Vado dicendo da sempre che una cosa è la morale ed un'altra il diritto. Gli ignoranti che perpetuano questa confusione non sanno quel che dicono. Ho sentito tanti scellerati commentare con le solite litanie dettate dal buonismo. Ammettiamo che valga il sentimento del buonismo. Poi prenderò la questione sul piano del diritto. I buonisti che vorrebbero accogliere tutti coloro che fuggono dagli Stati ove si trovano teatri di guerra civile sono capaci o non di domandarsi se vi sia un limite NUMERICO alla asserita "protezione" di tutti questi fuggiaschi? In Italia vi sono (dati ISTAT) 4 milioni di poveri e 9 milioni che sono al limite della povertà. Questi fuggiaschi dicono sempre di essere alla ricerca di una vita migliore. E la cercano qui in Italia dove vi sono milioni che vivono con 500 euro al mese e vi è una disoccupazione del 12% che raggiunge il 40% nella fascia tra i 20 e i 30 anni? La cercano qui in Italia ove ormai vi è tanta gente che è costretta a risparmiare anche sul mangiare quando non deve andare alle mense della Caritas? Incredibile. Quale sarebbe il futuro di questi fuggiaschi? Dovremmo mantenerli noi con le nostre tasse? Quei farabutti di politici pronti all'accoglienza se ne possono fregare perché essi campano bene da parassiti della società. Sembra che essi dicano a questi fuggiaschi:venite pure ché l'Italia è il Paese di Bengodi. Vi è spazio per tutti. Ma come? Vi sono già 60 milioni di residenti, tra cui l'8% stranieri, e continuano a dire che vi è posto per tutti? Dicano chi poi li manterrebbe. Lo dicano questi maledetti disonesti. E' facile fare i buonisti a spese di chi campa male. Si dovranno aumentare le tasse per mantenere questi fuggiaschi invasori. I Comuni che si sono fatti carico di questi fuggiaschi si debbono indebitare e dunque far pagare più tasse comunali. E perché dovrei io farmi carico dei loro problemi se questi debbono risolverseli in casa loro? A questi fuggiaschi alcuni - e sono i più incoscienti o i più disonesti (quasi tutti della falsa sinistra che coltiva disonestamente il mito della società multiculturale e multirazziale cercando di plagiare il cervello degli incapaci di riflettere sulle conseguenze) - vorrebbero riconoscere il diritto d'asilo indiscriminatamente. Io mi domando se siano più disonesti o più ignoranti approfittando del fatto che la gente non conosce la Convenzione di Ginevra, che è la Convenzione internazionale da cui bisogna partire prima di parlare a vanvera di diritto d'asilo. Ecco che cosa dice la Convenzione di Ginevra a proposito del diritto d'asilo.
Secondo l’art. 33 della Convenzione di Ginevra "nessuno può
essere espulso o respinto verso le frontiere dei luoghi ove la sua
vita o la sua libertà sarebbero minacciate a causa della sua
razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo
sociale o delle sue opinioni politiche".
Si capisce da queste poche righe che il diritto d'asilo non spetta affatto a coloro che fuggano dal loro Paese per sottrarsi alla povertà o alla guerra civile. E infatti, se uno Stato dovesse farsi carico di tutti quelli che scappano per povertà o perché nei loro Paesi vi sono guerre, al limite dovremmo andarcene noi di casa ed accettare milioni di fuggiaschi dall'Africa o dall'Asia. O vi è comunque un limite? Forse questi fuggiaschi scappano perché perseguitati nei loro Paesi per motivi razziali e religiosi? No. Si tratta di Stati islamici e i fuggiaschi sono islamici. Fuggono forse perché perseguitati per motivi razziali? No. Sono tutti della stessa razza quelli che fuggono dalla Somalia, dall'Eritrea, dalla Siria. Sono perseguitati per le loro opinioni politiche? Qui qualcuno potrebbe rispondere sì visto che vi sono guerre civili. Ma non è così perché la Convenzione di Ginevra si riferisce a coloro che vengano perseguitati INDIVIDUALMENTE per le loro opinioni politiche. Si riferisce a coloro che, essendo scappati dal loro Paese, abbiano timore di tornarvi perché pende su di essi una condanna a motivo del loro pensiero politico. E tale condanna pende in quegli Stati dove, al contrario, non vi sono guerre civili. E' chiaro o non? Quando vi è uno scontro armato tra diverse fazioni politiche non si può parlare di persecuzione individuale.
