte pensando che vi sarà una vita migliore. Se si riflettesse sul fatto che ci troviamo sulla Terra come ospiti temporanei provenienti dal nulla per tornare nel nulla non esisterebbero gli imbecilli, che riempiono il mondo umano e che si distraggono dal pensiero del nulla vivendo per il danaro e per il potere. Vanitas vanitatum.
Apro la giornata con questa bella riflessione sui disastri terreni che condivido pienamente. Quanti non sanno che senza terremoti non ci sarebbe vita sulla terra! Per la Chiesa il dolore, la morte, il male sarebbero conseguenze del peccato originale da cui fu necessario riscattare l'umanità con la singolare sceneggiata del sacrificio del Figlio ...
RispondiEliminaUna scossa all'Aquila, trecento morti, ed ecco accorrere la Chiesa a dispensare consolazioni ... Una cosiddetta onda anomala che uccide in pochi secondi nientemeno che 250'000 persone (peggio delle atomiche americane in Giappone) e la Chiesa si mette ancora in mostra (invece di andare a nascondersi). Persino un ex teologo cattolico che io ammiro (per il suo acume psicologico, anche il coraggio) - Eugen Drewermann - ci parla di Dio come di un buon papà (sì, papà = abba). Che se davvero esistesse sarebbe un vero sadico ad aver creato un simile universo e a non muovere un dito per alleviare le sofferenze umane ... Ma già, è colpa nostra che facciamo un uso distorto della libertà di cui il buon papà ci ha dotati ...
Ma ormai la gente vuol star bene qui ed ora e crede sempre meno ai corvi vaticani, nonostante le grandi e suggestive coreografie in piazza S. Pietro (che ormai sono ridicole e grottesche).
Non escluderei che per persino l'islam superi di slancio secoli di arretratezza.
Questo universo resta comunque un enigma (evito volutamente la parola mistero). E a nessuno piace il pensiero della morte.
Apro la giornata con questa bella riflessione sui disastri terreni che condivido pienamente. Quanti non sanno che senza terremoti non ci sarebbe vita sulla terra! Per la Chiesa il dolore, la morte, il male sarebbero conseguenze del peccato originale da cui fu necessario riscattare l'umanità con la singolare sceneggiata del sacrificio del Figlio ...
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Ma ormai la gente vuol star bene qui ed ora e crede sempre meno ai corvi vaticani, nonostante le grandi e suggestive coreografie in piazza S. Pietro (che ormai sono ridicole e grottesche).
Non escluderei che per persino l'islam superi di slancio secoli di arretratezza.
Questo universo resta comunque un enigma (evito volutamente la parola mistero). E a nessuno piace il pensiero della morte.
Apro la giornata con questa bella riflessione sui disastri terreni che condivido pienamente. Quanti non sanno che senza terremoti non ci sarebbe vita sulla terra! Per la Chiesa il dolore, la morte, il male sarebbero conseguenze del peccato originale da cui fu necessario riscattare l'umanità con la singolare sceneggiata del sacrificio del Figlio ...
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Ma ormai la gente vuol star bene qui ed ora e crede sempre meno ai corvi vaticani, nonostante le grandi e suggestive coreografie in piazza S. Pietro (che ormai sono ridicole e grottesche).
Non escluderei che per persino l'islam superi di slancio secoli di arretratezza.
Questo universo resta comunque un enigma (evito volutamente la parola mistero). E a nessuno piace il pensiero della morte.
Apro la giornata con questa bella riflessione sui disastri terreni che condivido pienamente. Quanti non sanno che senza terremoti non ci sarebbe vita sulla terra! Per la Chiesa il dolore, la morte, il male sarebbero conseguenze del peccato originale da cui fu necessario riscattare l'umanità con la singolare sceneggiata del sacrificio del Figlio ...
RispondiEliminaUna scossa all'Aquila, trecento morti, ed ecco accorrere la Chiesa a dispensare consolazioni ... Una cosiddetta onda anomala che uccide in pochi secondi nientemeno che 250'000 persone (peggio delle atomiche americane in Giappone) e la Chiesa si mette ancora in mostra (invece di andare a nascondersi). Persino un ex teologo cattolico che io ammiro (per il suo acume psicologico, anche il coraggio) - Eugen Drewermann - ci parla di Dio come di un buon papà (sì, papà = abba). Che se davvero esistesse sarebbe un vero sadico ad aver creato un simile universo e a non muovere un dito per alleviare le sofferenze umane ... Ma già, è colpa nostra che facciamo un uso distorto della libertà di cui il buon papà ci ha dotati ...
Ma ormai la gente vuol star bene qui ed ora e crede sempre meno ai corvi vaticani, nonostante le grandi e suggestive coreografie in piazza S. Pietro (che ormai sono ridicole e grottesche).
Non escluderei che per persino l'islam superi di slancio secoli di arretratezza.
Questo universo resta comunque un enigma (evito volutamente la parola mistero). E a nessuno piace il pensiero della morte.