mercoledì 22 ottobre 2014

PROVERBIO SARDO: CROBU CUN CROBU NON SINDI BONGANT OGU

Che tradotto significa: Corvo con corvo tra loro non si cavano l’occhio: Tra persone della stessa pasta ci si intende a meraviglia!! 
E uno dei tanti corvi è l'emerito prof. avv. Giovanni Maria Flick, da cui certamente non potevo attendermi una risposta pur avendogli scritto nel suo blog
  Giovanni Maria Flick Giovanni Maria Flick
la lettera che riporto sotto. 
Egli è stato anche presidente della Corte Costituzionale, oltre che ministro della giustizia nel 1996 con il governo Prodi. Se ascoltate nel blog il video dove parla della crisi della giustizia civile noterete come egli concluda che la causa della crisi sta in tutto il sistema. Che barzelletta! E' da decenni che la sento raccontare da chi ha avuto in merito responsabilità di governo. Come dire che le colpe sono di tutti e dunque di nessuno, come al solito. E così continua la barzelletta. Tragica per chi la subisce, come il sottoscritto in una causa civile paradossale e incredibile che dura da 16 anni con sentenze da pazzi. Scritte da giudici sragionanti. Perché se fossero solo ignoranti ma capaci di ragionare non vi sarebbero sentenze da pazzi. Ma per questi pazzi non esiste alcun controllo di merito, mentre meriterebbero in alcuni casi un ricovero in psichiatria per evidenti manifestazioni di schizofrenia per tutte le contraddizioni che ho potuto rilevare nella mia assurda vicenda. Gente che meriterebbe di essere licenziata per certe sentenze perché non continuino a fare disastri. Mi disse un famoso avvocato di Cagliari, Beniamino Piras: io preferisco un giudice corrotto ma preparato ad uno non corrotto ma ignorante o incapace di ragionare. Perché un giudice corrotto non è sempre corrotto, ma un giudice ignorante o incapace di ragionare rimarrà tale. 
Che ha fatto Flick per riformare la giustizia civile come ministro della giustizia? Nulla. Il solito vezzo di dire tante belle parole per concludere nulla lasciando le cose come stanno. Avesse fatto riferimento alla necessità di riformare il Codice di Procedura Civile, come vado scrivendo da anni anche in due miei libri, abolendo gli artt. 180-181-182-183-184, cioè abolendo le udienze per evitare il logorante rinvio da un'udienza ad altra che dà modo alle parti di modificare la domanda, di sollevare nuove eccezoni, di produrre nuove memorie. NIENTE. Il processo civile è documentale. Le udienze non servono. E le testimonianze possono essere certificate per via telematica.  
Naturalmente Flick non poteva non dichiararsi contrario alla responsabilità civile dei giudici recitando la solita cantilena secondo cui tale responsabilità sarebbe contraria all'indipendenza dei giudici, aggiungendo che i tre gradi del giudizio garantiscono una sentenza giusta. Incredibile! Come se non vi fossero degli ignoranti o sragionanti anche in Cassazione, tanto è vero che questi parrucconi, che vi arrivano dalle Corti d'Appello per anzianità e non per merito, non facessero sentenze risultanti contrastanti, sia tra le diverse sezioni della Cassazione che all'interno di una stessa sezione. Tanto è vero che in caso di contrasti debbono riunirsi le Sezioni Unite per cercare di porre rimedio ai contrasti. E non è detto che la sentenza che ne esce sia di superiore garanzia di giustizia. Ma allora quanti gradi di giudizio dovrebbero esistere? Io dico che ne basterebbero anche due se i giudici venissero selezionati rigorosamente da un'Alta Corte di giustizia che rafforzasse l'art. 1 dei Provvedimenti disciplinari arrivando persino a prevedere il licenziamento quando una sentenza sia palesemente "dettata da ignoranza o vizi logici inescusabili" (come recita tale articolo).  Ma questa Alta Corte di giustizia dovrebbe essere composta da giuristi (studiosi del diritto) e non da giudici (manovali del diritto, macchine per sentenze). Infatti i giudici non possono essere giudicati da altri giudici perché altrimenti si avrebbero giudici ignoranti o sragionanti di grado superiore che giudicherebbero giudici ignoranti o sragionanti di grado inferiore, per di più in un conflitto di interessi all'interno di questa casta di irresponsabili. Se si applicasse un serio controllo delle capacità dei giudici nei termini che ho detto almeno la metà dei giudici meriterebbe il licenziamento.       
Figuriamoci se Flick poteva rispondermi andando contro  la specie dei corvi di cui ha fatto parte e dunque anche contro se stesso. Gente che sembra predicare bene ma razzola malissimo. Gli ho inviato nuovamente quanto segue limitandomi questa volta a lasciare nel suo blog (alla voce contattami) il link di questo articolo.
Ma questa volta ho lasciato il link del titolo anche a vari indirizzi email del suo studio di avvocato, che sembra soprattutto uno studio molto, molto familiare. Guardate:
  • Prof. Avv. GIOVANNI MARIA FLICK (privo di email)
  • Avv. CATERINA FLICK (priva di email)
         Of Counsel, Roma

 Diritto Civile
Avv. ARTURO FLICK
arturo.flick@studioflick.it
Diritto Penale
AVV. CAROLA FLICK
carola.flick@studioflick.it
 
