sabato 17 gennaio 2015

L'INCREDIBILE DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO SECONDO GLI ISLAMICI

Io mi domando sempre come possano far parte dell'ONU gli Stati islamici, a cominciare dalla nefanda Arabia Saudita, che ha il peggiore governo del mondo. E tuttavia  è stata sempre alleata degli Stati Uniti. Vi è da rimanere inorriditi leggendo gli articoli della DICHIARAZIONE del Cairo. L'ho riportata nel mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica (2006).
Basti considerare gli indecenti articoli della tragicomica Dichiarazione del Cairo sui Diritti dell’Uomo nell’Islam del 5 agosto 1990. Essa nel preambolo riafferma “il ruolo civilizzatore e storico della ummah islamica che Allah fece quale migliore nazione, che ha dato all’umanità una civiltà universale”. Essa riconosce “i diritti umani …in accordo con la shari’a islamica…contenuti nel Libro della rivelazione di Allah attraverso l’ultimo dei suoi Profeti a completare i precedenti messaggi divini”. Pertanto “tutti gli esseri umani formano un’unica famiglia i cui membri sono uniti dalla sottomissione ad Allah e dalla sua discendenza da Adamo…Tutti gli esseri umani sono soggetti ad Allah…” (art. 1). “La vita è un dono dato da Allah…ed è vietato sopprimere la vita tranne che per una ragione prescritta dalla shari’a…”(art. 2). “I genitori hanno il diritto di scegliere il tipo di educazione che essi desiderino per i propri figli, a condizione che essi (siano)...in conformità con i valori e i principi della shari'a…”. (art. 7). “Lo Stato garantirà…la pluralità di offerte educative nell’interesse della società e in modo da rendere capace l’essere umano di familiarizzarsi con la religione dell’Islam…”.(art. 9). “L’Islam è una religione intrinsecamente connaturata all’essere umano” (sic!). E’ proibito…convertirlo a un’altra religione o all’ateismo” (sic!) (art. 10). “Gli esseri umani nascono liberi …e non esiste soggezione se non ad Allah l’Altissimo” (art. 11). “Non c’è crimine o punizione al di fuori di quanto previsto dalla shari’a…” (art. 19). “Ogni individuo ha il diritto di esprimere liberamente (sic!) la propria opinione che non contravvenga ai principi della shari’a…L’informazione… non può… violare la santità e la dignità dei Profeti…o indebolirne la fede (sic!)” (art. 22). “Tutti i diritti e le libertà enunciate nella presente Dichiarazione sono soggetti alla shari’a islamica” (art. 24). “La shari’a è la sola fonte di riferimento per l’interpretazione di qualsiasi articolo della presente Dichiarazione” (art. 25).

Di fronte ad una tale assurda e folle Dichiarazione, che, contravvenendo anche alle comuni conoscenze scientifiche, si pone come fondamento di una legislazione statale facendo ancora, scandalosamente, riferimento ad Adamo come origine dell’umanità e facendosi carico di difendere la “sacralità” dell’Islam come religione “connaturata all’essere umano” – mentre ormai da tempo anche la Chiesa cattolica ha accettato come verità scientifica l’evoluzionismo darwiniano con un documento del 1995 – di fronte ad una Dichiarazione che giustifica la libertà umana soltanto se non è in contrasto con il Corano e perseguita come colpevole di reato un cittadino di un Paese islamico che rifiuti la religione islamica o per conversione ad altra religione o perché ateo – di fronte a tutto ciò l’Europa, invece di sbarrare l’ingresso agli islamici, che con la suddetta Dichiarazione, e nel rispetto del loro precetto religioso della dissimulazione, sono nemici di uno Stato laico e liberale, risponde con il silenzio e il disarmo del multiculturalismo da suicidio1 che vieta addirittura di parlare di superiorità dell’Occidente, anche di fronte ad una palese dimostrazione della sua superiorità, data anche dal fatto che l’immigrazione avviene dai Paesi islamici verso l’Occidente, mentre non avviene il contrario, e nessuna scoperta scientifica continua a provenire, perché non può provenire, dal mondo islamico, parassita dell’Occidente. E l’Onu, che non dovrebbe avere tra i suoi membri i Paesi che hanno sottoscritto la suddetta Dichiarazione, perché in contrasto con i principi laici della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo approvata dall’assemblea dell’Onu del 10 dicembre 1948, tace anch’essa per opportunismo politico, squalificandosi con il rendersi priva di ogni credibilità giuridica.

