lunedì 6 ottobre 2014

FRANCESCA PASCALE: UNA "TROIA" D'ALTO...ABBORDAGGIO

Nessuno mi dica che costei si è innamorata di Berlusconi e non dei suoi soldi. Immaginatevi che Berlusconi fosse stato, non dico un impiegato del catasto o delle poste, ma anche un professore universitario. Si sarebbe innamorata di Berlusconi? Io lo escludo. E come me la pensano molti (se non tutti). Quanti anni deve impiegare una escort (eufemismo) per farsi un bel po' di soldi e vivere da benestante, non dico da ricca? Una vita, sino a quando l'età glielo permette. Perché sfiorendo nel fisico deve ritirarsi in  pensione. Chi, invece, come la Pascale (29 anni), ha deciso di "innamorarsi" di Berlusconi (di 78 anni) non ha avuto bisogno di passare da un cliente ad un altro. E in più ci ha guadagnato la notorietà. Furba. Ne ha trovato uno che da solo supera tutti gli uomini ricchi per cui sarebbe dovuta passare per arrivare ad un guadagno assai inferiore. Lei può anche pretendere di dire in buona fede di essersi innamorata di Berlusconi. Ma nessuno può riconoscerle la buona fede perché non si può distinguere Berlusconi dai suoi soldi. Questo è certo. Infatti come uomo non è mai stato un campione di bellezza, essendo anche basso d'altezza (altezza mezza bellezza). Una donna spesso si "innamora", non di un uomo, ma del successo di un uomo, indipendentemente dalle sue reali qualità mentali. E in fatto di qualità mentali non si può dire che Berlusconi possa essere portato come esempio. Io non critico Berlusconi per avere accettato le avances della Pascale (giacché fu lei a prendere l'iniziativa e non lui). Anzi, lo invidio perché egli si è potuto permettere una vita di successo con le donne, anche se si tratta di un falso successo basato solo sul danaro. Ma non potevano bastargli i soldi fatti prima di "scendere in politica" e il successo (pur fallimentare) in politica. Ad una  certà età aveva bisogno di esorcizzare la vecchiaia, che prelude alla morte. Il migliore rimedio psicologico per rimuovere il pensiero della morte l'ha trovato prima nel circondarsi di un esercito di donne invitate alle sue "feste eleganti". E ha fatto bene. Nella sua vita esagitata egli non si rendeva conto che stava incoscientemente esorcizzando in tutti i modi a lui possibili il non senso della vita. Non ne ha voluto, o potuto, mai prendere coscienza. Oppure ne ha avuto coscienza ma ha rimosso psicanaliticamente nell'inconscio questo pensiero che gli disturbava la vita. A tal punto da convincersi di essere eterno. Ognuno nella sua vita privata è padrone di fare ciò che vuole, purché non commetta reati. Poi, essendosi troppo compromesso anche nella sua veste di capo del governo, e avanzando nell'età, ha deciso di esorcizzare l'avanzante vecchiaia diventando, pare, monogamo con la Pascale. Ad una  certà età si ha bisogno di sentirsi ancora giovani almeno nello spirito per non arrendersi alla decadenza del corpo. Berlusconi deve aver fatto uno sforzo enorme per autoconvincersi che la Pascale si sia innamorata di lui uomo e non dei suoi soldi. Siccome non è scemo non può crederci, ma dentro di sé deve far finta di crederci ad ogni costo, deve continuamente coltivare l'illusione di piacere ancora anche ad una giovanissima, di cui potrebbe essere il nonno, altrimenti gli viene meno la rimozione della vecchiaia e del pensiero della morte. Ed è perduto.  
La Pascale aveva pubblicamente manifestato il desiderio che la sua relazione venisse sacramentata con il matrimonio. Tanto per darsi un lustro maggiore socialmente. Ma pare che qui si sia sbagliata. Eh no, cara mia. Berlusconi è ricco ma non è scemo. Il matrimonio comporta un sacco di diritti da parte della moglie in fatto di eredità quando rimanga vedova. Ha diritto da sola ad avere la cosiddetta legittima di tutto il patrimonio del marito. Così riducendo di molto l'eredità dovuta ai figli avuti dal marito in un suo precedente matrimonio. Ed è chiaro che Berlusconi non vuol fare un simile torto a quella carovana di figli che ha avuto da due matrimoni. Si accontenti la Pascale di quel che Berlusconi, suo nonno adottivo e incestuoso, le lascerà in eredità con testamento se non le ha già intestato un bel po' di roba. Come compensazione dei quasi 50 anni di differenza e della rinuncia forzata della Pascale a diventare madre di un figlio di Berlusconi. Non si può avere tutto dalla vita. In questo caso o un figlio o i soldi. La Pascale ha scelto i soldi. Benemerita: nessuno ha chiesto nascere per fare l'esperienza della morte. Tranne che in futuro faccia un figlio con un altro dopo avere incassato un congruo risarcimento per rinuncia a diventare madre di un altro figlio di Berlusconi. Che sarebbe il sesto.   
Ma la morte cancella tutte le distinzioni sociali. Non esistono più ricchi e poveri. Come si dice nella bellissima poesia di Totò La livella.   

Totò - 'A livella (in napoletano e in italiano) @ Aforismario          

Nessun commento:

Posta un commento