Chiarito questo punto di fronte a quegli ignoranti o disonesti che parlano a vanvera di diritto d'asilo passiamo ad un altro aspetto.
Chi sono questi rifugiati economici o di guerra a cui la Convenzione di Ginevra non riconosce alcuna protezione? Sono dei puri fuorilegge dal punto di vista del diritto internazionale. Infatti il diritto internazionale dei mari prevede che una nave abbia il dovere di soccorrere dei natanti che si trovino in difficoltà. Ma nel caso di questi fuggiaschi i natanti su cui fuggono sono anch'essi fuorilegge per il suddetto diritto. Infatti un natante che non batta bandiera e non possa essere riconosciuto per la sua nazionalità anche per la sua iscrizione in un registro nautico non ha alcun diritto ad essere soccorso. Anzi, essendo un natante fuori legge, esso viola il diritto internazionale. I natanti su cui fuggono I FUGGIASCHI SONO EQUIPARATI DAL DIRITTO INTERNAZIONALE A NAVI PIRATA. Per questo motivo i pescatori di tre pescherecci, difendendosi dalle infondate accuse di non avere soccorso il barcone, hanno dichiarato che si sarebbero resi complici del reato di traffico illecito di immigrazione. Ma nessuno lo vuole riconoscere. E allora si legga quanto segue.
Il soccorso ai natanti in pericolo e l'immigrazione via mare nel diritto ...
Da un lato, le esigenze di soccorso
e di salvaguardia della vita umana in mare che sono ...
Sono quelle acque internazionali a largo, ad
esempio, della isola di ...
Nell’ambito delle Nazioni Unite, è stato introdotto il Protocollo sul traffico illecito di immigrazione per via marittima, terrestre e aerea16, allegato alla Convenzione [17] contro la criminalità organizzata transazionale del 200018 ed entrato in vigore il 28 gennaio del 2004. Cosa enuncia questo Protocollo? L’articolo 8 paragrafo 3 [19], ad esempio, enuncia che uno Stato parte, che ha ragionevoli motivi per sospettare che una nave, coinvolta nel traffico di migranti via mare e che questa è senza nazionalità o può essere assimilata ad una nave senza nazionalità, può fermarla ed ispezionarla. Se il sospetto è confermato da prove, detto Stato parte adotta le opportune misure conformemente al relativo diritto interno ed internazionale. Qui, rispetto alla normativa della Convenzione di Montego Bay, non occorrono per fermare una nave fondati motivi, ma ragionevoli motivi. Nelle condizioni internazionali le parole vanno assolutamente ponderate.
Nell’ambito delle Nazioni Unite, è stato introdotto il Protocollo sul traffico illecito di immigrazione per via marittima, terrestre e aerea16, allegato alla Convenzione [17] contro la criminalità organizzata transazionale del 200018 ed entrato in vigore il 28 gennaio del 2004. Cosa enuncia questo Protocollo? L’articolo 8 paragrafo 3 [19], ad esempio, enuncia che uno Stato parte, che ha ragionevoli motivi per sospettare che una nave, coinvolta nel traffico di migranti via mare e che questa è senza nazionalità o può essere assimilata ad una nave senza nazionalità, può fermarla ed ispezionarla. Se il sospetto è confermato da prove, detto Stato parte adotta le opportune misure conformemente al relativo diritto interno ed internazionale. Qui, rispetto alla normativa della Convenzione di Montego Bay, non occorrono per fermare una nave fondati motivi, ma ragionevoli motivi. Nelle condizioni internazionali le parole vanno assolutamente ponderate.
