mercoledì 9 ottobre 2013

IL BOSONE DI HIGGS: FISICA TEORICA E FISICA SPERIMENTALE. INGIUSTIZIA AI DANNI DELLA FISICA SPERIMENTALE

Si dice che la scoperta della struttura ad  elica del DNA è dovuta a Francis Crick e a James Watson, ma pochi sanno che essi rubarono le fotografie a raggi X della struttura del DNA dovute ad una donna, la scienziata Rosalind Franklin, che ingenuamente le mostrò ad un collega (Wilkins) che poi le passò a Crick e a Watson. Io lessi alcuni libri di Crick e Watson (di Crick, L'origine della vita (Garzanti) e La scienza e l'anima (Rizzoli), e di Watson il volumone Biologia molecolare del gene (Zanichelli), molto tecnico ). Era il tempo in cui mi occupavo di biologia evoluzionistica esponendo dopo circa 10 anni il risultato dei miei studi in Biologia e filosofia. Origine della vita ed evoluzione biologica. Casualità e necessità, 518 pagine del quaderno n. 43 degli Annali della Facoltà di Scienze della formazione di Cagliari, 1999. Buona parte del mio testo era dedicata all'esposizione dello scienziato italiano Mario Ageno, che ebbe nel 1972 la prima cattedra in Italia di biofisica; di lui conservo una lettera scritta a mano in cui mi chiariva alcune questioni che non mi sembravano chiare circa la sua nuova teoria dell'origine della vita. Mario Ageno in Le radici della biologia (Feltrinelli) (uno dei tanti libri di Ageno da me studiati) poneva in ridicolo la teoria di Crick secondo cui la vita sarebbe nata sulla Terra grazie alle prime cellule di protorganismi che sarebbero giunti sulla Terra perché portate da meteoriti. La teoria di Crick mi apparve del tutto fantascientifica perché prima di tutto spostava altrove la domanda riguardante l'origine della vita senza spiegare come si fossero formate le prime cellule, e in secondo luogo perché, come osservava Ageno, nessun organismo, sia pur primitivo, avrebbe resistito a temperature così basse come quelle degli spazi attraversati da un meteorite. Ma torniamo alla scoperta della struttura del DNA. Nei testi di Crick e di Watson non si rende omaggio a Rosalind Franklin, che, quasi non si rendesse conto della scoperta che aveva fatto, si rivolse ad una ricerca della struttura dei virus. E la poveretta morì a soli 38 anni nel 1958 dopo avere contratto un grosso tumore dovuto, si disse, a tutti i raggi X che aveva assorbito per cercare di fotografare la struttura ad elica del DNA. Nel 1962 Crick e Watson ebbero il premo Nobel per la medicina mentre Rosalind Franklin non ebbe nemmeno il tempo per far valere la sua paternità, o, meglio, la sua maternità della scoperta. Ecco come spesso vengono attributi i premi Nobel. Ricordo che Einstein ebbe il premio Nobel nel 1905 solo per il suo articolo riguardante l'effetto fotoelettrico, e non l'ebbe mai per la relatività ristretta (1905) e generale (1916) con cui aveva rivoluzionato il rapporto tra tempo e spazio facendo del tempo assoluto di Newton un tempo relativo dipendente dalla velocità di un corpo rispetto ad un osservatore esterno (relatività ristretta) e della legge della gravitazione universale di Newton una legge traducibile nella curvatura dello spazio (utilizzando per questo la geometria dello spazio curvo di Riemman). Debbo aggiungere che Einstein si trovò in difficoltà per tradurre la relatività generale in formule matematiche, sino a quando i matematici italiani Tullio Levi-Civita e Ricci gli fornirono la soluzione con il calcolo tensoriale). Ma nemmeno Levi-Civita e Gregorio Ricci Curbastro ebbero il premio Nobel, non esistendo purtroppo un premio Nobel per la matematica. Il Nobel viene dato a coloro che con le loro ricerche teoriche permettono una ricaduta nella fisica sperimentale. 
