Torno sul tema sperando che insistendo a qualche politico o giornalista, se non gli entra in testa, gli entri da altra parte.
L'art. 51 della Costituzione distingue tra cariche elettive e pubblici uffici. Come confermato dall'art. 97, che riguarda la pubblica amministrazione. I parlamentari, che ricoprono cariche elettive e non pubblici uffici (come i magistrati), non possono essere ricompresi nella pubblica amministrazione. E ciò è reso ancor più evidente dal fatto che sono i parlamentari a fare le leggi che riguardano i pubblici uffici, cioè l'amministrazione (art. 97). Se Berlusconi è stato interdetto dai pubblici uffici, mi si dica da che cosa è stato interdetto. Forse ricopre un pubblico ufficio come senatore? NO. Ricopre una carica elettiva. Dunque con la sentenza della Cassazione (che lo interdisce dai pubblici uffici) è stato interdetto da nulla. Ci vuole molto a capirlo? Ciò che stupisce è che non l'abbia capito nemmeno Berlusconi con i suoi avvocati. Egli cerca di far valere la non retroattività della legge Severino in quanto legge penale (e tale dovrebbe essere considerata). Ma quelli del PD (Partito della Disgrazia) cercano di avere buon gioco obiettando che non si tratta di una legge penale e che dunque vale la retroattività. Da questa disputa Berlusconi uscirà sconfitto perché prevarrà solo per una questione di numeri, e non per il prevalere di considerazioni giuridiche, la tesi della retroattività. Mentre sarebbe per lui così semplice dire che, come senatore, è stato interdetto da nulla, risultando che la sua interdizione riguarda i pubblici uffici.
Non basta.
Non basta.
Se il porcellum venisse dichiarato anticostituzionale in dicembre dalla Corte Costituzionale (e che sia anticostituzionale appare evidente) si finisce in un vicolo cieco a causa dell'insipienza di coloro che dal 2005 stanno andando avanti con il porcellum. Infatti risulteranno (giustamente) anticostituzionali tutti i parlamenti eletti con il porcellum, risulterà anticostituzionale l'elezione di Napolitano sin dal 2006, eletto da un parlamento con una composizione anticostituzionale, e, ecco il paradosso da cui non si può uscire, risulterebbe anticostituzionale anche l'attuale composizione della Corte Costituzionale che dichiarasse anticostituzionale il porcellum, perché la sua composizione è data per 1/3 da membri nominati da un parlamento formatosi anticostituzionalmente e per un altro 1/3 da membri nominati da un presidente della Repubblica eletto anticostituzionalmente. E' noto il principio giurisprudenziale che dice: QUOD NULLUM EST NULLUM PRODUCIT EFFECTUM. Ma nemmeno il noto Antonio Polito ne parla sul Corriere della sera. Ma che razza di politogo è se non lo capisce nemmeno lui? Oppure l'ha capito e ne tace. In tal caso è un disonesto. E questi giornalisti presumono di poter fare gli opinionisti nascondendo la verità dietro la loro ignoranza o disonestà.
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