Come si vede anche nell'ambito delle Nazioni Unite esiste il reato di traffico illecito di immigrazione. E allora perché dire disonestamente che la legge Bossi-Fini deve essere cancellata in quanto ha introdotto il reato di immigrazone clandestina?
Che vanno dunque blaterando imbeccilli come Napolitano e il traditore Alfano? La Prestigiacomo ha proposto Lampedusa per il premio Nobel per la pace. Io dico che dovrebbe essere proposta per un premio Nobel per la stronzaggine. Sono essi che li hanno accolti benevolmente, tanto sapevano che poi sarebbero stati portati altrove. Avrebbero dovuto accoglierli invece sulle spiagge a bastonate per non incoraggiare nuovi invasori. E che va dicendo quell'arruffapopoli del papa che ha incoraggiato altri invasori a Lampedusa andando a farvi visita e che oggi impudentemente grida "Vergogna!"? Perché non si li prende lui nelle tante unità immobiliari del Vaticano e non li mantiene lui questi invasori con i soldi dello IOR? Un papa completamente antievangelico che non capise nemmeno che cosa intendesse Gesù per carità, non potendo essere essa imposta a tutti con le tasse, dovendo essere fatta da ciascuno con i propri soldi altrimenti non vi è alcun merito di fronte a Dio? "Non sappia la tua mano sinistra quel che fa la destra, e il Padre, che ti vede nel segreto ti ricompenserà", dice Gesù. Un papa che ogni giorno dice fesserie.
E si aggiunge da molti che l'Italia è stata lasciata sola dall'Europa. Un deficiente Alfano ha detto che questi morti non volevano arrivare a Lampedusa ma in Europa e perciò l'Eeuropa dovrebbe farsene carico. Ma che c'entra l'Europa con un governo di deficienti totali che incoraggiano l'invasione e non sanno prendere provvedimenti per impedire la continuazione dell'invasione respingendo i barconi riportandoli nelle acque di quello Stato dalle cui coste sono partiti e che si deve far carico della responsabilità di riprenderli perché è l'ultimo Stato di transito che se li deve riprendere in base alle norme internazionali? Che c'entrano, per esempio, la Svezia e la Finlandia, per fare i nomi di Stati più lontani, con l'incapacità dei governi italiani di fare rispettare le leggi? Si pensi poi che questi invasori sono proprio quelli che hanno più soldi perché sono in grado di pagarsi il viaggio con migliaia di dollari. Che nei loro Paesi valgono molto di più dato il basso costo della vita rispetto a quelo europeo. Uno schizofrenico Napolitano (che disgrazia!) ha detto che l'Italia dovrebbe provvedere ad una migliore accoglienza ma ha aggiunto che dovrebbe pattugliare le coste da cui partono. Gente che non si rende conto nemmeno di quel che dice.
E si aggiunge da molti che l'Italia è stata lasciata sola dall'Europa. Un deficiente Alfano ha detto che questi morti non volevano arrivare a Lampedusa ma in Europa e perciò l'Eeuropa dovrebbe farsene carico. Ma che c'entra l'Europa con un governo di deficienti totali che incoraggiano l'invasione e non sanno prendere provvedimenti per impedire la continuazione dell'invasione respingendo i barconi riportandoli nelle acque di quello Stato dalle cui coste sono partiti e che si deve far carico della responsabilità di riprenderli perché è l'ultimo Stato di transito che se li deve riprendere in base alle norme internazionali? Che c'entrano, per esempio, la Svezia e la Finlandia, per fare i nomi di Stati più lontani, con l'incapacità dei governi italiani di fare rispettare le leggi? Si pensi poi che questi invasori sono proprio quelli che hanno più soldi perché sono in grado di pagarsi il viaggio con migliaia di dollari. Che nei loro Paesi valgono molto di più dato il basso costo della vita rispetto a quelo europeo. Uno schizofrenico Napolitano (che disgrazia!) ha detto che l'Italia dovrebbe provvedere ad una migliore accoglienza ma ha aggiunto che dovrebbe pattugliare le coste da cui partono. Gente che non si rende conto nemmeno di quel che dice.
