lunedì 2 settembre 2013

NICHI VENDOLA E IL PARTO ANALE

Esame di ginecologia: 
Il professore: quanti tipi di parto abbiamo? 
Lo studente: il parto uterino, il parto cesareo...
Uno da dietro gli suggerisce: il parto anale. Lo studente, senza rifletterci, coglie al volo il suggerimento scherzoso del compagno e aggiunge: ...e il parto anale. 
Il professore scandalizzato: che cosa ha detto? 
Accortosi della fesseria che aveva detto, lo studente cerca subito di rimediare. 
Sì, professore, si dà il caso di una donna che circa vent'anni fa mise al mondo questo stronzo che mi ha suggerito la risposta. 

Peccato davvero che per Vendola non esista il parto anale. Se lo meriterebbe. Infatti per lui non esiste differenza tra il culo e la vagina. Si tratta solo di preferenze, di diversi orientamenti sessuali, come si suol dire oggi "democraticamente", contro l'omofobia. Se esistesse il parto anale potrebbe farsi mettere incinto mentre si fa inculare dal suo compagno e viceversa.  
Ma se non esiste il parto anale allora come si spiega il fatto che pretenda di ricorrere all'adozione visto che nasciamo tutti tramite la vagina e non il culo? Pretende di essere normale ma allo stesso tempo è costretto a ricorrere al frutto della vagina e non del culo per appagare la sua volontà di avere un bambino (poveretto) in adozione. Gli fa schifo la vagina, a cui preferisce il culo, però pretende di avere in adozione il frutto della vagina. Eh no. Come dire che uno vorrebbe il frutto pur non avendo interesse all'esistenza della pianta.
Dice di sentirsi discriminato "da uno Stato che non riconosce i nostri diritti, che quasi non ci vede, e che sembra troppo condizionato da una classe dirigente ipocrita e arretrata. Parliamo di stessi diritti per tutti. Noi vorremmo più di un figlio". Ma chi è l'ipocrita e l'arretrato? Lo Stato o lui che vuole cancellare la distinzione NATURALE tra il culo e la vagina? 
 Se vuole un figlio se lo faccia da sé con una donna. E se gli fa schifo una donna allora non può pretendere di essere normale pretendendo di avere un figlio in adozione. Povero bambino che crescerebbe in una condizione di anormalità psichica soltanto per soddisfare l'anormalità di due schifosi individui.

Vendola e il suo compagno: "Vogliamo un bambino" - nichi ... - Libero

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