Prof. Flick
Mi dia una risposta dimenticandosi di essere stato presidente della Corte Costituzionale. Questa Corte ha detto che il "porcellum" non era costituzionale perché non aveva messo un tetto minimo alla percentuale di voti per avere un premio di maggioranza. E ha aggiunto che questo parlamento aveva il potere di riformare la legge elettorale. Ora la prego di usare solo la logica cercando, ripeto, di evitare di considerare di aver fatto parte della Corte. Si metta super partes. Anche se so che è difficile. Si ricorderà certamente della famosa legge del 1953 giustamente chiamata LEGGE TRUFFA dai socialcomunisti perché permetteva al governo De Gasperi di avere in parlamento una maggioranza del 65% qualora si fosse raggiunto alle elezioni il 50% più uno dei voti. Questa legge non entrò in vigore solo per poco perché la coalizione dei partiti che appoggiavano De Gasperi raggiunse il 49,8% dei voti, mancando solo 54.000 voti. Oggi siamo arrivati alla SUPERTRUFFA. La stessa Corte Costituzionale ha ammesso infatti una legge elettorale che permetta ad una minoranza di avere una maggioranza in parlamento stabilendo solo (non so con quale criterio) che debba esserci un tetto minimo di voti. Questa è una serie di aberrazioni dal punto di vista logico. Dove sta scritto nella Costituzione che una minoranza del popolo possa diventare maggioranza in parlamento? E con quale potere o criterio la Corte poteva stabilire quale unica condizione che fosse stabilito un tetto di percentuale di voti? I costituenti avevano certamente in mente il sistema proporzionale, dandolo come scontato a tal punto da non introdurre la legge elettorale nella Costituzione. Bisognerebbe leggere i lavori preparatori. E commisero un grave errore. Innanzi tutto, quale dovrebbe essere il tetto minimo dei voti di un partito o di una coalizione di partiti? Basterebbe anche un 40% dei voti se non anche meno se basta porre un tetto senza che sia stato stabilito dalla Corte un preciso tetto? E che titolo, d'altronde, avrebbe avuto per stabilirlo? Nessuno. Se la Corte non ha alcun titolo per stabilire un tetto preciso non aveva nemmeno titolo per dire che era necessario stabilire un tetto. E come può una legge elettorale stabilire che debba esistere un tetto senza violare lo spirito della Costituzione? Ma non basta. Adesso veniamo ad altri assurdi della sentenza della Corte. Se il porcellum non è costituzionale (ma assurdamente solo perché secondo la Corte non prevede un tetto) la conseguenza, di cui non si vuole prendere atto nemmeno da parte della Corte Costituzionale (per evidenti motivi, la conservazione della poltrona a cui anch'essi sono disonestamente attaccati) questo parlamento è di composizione anticostituzionale e, nonostante ciò, ha eletto per due volte un capo dello Stato che dovrebbe essere delegittimato perché di riflesso di nomina anticostituzionale. E infine, la stessa composizione della Corte risulta in parte anticostituzionale almeno a partire dai giudici nominati dopo il 2005 quando entrò in vigore nel 2006 il porcellum. E poiché questo parlamento eletto anticostituzionalmente (causa porcellum) si accinge a nominare i giudici che furono nominati nel 2005 e la cui scadenza avviene nel 2014 (e l'anticostituzionale Napolitano ha nominato i giudici di sua competenza nella misura di 1/3, giudici perciò privi di legittimità) la Corte Costituzionale risulterà composta per 2/3 da giudici di nomina anticostituzionale. L'altro terzo si salva perché nominato dalle magistrature superiori.
E veniamo alla contraddizione maggiore interna alla sentenza della Corte che, pur dichiarando anticostituzionale il porcellum, ha avuto l'ardire di dire che questo parlamento aveva il potere di modificare la legge elettorale. ASSURDO. Può un chirurgo operare se stesso? Impossibile. Esiste il principio giuridico secondo cui QUOD NULLUM EST NULLUM PRODUCIT EFFECTUM. Pertanto non si può curare la causa curando l'effetto. Se la causa (la legge porcellum anticostituzionale)  è nulla non può l'effetto (un parlamento eletto sulla base della legge elettorale anticostituzionale) curare la causa votando una nuova legge elettorale. Eppure si è voluto nascondere da parte della Corte l'assurdo di un parlamento che, eletto anticostituzionalmente, viene investito dalla Corte del potere di riformare se stesso votando una nuova legge elettorale per un futuro parlamento in vista di future elezioni. Perché la Corte è arrivata a questo assurdo? Me lo dica lei. Io lo so e l'ho già detto. Per salvarsi le poltrone. Quale via di uscita per tornare nell'alveo della Costituzione? Un autoscioglimento del parlamento (perché anche il capo dello Stato è da ritenersi delegittimato e privo del potere di scioglierlo). Riprenderebbe vigore da sé la legge elettorale fondata sul proporzionale senza che vi sia bisogno di votare una nuova legge elettorale.       
Se i membri della Corte Costituzionale fossero onesti dovrebbero riconoscere di essere essi stessi di nomina anticostituzionale e si dovrebbero dimettere in massa.             

E per concludere le domando: era lei cosciente di tutte queste contraddizioni che generano un circolo vizioso che parte dal parlamento per arrivare alla Corte Costituzionale e tornare al parlamento? Se non lo era lei è un incosciente e se lo era lei è un disonesto. MEDIUM NON DATUR. Da che razza di pulpito vengono le prediche!  

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