http://www.diritto.net/dirittonet-home/diritto-internazionale/2401.html
Se poi si considerano altre norme della Convenzione stessa, si delinea di un obbligo di prestare soccorso – obbligo giuridico – in cui ciascuno Stato deve pretendere che il comandante di una nave che batte la propria bandiera, nella misura in cui gli sia possibile adempiere senza mettere a repentaglio la nave, l’equipaggio o i passeggeri (è un ipotesi estrema il potersi rifiutare; è d’uopo dimostrare perché non ne rende la prova di fronte al rifiuto di prestare soccorso, spetta al comandante della nave, il quale deve dimostrare la ragione per la quale, nel muoversi a soccorrere l’altra nave, metterebbe a repentaglio la propria). Esclusa questa circostanza estrema, vige un obbligo giuridico, da parte del comandante di una nave, a prestare soccorso a chiunque sia trovato in mare in condizioni di pericolo, a procedere quanto più velocemente possibile al soccorso delle persone in pericolo, se viene a conoscenza del loro bisogno di aiuto; a prestare soccorso, in caso di abbordo, all’altra nave, al suo equipaggio e ai suoi passeggeri e, quando è possibile, comunichi all’altra nave il nome della propria e il porto presso cui essa è immatricolata, e qual è il porto più vicino presso cui farà scalo.
Ogni Stato costiero promuove la costituzione ed il funzionamento permanente di un servizio adeguato ed efficace di ricerca e soccorso per tutelare la sicurezza marittima ed aerea e, quando le circostanze lo richiedono, coopera a questo fine con gli Stati adiacenti tramite accordi regionali.
Se poi si considerano altre norme della Convenzione stessa, si delinea di un obbligo di prestare soccorso – obbligo giuridico – in cui ciascuno Stato deve pretendere che il comandante di una nave che batte la propria bandiera, nella misura in cui gli sia possibile adempiere senza mettere a repentaglio la nave, l’equipaggio o i passeggeri (è un ipotesi estrema il potersi rifiutare; è d’uopo dimostrare perché non ne rende la prova di fronte al rifiuto di prestare soccorso, spetta al comandante della nave, il quale deve dimostrare la ragione per la quale, nel muoversi a soccorrere l’altra nave, metterebbe a repentaglio la propria). Esclusa questa circostanza estrema, vige un obbligo giuridico, da parte del comandante di una nave, a prestare soccorso a chiunque sia trovato in mare in condizioni di pericolo, a procedere quanto più velocemente possibile al soccorso delle persone in pericolo, se viene a conoscenza del loro bisogno di aiuto; a prestare soccorso, in caso di abbordo, all’altra nave, al suo equipaggio e ai suoi passeggeri e, quando è possibile, comunichi all’altra nave il nome della propria e il porto presso cui essa è immatricolata, e qual è il porto più vicino presso cui farà scalo.
Ogni Stato costiero promuove la costituzione ed il funzionamento permanente di un servizio adeguato ed efficace di ricerca e soccorso per tutelare la sicurezza marittima ed aerea e, quando le circostanze lo richiedono, coopera a questo fine con gli Stati adiacenti tramite accordi regionali.
Il regime giuridico dell'alto mare nel diritto internazionale - Diritto.net
... economica esclusiva, nel mare
territoriale o nelle acque interne di uno Stato o
nelle acque ... Ciascuno soggetto di diritto
internazionale (lo Stato) esercita la propria .....
quindi, le operazioni di soccorso sono più complesse
anche più tardive.
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