mercoledì 18 dicembre 2013

I PARTITI LADRONI NON SI ARRENDONO. ORA VOGLIONO IL 2 PER MILLE NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI SENZA RENDERSI CONTO CHE SAREBBE ANTICOSTITUZIONALE. COME L'8 PER MILLE

Dal mio libro  Scontro tra culture e metacultua scientifica
Ma poiché lo Stato non può entrare in merito ai contenuti di una religione - Spinoza (Tractatus theologico-politicus, XVI) lo insegna con la sua distinzione tra culto interno e culto esterno, come abbiamo visto ampiamente – non vi è altra soluzione: lo Stato deve ignorare tutte le religioni, a incominciare dall’8 per mille nella dichiarazione dei redditi, altrimenti anche i satanisti, raccolti in organizzazione, potrebbero avere diritto all’8 per mille.1 E non vi sarebbe alcun argomento coerentemente valido per respingere la loro richiesta, se non commettono reati, non potendo lo Stato, si è detto, entrare nel merito dei contenuti religiosi. Altrimenti dovrebbe mettere fuori legge il Corano. 
Che i credenti si scomodino inviando il loro contributo  per posta o per altra via. Così si vedrebbe quanti sarebbero i veri credenti. 


1 Attaccato dal virus del multiculturalismo, e perciò dalla mancata distinzione tra Stato e religione, generata dalla confusione tra morale e diritto, in spregio alla concezione dello Stato laico, un confusionario ministro dell’interno ha promosso di sua iniziativa personale una consulta islamica, come premessa del riconoscimento dell’8 per mille anche agli islamici. Tale ministro ha dimostrato di non conoscere il Corano, e perciò il vero Islam. Né, d’altra parte, come spiegato nel testo, un ministro può entrare in merito ai contenuti di una religione. Non rimane che la necessità di ignorare ogni religione, subordinata alle leggi di uno Stato laico, senza eccezioni per alcuna religione. Spinoza insegni! 

Aggiungo che l'8 per mille è anticostituzionale anche perché, mentre io, non avendo alternative, lo do allo Stato,  e dunque a tutti, da chi lo dà alle organizzazioni religiose io non ho alcun ritorno. L'alternativa sarebbe che chi, come me, non vuole darlo alle organizzazioni religiose, abbia il diritto di tenersi per sé l'8 per mille.   
Non molto diverso è il caso del 2 per mille anche se uno solo volontariamente lo può dare ad un partito. Innanzi tutto in questo modo verrebbe violato il segreto del voto garantito dalla Costituzione (art. 48) perché si scoprirebbe dalla dichiarazione dei redditi l'appartenenza al partito. Ma pare che questo governo di deficienti non l'abbia nemmeno percepito. E poi come dovrebbe essere composto il modello della dichiarazione dei redditi? Dovrebbe contenere i simboli di tutti i partiti, rappresentati o non in parlamento. Non basterebbe un lenzuolo. In secondo luogo quel 2 per mille riproporrebbe una discriminazione tra chi desse il 2 per mille ad un partito e chi, come me, non lo desse ad alcuno. In questo modo io darei implicitamente il mio 2 per mille a tutti mentre non avrei alcun ritorno o beneficio da parte di coloro che lo dessero ad un partito. Inoltre i partiti ladroni hanno stabilito che soltanto dal 2017 decadrebbe l'attuale legge sui contributi ai partiti, in modo che quelli che sono rappresentati in questa fogna di parlamento possano continuare a mangiare almeno sino al 2017, data in cui si troverà magari un altro espediente se si riconoscesse anticostituzionale il 2 per mille.
Ci si ricordi che i partiti, pur citati dalla Costituzione (art.49) in quanto "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale", tuttavia essi sono da considerarsi associazioni private, e dunque non facenti parte delle istituzioni dello Stato. Nessun titolo costituzionale hanno dunque i partiti per richiedere un contributo dallo Stato. Ogni partito deve trarre i suoi finanziamenti dai suoi iscritti o da chiunque privatamente sia disposto a finanziarlo. Ma niente danaro pubblico. 
E infine, lo stesso vale per il 5 per mille che può essere devoluto ad associazioni private qualsiasi a titolo di beneficenza. Anche se in quest'ultimo caso lo spettro di possibilità di scelte è così grande da far pensare che chiunque abbia interesse ad aiutare un'associazione che non sia a fine di lucro. Come le associazioni animalistiche.        

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