E ora che
cosa capiterà? Qualsiasi soluzione sarà sempre
anticostituzionale per ciò che ho già spiegato in altri
articoli. Vedi in fondo al presente articolo.
Ora Berlusconi ha finalmente capito che stava perdendo tempo. Subito dopo la sentenza della Cassazione in agosto avrebbe dovuto togliere la fiducia a questa disgrazia di governo che in tanti mesi non ha combinato nemmeno una cosa buona. Ma avrebbe dovuto togliere la fiducia solo dopo una veloce sostituzione della legge elettorale, per i motivi che spiegherò dopo. Questo governo non ha fatto alcuna riforma strutturale perché sa che l'Italia è un Paese di lobbies, di interessi corporativi. IMU, non IMU, IMU non IMU...IVA non IVA, IVA non IVA...Hanno sfogliato la margherita per tanti mesi non sapendo tagliare tutte le spese inutili a cominciare da quelle della politica. In una spesa di 800 miliardi l'anno un ministro dell'economia, l'ineffabile Sarcomanni, tratto come tecnico dalla Banca d'Italia (corporazione di banche private dal 1992), non ha trovato nemmeno la copertura finanziaria di un solo miliardo per evitare l'aumento dell'IVA dal 21% al 22%, pur sapendo che le autoblu con le scorte a politici, ex politici, dirigenti, ex dirigenti costano proprio un miliardo. Nessuna riforma strutturale riguardante l'abolizione delle province e delle Regioni (di queste non si parla nemmeno, sebbene costino 37 miliardi l'anno). I PARTITI SONO TUTTI MALATI. Ci vorrebbe una dittatura provvisoria per uscire dalla situazione di anticostituzionalità in cui stiamo vivendo. E ora che fare?
Ora Berlusconi ha finalmente capito che stava perdendo tempo. Subito dopo la sentenza della Cassazione in agosto avrebbe dovuto togliere la fiducia a questa disgrazia di governo che in tanti mesi non ha combinato nemmeno una cosa buona. Ma avrebbe dovuto togliere la fiducia solo dopo una veloce sostituzione della legge elettorale, per i motivi che spiegherò dopo. Questo governo non ha fatto alcuna riforma strutturale perché sa che l'Italia è un Paese di lobbies, di interessi corporativi. IMU, non IMU, IMU non IMU...IVA non IVA, IVA non IVA...Hanno sfogliato la margherita per tanti mesi non sapendo tagliare tutte le spese inutili a cominciare da quelle della politica. In una spesa di 800 miliardi l'anno un ministro dell'economia, l'ineffabile Sarcomanni, tratto come tecnico dalla Banca d'Italia (corporazione di banche private dal 1992), non ha trovato nemmeno la copertura finanziaria di un solo miliardo per evitare l'aumento dell'IVA dal 21% al 22%, pur sapendo che le autoblu con le scorte a politici, ex politici, dirigenti, ex dirigenti costano proprio un miliardo. Nessuna riforma strutturale riguardante l'abolizione delle province e delle Regioni (di queste non si parla nemmeno, sebbene costino 37 miliardi l'anno). I PARTITI SONO TUTTI MALATI. Ci vorrebbe una dittatura provvisoria per uscire dalla situazione di anticostituzionalità in cui stiamo vivendo. E ora che fare?
E' possibile che la legge elettorale porcellum sia
dichiarata anticostituzionale il 3 dicembre dalla Corte
Costituzionale. Ma allora è anticostituzionale la stessa
composizione della Corte Costituzionale, per tutti quei suoi membri
(6 su 15) che sono stati nominati dal parlamento dopo il il mese di dicembre 2005, data
di approvazione del porcellum con cui nell'aprile del 2006 è
stato eletto il parlamento che ha nominato alcuni membri della Corte
Costituzionale e ha eletto Napolitano, che a sua volta, ha eletto
altri membri della Corte Costituzionale. Infatti molti suoi membri
sono in carica dal 2005 (prima del porcellum e la loro carica scadrà
nel 2014 perché i giudici costituzionali durano in carica 9
anni), mentre tutti gli altri sono stati nominati dai parlamenti e
dal presidente della Repubblica eletti nel 2006 con il porcellum. In
base alla Costituzione 1/3 dei membri della Corte Costituzionale è
nominata dal parlamento e un altro terzo dal capo dello Stato (il
rimanente terzo dalla casta dei magistrati). Abbiamo un presidente
della Repubblica DEFICIENTE O DISONESTO, che oggi sbraita richiedendo
la riforma della legge elettorale, mentre avrebbe dovuto pensarci
prima, persino rifiutando la sua elezione nel 2006, giacchè,
se io avevo capito già nel 2006 che era anticostituzionale la
legge elettorale porcellum con cui due mesi prima era stato eletto il
parlamento, doveva capirlo anche lui. Una delle due: 1) o non aveva
capito che la legge elettorale era anticostituzionale e perciò
è un DEFICIENTE, oppure 2) l'aveva capito ma gli premeva la
massima poltrona e allora è un DISONESTO. Dopo tanti anni dice
che la legge elettorale è anticostituzionale. E allora perché
non si dimette? Quod nullum est nullum producit effectum. Perché
anche i cosiddetti politologi (tranne Giovanni SARTORI, a cui è
dovuto il nome "porcellum") e i tanti giornalisti sono
stati in silenzio su questo argomento? Tutti complici di questa
situazione. E i giudici costituzionali in tutti questi anni, anche
quelli nominati grazie al porcellum, che hanno detto? Nulla.
