giovedì 11 ottobre 2012

REGIONE SARDEGNA DI SBRUFFONI. CHE SI ALLONTANI PURE DALL'ITALIA. UNA REGIONE PARASSITA IN MENO DA MANTENERE CON SOLDI NON SARDI

Vogliono l'autonomia per mangiare con i soldi del Nord. Questa minaccia del CAPPELLACCIO fa veramente ridere. Che significa che la Sardegna si allontanerà dall'Italia? Che si allontani pure. Ma senza piùavere i trasferimenti di danaro dal governo centrale. Ho già spiegato in un post precedente la situazione. Dopo un mese non vi sarebbero più soldi per mantenere una regione parassita (come tante altre). Quale alternativa il Cappellacio e i suoi accoliti proporrebbero con questa minaccia da sbruffoni? Non vi sarebbero più soldi per mantenere insegnanti, polizia, carabinieri, pensionati, etc. etc. Chi fa una minaccia simile non sa nemmeno quel che dice. Evidentemente è un bluffista perché, se non è un deficiente, sa bene che l'allontanemento significherebbe la fine dell'assistenzialismo.L'autonomia per questi parassiti significa spendere autonomamente i soldi non sardi senza rendere nemmeno conto delle spese, a incominciare da quegli 80 consiglieri che smagnacciano in una regione di 1 milione e 600 mila abitanti, con una pletora di province e di comuni che aumentano la spesa pubblica della politica parassitaria.

Guerra ai tagli, Cappellacci da Napolitano:
"Intervenga o l'Isola si allontanerà dall'Italia"

Guerra ai tagli, Cappellacci da Napolitano: "Intervenga o l'Isola si allontanerà dall'Italia" Il presidente della Regione Cappellacci

La Regione impugna la legge sulla spending review e Cappellacci manifesta preoccupazione e rabbia davanti al presidente della Repubblica Napolitano. "La proposta di legge del governo Monti rischia di creare un solco che allontanerebbe definitivamente la Sardegna dall'Italia".
Ieri è stato il giorno delle proteste e dell'ultimatum ("Reagiremo in tutte le sedi"), oggi è quello della dichiarazione di guerra. Cappellacci affida l'ultima possibilità di mediazione al presidente della Repubblica Napolitano da cui si è in visita insieme a una delegazione di presidenti. "La proposta di legge di stabilità del governo Monti rischia di creare un solco che allontanerebbe definitivamente la Sardegna dall'Italia". Parole su cui pesano le tante vertenze che l'Isola ha ancora aperte. Da quella sulle entrate alle tante che, quotidianamente, si levano sul desolante panorama industriale. "Il provvedimento del Governo - ha a proposito sottolineato - vanificherebbe tutti gli sforzi in atto per colmare i gravi e storici ritardi nello sviluppo, accumulatisi nel tempo, e renderebbe impossibile ogni tentativo di recupero dei divari legati all'insularità". Prima dell'incontro istituzionale, la Giunta regionale della Sardegna, presieduta dal vicepresidente dell'esecutivo, Giorgio La Spisa, ha deliberato di impugnare la legge sulla Spending review. In attesa di conoscere i contenuti del disegno di Legge di stabilità e del decreto legislativo che modifica il Titolo V della Costituzione, la Giunta e il Consiglio stanno valutando ulteriori ricorsi alla Corte Costituzionale. Alla decisione potrebbe seguire anche un ricorso sulla legge di stabilità, una volta approvata. Con un conflitto di attribuzione davanti alla Consulta proprio sugli ultimi provvedimenti varati dal Consiglio dei ministri. La Regione critica i due provvedimenti approvati dal Cdm: "Siamo di fronte - ha spiegato l'assessore regionale della Programmazione e vicepresidente della Giunta, Giorgio La Spisa - a successivi e insistenti atti che minano l'autonomia e riducono la capacità di spesa della Sardegna".

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