sabato 7 febbraio 2015

CONTRO IL CINICO DESPOTA RENZI CHE SI RIMANGIA CIO' CHE HA DETTO BISOGNA INTEGRARE L'ART.67 DELLA COSTITUZIONE

Che dice: "Ogni membro del parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".  E' giustificabile che un parlamentare voti senza vincolo di mandato se ciò significa non sottostare ai capi partito e alle segreterie di partito, che altrimenti dovrebbero privare della libertà di voto un parlamentare ed escluderlo dal partito. Ogni parlamentare deve poter votare anche contro le direttive del proprio partito su questioni particolari se il suo voto contrario non è difforme dal programma generale del partito. Saranno poi affari del parlamentare che ha votato contro la sua possibile esclusione da una sua ricandidatura. Questo è l'unico rischio che deve correre, non la sua esclusione dal partito. Proprio perché è libero da vincolo di mandato.  Ma non per questo deve essere concesso ad un parlamentare di passare da un partito all'altro o addirittura di fondarne un altro senza essere passato prima per le elezioni. Altrimenti tradisce la volontà dell'elettore che lo ha eletto in quanto facente parte di un determinato partito. Così cesserebbe la transumanza da un partito all'altro secondo le convenienze del momento. Si prenda il caso di quel lurido individuo che è Alfano, che, eletto nelle liste di Forza Italia, ha fondato con altri traditori il cosiddetto Nuovo Centro Destra (NCD). E questo pretende di rimanere ministro sino al 2018 senza che abbia avuto prima il consenso dell'elettorato. Questo passaggio da un partito all'altro deve cessare, come deve cessare la fondazione di un partito all'interno di un parlamento senza che sia passato prima per le elezioni. Basta integrare l'art. 67 della Costituzione scrivendo: "E' vietato il passaggio da un partito all'altro come anche la costituzione di un nuovo partito con rappresentanza in parlamento durante la stessa legislatura". Così cesserebbe per sempre la squallida compravendita di parlamentari, veri delinquenti della politica. Non potendo passare ad altro partito e non potendo fondarne un altro già sedendo in parlamento i fuorisciti rimarrebbero "cani sciolti" abbandonati a se stessi. Il delinquente Renzi aveva detto un mese fa, riferendosi a Cofferati: se non è d'accordo si dimetta. E allora avrebbe dovuto dire per coerenza a quelli usciti dal partito fantasma Scelta civica: dimettetevi. No. Nel suo caso ciò che ha detto non vale: li ha accolti nel PD per avere al Senato una maggioranza un po' più larga, essendo già risicata. Più  delinquente di così!   
Gli onorevoli di Scelta civica vanno nel Pd. Quando Renzi se la prendeva con i "trasformisti"
Quando Renzi diceva no ai trasformisti: "Chi passa di là deve...

     

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