La follia politica della solidarietà e dell’accoglienza di una immigrazione permanente che ha sempre premiato con sanatorie i clandestini – invece che temporanea e selezionata, anche impedendo l’ingresso di islamici – con la follia più grave che vorrebbe aggiungere il diritto alla cittadinanza per causare tutti i danni conseguenti ad un aumento della popolazione in un territorio già affollato, predicando utopisticamente un’integrazione anche di coloro che, come gli islamici, non possono essere integrati, sta preparando nuovi conflitti sociali su basi sia religiose che economiche a causa di una futura maggiore disoccupazione conseguente ad una maggiore concorrenza per i posti di lavoro, anche nell’amministrazione pubblica se gli immigrati otterranno la cittadinanza. E di ciò pagheranno le spese le future generazioni, che dovranno maledire i portatori di simile follia, che alimenta l’utopistica politica di integrazione, che è votata al fallimento, come dimostra la rivolta in Francia dei figli degli immigrati provenienti da Paesi islamici. Il risultato sarà comunque il degrado della società a causa di gruppi culturalmente non integrabili. E con la scusa di una loro emarginazione sociale inteverrà il moralismo, contro la giustizia, per riconoscere ad essi corridoi privilegiati e l’assegnazione gratuita di case, come si è già fatto nei confronti degli zingari. Ha scritto Harry G. Frankfurt2 che vi è una differenza fondamentale tra le menzogne e le stronzate (“bullshit”). Le prime fanno riferimento a credenze che si ritengono vere, essendo funzionali ad una certa visione del mondo, e in questo senso esse contengono un pensiero, pur essendo prive di valore conoscitivo. Le stronzate, invece, nascono da comuni modi di dire privi di pensiero. In questo senso si può dire – aggiungiamo noi - che la Bibbia dice menzogne. I politici, invece, dicono stronzate, come tutti quelli che usano il termine “solidarietà”, perché nella loro ignoranza, accompagnata dalla malafede ideologica ispirata da scopi demagogici, confondendo la morale – che non comporta obblighi giuridici - con il diritto, presi dal sentimento e privi di ragione, non sanno nemmeno quel che dicono. La “solidarietà” è un termine che appartiene all’ambito della morale, non comportando una reciprocità di diritti e di doveri. Essa dovrebbe pertanto essere sostituita nel vocabolario della politica con il termine “socialità”, che appartiene all’ambito del diritto. Diversamente si confonde la carità con la giustizia. E sulla base di questa confusione la politica alleva degli stronzi, che predicano la solidarietà, da imporre con le tasse. Così si pretende, per esempio, la solidarietà del nord ricco del mondo con il sud povero senza richiesta di doveri, tra cui il dovere di non aumentare la popolazione sulla Terra e di darsi dei “governi decenti”.3 Allo stesso modo si vuole imporre - e con l’ingerenza della Chiesa in questioni puramente politiche, e non morali - la solidarietà economica del nord d’Italia con le regioni del sud, anche quando queste, che hanno paura che con il federalismo diminuiscano i trasferimenti di danaro dal nord, si meritano solo l’autogoverno della mafia.


1 Al ministro dell’interno che, partecipando al meeting di CL (agosto 2005), ha detto che le origini dell’Europa derivano da un “meticciarsi” di varie culture per giustificare il multiculturalismo, ma per poi concludere con la fede in Cristo, bisognerebbe chiedere quanti libri abbia letto nella sua vita per poter permettersi di dire tali sciocchezze da ignorante della storia. Certamente non conosce nemmeno le origini dottrinali del cristianesimo. Ma tutto fa brodo pur di giustificare, e contraddittoriamente, il multiculturalismo del “meticciamento”. Consigliamo a questo ministro, dal cervello meticciato, una lettura di Spinoza per porre un po’ di ordine nella confusione che ha in testa, e poi di istruirsi sull’argomento prima di discettare.

2 On Bullshit (trad. it. con il titolo Stronzate, Rizzoli 2005). Come esempio di stronzata vogliamo qui proporre un testo intitolato I nuovi italiani, la cui sconsiderata autrice, che non nominiamo perché proviamo fastidio anche soltanto a scriverne il nome, è già stata ministro delle pari opportunità - la follia portata al governo - ed aspira a ridiventarlo per aggiungere altri disastri. Emblema dell’incapacità politica – che produce stronzate - di proiettarsi nel futuro, invece di coltivare nel presente bassi interessi di bottega ideologica. 
 John Rawls, Il diritto dei popoli (1999), Ed. Comunità 2001. L’estensione ai rapporti internazionali tra Stati delle stesse regole di giustizia che Rawls ha formulati riferendosi ad uno Stato liberale e democratico può essere giustificata soltanto se si estendono gli stessi ordinamenti liberal-democratici. Tuttavia Rawls non ritiene che uno Stato debba essere rigorosamente liberal-democratico per poter far parte di un contratto internazionale. Basta che ogni Stato condivida un insieme di principi condivisi dalla cultura occidentale trasversali a culture diverse. In tal caso Rawls ritiene che lo Stato sia politicamente “decente” (pp. 3 sgg.). Entro tali termini si ripropongono le norme di giustizia che sono valide all’interno di uno Stato liberal-democratico occidentale, con la conseguente redistribuzione delle risorse secondo i principi già esposti con riferimento al patto costituzionale di un singolo Stato (pp. 165 sgg.).



2 commenti:

  1. La dichiarazione dei diritti dell'uomo saudita ha lo stesso impianto ipocrita delle leggi che regolamentano la vivisezione. L'uso di animali nella ricerca è vietato a meno che non sia indispensabile. L'uso dei cani nella ricerca è vietato a meno che non sia indispensabile. L'uso dell'anestesia è obbligatorio a meno che non intralci la ricerca. L'uso ripetuto della stessa cavia è vietato a meno che non sia necessario, ecc. ecc.
    Alla fine, tutto è lasciato alla discrezionalità dell'aguzzino e in Arabia Saudita tagliano la testa alla gente per strada, imprigionano le donne guidatrici e lapidano i gay. Per non parlare di come sono trattati gli animali!

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  2. Non c'è niente da aggiungere ma mi sento in dovere di scriverle per confermarle tutta la mia solidarietà.
    Purtroppo siamo vittime della nostra paura e non riusciamo a esprimere i nostri pensieri nel timore che qualcuno ci possa anche solo biasimare.
    La prova sul settim. Thiene oggi. Un marocchino ubriaco alle cinque del mattino sulle scale del condominio dove abita si abbandonava a schiamazzi.
    Alle rimostranze di una sig.ra la prendeva a pugni e schiaffi.
    Qualcosa da aggiungere?
    No. Bene. Alla domanda:sei italiano?
    Si. Ok la prossima volta in galera.
    No. Ok la prossima volta via dal territorio italiano.
    Amen.
    La seguo. Grazie

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