Anch'essi hanno preferito la poltrona alla verità. E ora
questi stessi giudici, dichiarando l'anticostituzionalità del
porcellum dovrebbero avere il coraggio di dichiarare
anticostituzionale anche la loro nomina. Ma non lo farano. Perché?
Anche per essi vale l'alternativa: o sono deficienti o disonesti.
E'chiaro che da questa situazione si potrà
uscire solo anticostituzionalmente pur cambiando la legge elettorale,
sia che questa legge venga cambiata dopo la decisione della Corte Costituzionale (pur nella sua composizione anticostituzionale), sia che venga
cambiata prima da un parlamento anticostituzionale, anch'esso tale a causa
del porcellum.
A Berlusconi, a questo punto, conviene fare approvare una modifica della legge elettorale, pur da un parlamento anticostituzionale, prima che la Corte Costituzionale (pur anticostituzionale nella sua composizione) e andare a nuove elezioni con una legge elettorale proporzionale, che era nella mente dei costituenti, che tuttavia, per errore imperdonabile, non la inclusero nella Costituzione. Ma perché nessuno dei due maggiori partiti (PDL-Forza Italia) e PD di fatto non si sono mai opposti al cambiamento di tale legge? E' evidente. Tutte e due disonestamente speravano di avere la maggioranza assoluta in parlamento con il premio di maggioranza per quel partito o quella coalizione di partiti che avesse riscosso una maggioranza relativa nel corpo elettorale, giacché il porcellum inventato da quello scellerato di Calderoli (Lega Nord) non prevede nemmeno un tetto minimo di voti per avere la maggioranza assoluta in parlamento. Io dico che nemmeno un tetto minimo, seppure alto (come il 40%), può gustificare una maggioranza assoluta perché non si rispetta la volontà popolare. Come può un popolo essere governato da un partito o coalizione di partiti che non superi il 50% dei voti? Si può dire che in questo modo il popolo sia governato della maggioranza? Chi tentasse di affermarlo sarebbe un pazzo o un disonesto totale. E poi si ha il coraggio di dire che questa è democrazia. Berlusconi nel 2005 fu d'accordo con il dentista Calderoli nell'approvare il porcellum perché sperava che gli bastasse una maggioranza relativa per continuare a governare dopo le elezioni del 2006. E invece vinse di stretta misura alla Camera (24.000 voti contestati) la falsa sinistra con Prodi, che al Senato riusciva ad avere una maggioranza solo con i voti dei senatori a vita. Ma il governo Prodi durò molto poco perché l'alleato Mastella nel 2008 gli tolse la fiducia dopo che la moglie (assessore regionale) fu spedita in galera. Gli stette bene a questo individuo, che affossò la riforma (pur all'acqua di rose) dell'ordinamento giudiziario dell'allora ministro della giustizia Castelli. E così ebbe subito vita la controriforma Mastella nel 2006. Ma che fece il governo Prodi dal 2006 al 2008 per cambiare la legge elettorale? Nulla. Infatti anche la falsa sinistra sperava di continuare a governare con le elezioni del 2008 pur essendo in minoranza in fatto di voti nel corpo elettorale. Dunque tutti disonesti nella pretesa di governare con una maggioranza parlamentare non corrispondente affatto ad una maggioranza dei voti degli elettori.
