E' veramente paradossale che questi cosiddetti progressisti difendano una Costituzione che in molti punti fa schifo. Sono essi i veri conservatori. Basti considerare il penultimo articolo (138) per avvedersi di ciò. I costituenti hanno voluto blindare la Costituzione permettendo la sua modifica solo al parlamento, o con una maggioranza di 2/3 o con una maggioranza semplice seguita da referendum. Questo perchè si è voluto impedire che il popolo venisse privato del diritto di esprimere direttamente la sua volontà scavalcando la palude mefitica del parlamento dei partiti. Infatti la Costituzione permette un referendum abrogativo di una legge ma vieta un referendum propositivo di una legge senza passare per il parlamento. Si è poi voluto vietare di sottoporre a referendum i trattati internazionali, con la conseguenza che ci hanno imposto dall'alto il Trattato di Maastricht e ci hanno privato della sovranità monetaria con l'introduzione dell'euro. Una Costituzione ridicola sin dal suo primo articolo: L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Dove sta la democrazia? E' ridotta solo alla possibilità di votare ogni cinque anni per una coalizione di partiti con candidati imposti dalle segreterie dei partiti. Fondata sul lavoro? Una barzelletta. Su che cosa potrebbe essere fondata? Sul non lavoro? Se avessero detto, come disse qualcuno, fondata sulle canzoni, avrebbero detto meglio. Molti articoli sono poi così vaghi che possono essere negati dalle leggi a cui l'articolo rinvia. E' garantita per esempio la libertà di pensiero. Ma stiamo scherzando? L'Italia è al 59° posto nel mondo per libertà di pensiero. E vorrebbero persino introdurre la censura nel web. Uno Stato liberale deve ammettere la libertà di pensiero anche per coloro che non sono liberali: anche per i fascisti e per i nazisti. Qualcuno dirà che mi contraddico. Non è vero. Una cosa è esprimere un certo pensiero facendo anche propaganda, un'altra è condannare quelle AZIONI, e non il pensiero, che siano una violazione del Codice Penale. Perché non dovrebbe essere permesso di fare propaganda per il nazismo? Allora non dovrebbe essere fatta propaganda nemmeno per il marxismo, dato che Marx, sin dal suo Manifesto del 1848, invitava la classe operaia alla rivoluzione. E la rivoluzione non si fa con i fichi secchi. Io non sono nazista, ma lo sarei se non permettessi anche ai filonazisti di esprimere il loro pensiero. Se poi i filonazisti agiscono in violazione del Codice Penale con azioni violente, questo è un altro discorso. Molti, da ignoranti attribuiscono a Voltaire una frase che non è di Voltaire: Io non condivido il tuo pensiero ma difenderò sino alla morte il tuo diritto di esprimerlo. In effetti si tratta di una frase tratta da un libro intitolato Gli amici di Voltaire della scrittrice Evelyn Beatrice Hall, che tuttavia rispettava il pensiero di Voltaire. In realtà una Costituzione liberale dovrebbe sin dal suo primo articolo fare riferimento al diritto naturale, senza il quale rimane fondata su nulla la stessa democrazia, che non può essere fondamento dei diritti inalienabili in quanto la democrazia è solo una procedura che presuppone sopra di sé una norma fondamentale che non può essere soggetta alla democrazia, cioè alla volontà della maggioranza. Ma questo Rodotà e Zagrebelsky non l'hanno mai capito perché non possono capirlo, come non lo capì nemmeno l'ex fascista Norberto Bobbio, che infatti divenne un antifascista dell'ultima ora senza poter spiegare la sua conversione avendo sempre contrastato il diritto naturale nel suo giuspositivismo (Giusnaturalismo e giuspositivismo, 1965). Il primo articolo della Costituzione avrebbe dovuto essere scritto così: L'Italia è una repubblica liberale fondata sul diritto naturale. Non vi è liberalismo senza diritto naturale. E questo primo articolo, così riscritto, non avrebbe potuto essere sottoposto al voto della Costituente, cioè della maggioranza, se non contraddicendosi, perché il diritto naturale non può essere fondato sulla volontà di una maggioranza, dovendo precedere la stessa maggioranza.
Ma sapete chi è Zagrebelsky? Questo è un individuo che, da costituzionalista (è stato anche professore di diritto costituzionale a Torino) rappresenta la pazzia in fatto di ex presidente ex membro della Corte costituzionale. Egli è uno dei peggiori (dovrei dire in altro senso migliori) rappresentanti del relativismo culturale che ormai è la malattia mortale dell'Occidente, pur non accorgendosi di esserlo. Nel settembre del 2000 fu relatore di una sentenza pazzesca. Egli, partendo dal presupposto che l'art. 404 del Codice Penale fosse anticostituzionale perché prevedeva il reato di vilipendio per la religione cattolica, sapete come ha rimediato questo pazzo? Invece di dichiarare anticostituzionale l'articolo in quanto contrastava con la concezione di uno Stato laico, e invece di escludere dalla tutela della legge qualunque religione, in base ad un malinteso principio di eguaglianza estese la tutela della legge a tutte le religioni estendendo il reato di vilipendio a tutte le religioni, non accorgendosi delle tremende e pazzesche conseguenze. Ammettiamo che uno, pur in malafede, dichiari di credere in Zeus e nelle divinità dell'Olimpico. Uno che bestemmiasse contro Zeus potrebbe essere portato in Tribunale perché avrebbe offeso il suo sentimento religioso. Ma non basta. Supponiamo che in Italia vi sia un seguace della sanguinaria dea Kalì ed uno offendesse la dea Kalì. Anche costui commetterebbe un reato contro il sentimento religioso del seguace della dea Kalì. Non basta ancora. Supponiamo che uno appartenga alla pazzia della setta dei satanisti, perché per i satanisti Satana è una divinità. Ebbebe, uno che offendesse il sentimento religioso dei satanisti commetterebbe un reato. Non parliamo poi di chi offendesse Maometto. Per carità! In questo caso Zagrebelsky dovrebbe trovare un'attenuante per l'islamico che avesse accoltellato chi avesse offeso Maometto dicendo che era un pazzo scatenato e pedofilo. E questo individuo si mette poi a difendere questo schifo di Costituzione liberticida. Si sappia che in un commento (da me non pubblicato) sono già stato minacciato da un islamico. Questa è la libertà che difende questo schifoso Zagrebelsky, a cui consegnai a mano una copia (dentro busta) del mio volume Scontro tra culture e metacultura scientifica in occasione dell'inutile e dannoso festival della filosofia a Cagliari di due anni fa, in cui intervenni per cinque minuti dicendo dal microfono che tutte le relazioni erano deleterie perché appartenevano al museo antropologico della filosofia in quanto scisse dalle conoscenze scientifiche. A Zagrebelsky mi limitai a dire che riflettesse su certe pagine del mio libro in cui lo citavo "ammazzandolo" (avevo messo un segnalibro nella pagina in cui citavo e commentavo la sua scellerata sentenza). Ecco un bel rappresentante di questa banda di scellerati che hanno l'ardire di essere di sinistra, mentre ormai sono la negazione di tutto ciò che dovrebbe essere la sinistra, essendo, per di più, la negazione di uno Stato laico, per essere divenuti il cavallo di Troia dell'invasione islamica a causa della disgrazia della società multiculturale e multirazziale che vanno propagando con la politica delle porte aperte ai clandestini, chiamando profughi gli invasori.
CONSERVATORI ROSSI IN PIAZZA
Manifestazione radical-chic
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