venerdì 20 settembre 2013

LETTERA AD ANTONIO DI PIETRO (dipietro@antoniodipietro.it)

O TROMBATO! Non le basta la trombatura che ha avuto alle elezioni liberando il pur fetido parlamento dalla sua fetida presenza.
Legga il mio libro e poi mi denunci per vilipendio delle Istituzioni. Tutta pubblicità. Ma si ricordi, vigliacco, che io mi sono reso personalmente nullatenente e pertanto mi può pignorare solo i peli del culo. Lei ha sulla coscienza vari suicidi. Lei è un esagitato sgrammaticato e asintattico. Faccia il contadino zappando la terra e si ritiri a vita privata. L'unica cosa di buono che potrebbe fare.


domenica 15 settembre 2013

E GIUSTIZIA INFINE FU FATTA. SETTE GIUDICI UCCISI IN SETTE GIORNI (1)


martedì 17 settembre 2013


E GIUSTIZIA INFINE FU FATTA. SETTE GIUDICI UCCISI IN SETTE GIORNI (2)


 


Manette in mano - Il passaggio del discorso di Berlusconi che meno è piaciuto a Di Pietro è quello in cui l'uomo di Arcore definisce la magistratura un ente "politicizzato", "un contropotere che dimezza la democrazia" e un soggetto che persegue "la via giudiziaria al socialismo". E Tonino, scomparso dal Parlamento perché naufragato alle scorse elezioni politiche con la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, bacchetta: "Berlusconi ha violato l’articolo 290 del Codice penale che recita - ricorda l'ex pm -: ‘E’ punito chiunque pubblicamente vilipende la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte Costituzionale o l’ordine giudiziario". Non parla per il solo gusto di parlare, Di Pietro: "Ho preparato un esposto contro Berlusconi - dice - che presenteremo alla Procura della Repubblica".

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