lunedì 29 aprile 2013

I PARTITI, CHE FESTEGGIAVANO IL NUOVO GOVERNICCHIO, SONO I MANDANTI DI CHI NEL FRATTEMPO SPARAVA CONTRO I CARABINIERI

Che Bersani non sia un gigante rispetto a Letta è dimostrato dal suo fallimento. Pretendeva all'inizio di avere il voto dei grillini promettendo ad essi nulla. Poi, non sapendo che pesci prendere, ha proposto prima Prodi al Quirinale non sapendo prevedere che avrebbe spaccato il PD (ormai agonizzante). Ha rifiutato Rodotà al Quirinale (ed è stato meglio) perché era troppo di sinistra (dovendo fare i conti con l'ala cattolica del PD). Non poteva proporre per fare un governo un accordo con Berlusconi per non sputtanare il PD. Ma il povero Bersani non ha tutte le colpe. La colpa è l'esistenza del PD, un partito nato male perché è un'accozzaglia di partiti con due anime principali, cattolica e socialista ex comunista, oggi falsamente di sinistra). Letta deve la sua nomina ad una imposizione di Napolitano, mentre Bersani non poteva proporre il suo vice Letta se non perdendo la faccia. In sostanza, Bersani, per colpa dello stesso PD, era in un vicolo cieco. Ma il vincitore è Grillo. Infatti questo governicchio non durerà perché ha troppe contraddizioni per il suo innaturale connubio tra PDL e PD-L.  Si ammazzeranno tra loro, con il conseguente scioglimento delle Camere e nuove elezioni. E Grillo sta seduto sulla sponda del fiume aspettando il cadavere dei due nemici. E questi disonesti partiti vorrebbero ora scaricare le colpe su Grillo trasformandolo in capro espiatorio non potendo scaricarle su se stessi. Ma intanto hanno paura e hanno già pensato di rafforzare le loro scorte.
LA RABBIA DEGLI AGENTI: "I POLITICI TIRANO TROPPO LA CORDA. E POI SUCCEDONO QUESTI DRAMMI"

 I mandanti di quello che ha sparato contro i due carabinieri (non un folle, ma un disperato che avrebbe dovuto aspettare per sparare contro alcuni maggiori rappresentanti dei partiti assassini di tanti imprenditori e non imprenditori) sono proprio i partiti, che continueranno a rovinare l'Italia con il mito dell'Unione Europea, con i governi delle banche (ministro dell'economia è ora Saccomanni direttore della Banca d'Italia, privatizzata nel 1992 trasformandola in una corporazione di banche private), con il mito della società multirazziale e multiculturale che con la novità del ministero dell'integrazione, presieduto da una negra come simbolo del ministero, vorrebbe occuparsi di quelli che sono giunti qui allo sbando invece di preoccuparsi degli italiani. L'Unione Europea (con in più la disgrazia dell'euro, per cui si era sempre battuto il prode Prodi) non poteva non essere che un'utopia. Infatti si consideri che, se fosse veramente un'Unione, questa dovrebbe essere concepita ad immagine di uno Stato, sia pure federale come la Germania o gli Stati Uniti, dove vi è un governo centrale che ridistribuisce la ricchezza a favore delle regioni meno ricche. Questa ridistribuzione in Italia ha sempre fallito a causa delle varie mafie nel sud. Ma, a parte ciò, l'Unione Europea non potrà mai essere una Unione perché gli Stati più forti, come la Germania, non sono disposti a fare sacrifici a favore degli Stati più deboli. Ed è giusto sia così. Infatti, brutalmente, perché dovrebbero stare peggio per aiutare gratis l'Italia, per esempio? Chi glielo fa fare? Ogni Stato deve essere arteficie del proprio destino. Ma questo i partiti assassini, che hanno rovinato l'economia, portando molti alla disperazione e al  suicidio rincorrendo o incosciamente o disonestamente vari miti non lo vorranno mai riconoscere. Dovrebbero rinnegare se stessi. L'Italia non è stata mai uno Stato unitario perché divisa storicamente tra regionalismi e dispute localistiche tra gli stessi comuni. Ed una scellerata ideologia promuove la concezione di una società multirazziale per introdurre maggiori divisioni. Siamo alla follia. Vi sono 4 milioni di poveri, una massa di individui che vivono senza dimora, e 1/3 di questi è costituito da italiani, che ora dovrebbero subire la concorrenza degli altri 2/3 che sono stranieri ex clandestini. Metà della popolazione carceraria è costituita da cosiddetti immigrati. In un altro Stato si sarebbe sull'orlo della guerra civile, ma l'Italia è abituata a subire "democraticamente". Quo usque tandem Catilina abutere patientia nostra? (Cicerone)  

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