L'uomo è come un treno. A vent'anni è un rapido. A quarant'anni è un direttissimo, a cinquanta è un diretto, a sessanta è un accelerato, a settanta è su un binario morto. Per vivere oltre bisogna trovare un collegamento con un binario vivo.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole.
Ed è subito sera. (Salvatore Quasimodo).
Udir lento e pesante
strider di ferro un uscio
e l'ultima luce strozzarsi di dentro.
Come sentir di dentro a me oscuro
richiudersi il tempo che trascino. (Pietro Melis, 1967, da una delle 12 poesie scritte in quell'anno. Poi silenzio. Non avevo altro da aggiungere).
Se ognuno pensasse che prima o dopo si farà sera per tutti non si darebbe importanza a cose che non ne hanno.
IO NON VOLEVO NASCERE
pietromelis.blogspot.com/2013/08/io-non-volevo-nascere.
Auguri prof., capisco le sue ragioni e le auguro una vita lunga e felice. "Non è bene la vita, ma il vivere bene".
RispondiEliminaE' una frase di Seneca (Lettere a Lucilio, 70) da me citata nel libro "Io non volevo nascere" (p.10).
RispondiEliminaGrazie anche se non sopporto gli auguri. Un tale gridò a Giovanni Paolo I: lunga vita al papa. Che però morì il giorno dopo, dopo 33 giorni di pontificato.
Non le faccio gli auguri allora, del resto la capisco bene non gradendoli a mia volta. "Io non volevo nascere" è un libro che vorrei tanto poter leggere. La saluto. Francesco Virdis
RispondiElimina"E andando nel sole che abbaglia
RispondiEliminasentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia." ( E. Montale)
Buona vita Prof.
Parafrasando Dante (Sì ch'io fui sesto tra cotanto senno, Inferno,IV,102)mi vien da dire: Ed io fui terzo tra cotanto senno
RispondiElimina