A Berlusconi, a questo punto, conviene fare approvare una modifica della legge elettorale, pur da un parlamento anticostituzionale, prima che la Corte Costituzionale (pur anticostituzionale nella sua composizione) e andare a nuove elezioni con una legge elettorale proporzionale, che era nella mente dei costituenti, che tuttavia, per errore imperdonabile, non la inclusero nella Costituzione. Ma perché nessuno dei due maggiori partiti (PDL-Forza Italia) e PD di fatto non si sono mai opposti al cambiamento di tale legge? E' evidente. Tutte e due disonestamente speravano di avere la maggioranza assoluta in parlamento con il premio di maggioranza per quel partito o quella coalizione di partiti che avesse riscosso una maggioranza relativa nel corpo elettorale, giacché il porcellum inventato da quello scellerato di Calderoli (Lega Nord) non prevede nemmeno un tetto minimo di voti per avere la maggioranza assoluta in parlamento. Io dico che nemmeno un tetto minimo, seppure alto (come il 40%), può gustificare una maggioranza assoluta perché non si rispetta la volontà popolare. Come può un popolo essere governato da un partito o coalizione di partiti che non superi il 50% dei voti? Si può dire che in questo modo il popolo sia governato della maggioranza? Chi tentasse di affermarlo sarebbe un pazzo o un disonesto totale. E poi si ha il coraggio di dire che questa è democrazia. Berlusconi nel 2005 fu d'accordo con il dentista Calderoli nell'approvare il porcellum perché sperava che gli bastasse una maggioranza relativa per continuare a governare dopo le elezioni del 2006. E invece vinse di stretta misura alla Camera (24.000 voti contestati) la falsa sinistra con Prodi, che al Senato riusciva ad avere una maggioranza solo con i voti dei senatori a vita. Ma il governo Prodi durò molto poco perché l'alleato Mastella nel 2008 gli tolse la fiducia dopo che la moglie (assessore regionale) fu spedita in galera. Gli stette bene a questo individuo, che affossò la riforma (pur all'acqua di rose) dell'ordinamento giudiziario dell'allora ministro della giustizia Castelli. E così ebbe subito vita la controriforma Mastella nel 2006. Ma che fece il governo Prodi dal 2006 al 2008 per cambiare la legge elettorale? Nulla. Infatti anche la falsa sinistra sperava di continuare a governare con le elezioni del 2008 pur essendo in minoranza in fatto di voti nel corpo elettorale. Dunque tutti disonesti nella pretesa di governare con una maggioranza parlamentare non corrispondente affatto ad una maggioranza dei voti degli elettori.
A
Berlusconi, dicevo, conviene il sistema proporzionale, ma poiché
anch'egli è o imbecille o disonesto, non lo può capire. Se lo capisse, capirebbe che rischierebbe meno nel caso il
PD (Partito della Disgrazia) risultasse (con i suoi alleati nella
stessa coalizione) partito di maggioranza relativa. Infatti
certamente non potrebbe governare da solo. E poiché con il
terzo incomodo (Grillo) difficilmente il Pd potrebbe fare un'alleanza
di governo se non sputtanandosi, rimarrebbe comunque a Berlusconi la
forza di condizionare il governo con la presenza dei parlamentari di
Forza Italia. E potrebbe finalmente imporre anche una riforma
dell'ordinamento giudiziario. Se invece Berlusconi preferirà,
da imbecille confermato, portare il parlamento allo scioglimento
senza che sia stata cambiata la legge elettorale, che cosa capiterà
il 3 dicembe quando la Corte Costituzionale (pur anticostituzionale
nella sua composizione) dichiarerà anticostituzionale il
porcellum? Il deficiente o disonesto Napolitano
dovrebbe impedire lo scioglimento del parlamento prima della
sostituzione della legge elettorale. Se Napolitano avesse avuto dei
coglioni (se pur rinsecchiti ed inutili) avrebbe dovuto dire, subito
dopo essere stato rieletto (sempre anticostituzionalmente): io
accetto la seconda nomina a condizione che per prima cosa cambiate
subito la legge elettorale (facendo il mea culpa per tutti gli anni
passati in cui sono stato in silenzio) oppure mi dimetto e allora
andate tutti affanculo anticostituzionalmente. Forse la minaccia
avrebbe fatto effetto. Ora è troppo tardi per dirlo perché,
se minacciasse adesso le elezioni, questo parlamento sarebbe
costretto ad eleggere un nuovo capo dello Stato ancor prima di
cambiare la legge elettorale, e pertanto l'attuale parlamento, poiché
anticostituzionale, sarebbe costretto ad eleggere un nuovo capo dello
Stato per la terza volta eletto anticostituzionalmente.
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