Lascerò che passi l'emozione del momento per scrivere sul Sudafrica. Ne avevo scritto in una mia nota compresa in un saggio intitolato Morale e diritto (Franco Angeli editore 1995, compreso nel volume collettaneo intitolato Scienza, filosofia e storia). Qui mi limito per ora a dire che in base al diritto naturale a cui si ispirava molto pensiero filosofico preilluminista (come quello di John Locke, ritenuto il padre del liberalismo moderno) ed illuminista (come quello di Kant) il diritto del possesso vale per il primo occupante di una terra senza che altri precedenti possessori ne vengano spossessati. I Boeri (olandesi rifugiatisi nel '600 nella punta estrema dell'Africa) occuparono terre allora disabitate, senza sottrarle a popolazioni indigene. Altrimenti si pone il problema se gli indigeni dell'America del Nord (come i pellerossa) potessero considerarsi possessori di tutta l'America del Nord. Sia bene inteso, io sono stato sempre dalla parte dei pellerossa contro il vile massacro che essi subirono dai nuovi arrivati dall'Europa.
Ma certamente i pellerossa, per esempio, che oltre tutto non avevano uno Stato, quale titolo avevano per pretendere di essere padroni di tutta l'America del Nord? D'altronde non lo pretendevano nemmeno. Ma avevano il diritto naturale di continuare a vivere liberi, e non ridotti in riserve, nei territori in cui abitavano. La questione si pone negli stessi termini per quanto riguarda il Sudafrica, in cui l'unica popolazione indigena era quella degli Zulù. Che tuttavia vivevano a nord dei territori in cui si erano insediati i Boeri. Avevano o non i Boeri il diritto di costituirsi come Stato autonomo in un territorio disabitato senza doverne poi essere espropriato da popolazioni africane (non appartenenti nemmeno a quella degli Zulù)? L'apatheid fu l'estrema soluzione contro l'invasione di popolazioni provenienti da regioni a nord dell'attuale Sudafrica. Ecco quali sono i frutti dell'immigrazione.
Mandela non discendeva affatto dalla popolazione indigena degli Zulù. Discendeva da emigrati in Sudafrica dopo che già vi si erano insediati i Boeri. Ed ecco qual è il Sudafrica di oggi: è lo Stato africano più corrotto e più insicuro, con il più alto numero di omicidi. I bianchi vivono nelle periferie delle città, in ville chiuse da alte mura e con recinti percorsi da corrente. Questo è il risultato delle società multirazziali che gli idioti vanno predicando moralmente o disonestamente.
Ma certamente i pellerossa, per esempio, che oltre tutto non avevano uno Stato, quale titolo avevano per pretendere di essere padroni di tutta l'America del Nord? D'altronde non lo pretendevano nemmeno. Ma avevano il diritto naturale di continuare a vivere liberi, e non ridotti in riserve, nei territori in cui abitavano. La questione si pone negli stessi termini per quanto riguarda il Sudafrica, in cui l'unica popolazione indigena era quella degli Zulù. Che tuttavia vivevano a nord dei territori in cui si erano insediati i Boeri. Avevano o non i Boeri il diritto di costituirsi come Stato autonomo in un territorio disabitato senza doverne poi essere espropriato da popolazioni africane (non appartenenti nemmeno a quella degli Zulù)? L'apatheid fu l'estrema soluzione contro l'invasione di popolazioni provenienti da regioni a nord dell'attuale Sudafrica. Ecco quali sono i frutti dell'immigrazione.
Mandela non discendeva affatto dalla popolazione indigena degli Zulù. Discendeva da emigrati in Sudafrica dopo che già vi si erano insediati i Boeri. Ed ecco qual è il Sudafrica di oggi: è lo Stato africano più corrotto e più insicuro, con il più alto numero di omicidi. I bianchi vivono nelle periferie delle città, in ville chiuse da alte mura e con recinti percorsi da corrente. Questo è il risultato delle società multirazziali che gli idioti vanno predicando moralmente o disonestamente.
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