Ciò premesso sembra incredibile che il premio Nobel per la fisica sia stato assegnato a due fisici teorici e non si sia tenuto conto di coloro che grazie alle loro ricerche in campo sperimentale hanno tradotto una teoria in realtà. Sarebbe stato assegnato il premio Nobel a Higgs (85 anni) e a Englert (81 anni) se i ricercatori del CERN non avessero dimostrato la realtà dell'esistenza del bosone di Higgs? Credo sia da escludere. E allora perché ignorare tutti coloro che hanno contribuito alla scoperta della realtà del bosone, senza la quale la teoria di Higgs del 1964 sarebbe rimasta soltanto una teoria ritenuta, magari, strampalata? 
Del fisico Leon Ledermann (Nobel per la fisica 1988 per avere realizzato un acceleratore di particelle e non per avere fatto una scoperta scientifica) lessi il libro La particella di Dio (1992) tradotto nel 1996 da Mondadori. Ledermann (p.398) scrive che "tutti gli sforzi per trovare una risposta alla differenza di massa erano falliti. Lungo il cammino Feymann aveva formulato la sua famosa domanda. perché il muone è pesante? Adesso abbiamo una risposta sia pure parziale: Higgs. Per 50 anni abbiamo penato sul problema dell'origine della massa, ed ora Higgs presenta la questione sotto una nuova luce; non si tratta solo del muone. Esso ci fornisce un'origine comune per tutte le masse...quark e leptoni hanno massa zero". Le particelle elementari acquistano una massa "perché esse bramano per avere dei campi scalari che partecipano al complesso processo di espansione dell'universo...Il campo di Higgs come è concepito può ora venire distrutto dalle alte energie. Queste generano delle fluttuazioni quantistiche che possono neutralizzarlo". In sintesi, le particelle acquistano una massa quando le temperature diventano inferiori a 10 elevato 15 gradi Kelvin o 100 GeV.  Ma perché Ledermann ha chiamato il bosone di Higgs "particella di Dio"? Forse crede egli in Dio? Niente affatto. Egli riconosce che quando si va oltre i confini della conoscenza scientifica  "le conclusioni sono sempre filosofiche" (p. 441). E allora lasciamo perdere la filosofia e ancor più la teologia che fanno discorsi senza fondamento. Ma a p. 403 Ledermann scrive: "E' la teoria di Higgs corretta? Niente affatto. E' solamente il meglio che riescono a fare i fisici teorici". Ma precedentemente Ledermann, che scriveva nel 1992, aveva fatto riferimento a Carlo Rubbia (p.374 sgg.) e a tutte le ricerche che si stavano svolgendo nell'ambito del CERN. Chi ha dunque più meriti? Higgs (che non ha mai partecipato alla ricerca sperimentale) o i ricercatori del CERN senza il quale Higgs (84 anni) e Englert (81 anni) sarebbero rimasti autori di una teoria campata in aria? 
Come mai Guido Tonelli e Fabiola Gianotti ed altri, che hanno diretto le ricerche del CERN, non hanno avuto il premio e non hanno avuto il merito della cronaca? Così va il mondo. Infine: sarebbe stato assegnato il Nobel a Higgs e a Englert se non fossero ancora vivi? Credo di no perché non mi risulta sia stato mai assegnato un premio Nobel alla memoria. Dunque il merito maggiore di Higgs e di Englert è dovuto anche al fatto di essere stati fortunati nell'essere giunti rispettivamente a 85 e 81 anni. E se fossero già morti a chi sarebbe stato assegnato? Sono passati ben 49 anni dalla formulazione nel 1964 della teoria di Higgs. Dunque non bastano i meriti. Bisogna essere anche longevi. E ritorno al caso di Rosalind Franklin che non poté far valere i suoi meriti nella scoperta della struttura ad elica del DNA solo perché morì a 38 anni, quattro anni prima che il premio Nobel fosse assegnato nel 1962 a Crick e a Watson.  
P.S. Sto aspettando da sempre una scoperta scientifica proveniente dal mondo islamico. Non verrà mai.   

Nobel a Higgs per scoperta del bosone
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