mercoledì 13 maggio 2015

GRAN BRETAGNA: FALSA DEMOCRAZIA DEL MAGGIORITARIO. BERLUSCONI UN FALLITO. PARTITO DEI NON VOTANTI

Mi domando se sia giusto che il partito conservatore abbia la maggioranza assoluta nella Camera dei Comuni con il solo 36% dei voti. Il sistema britannico è fondato su collegi elettorali dove viene eletto chi raccoglie più voti. Gli altri candidati non hanno la possibilità di recuperare i loro voti in un collegio unico nazionale. Così il partito di Farage ha ottenuto un solo seggio pur avendo superato il 12%. Ecco l'idea del delinquente Renzi, che ha elogiato questo sistema, pur diverso dall'Italicum. Governare sulla base di una minoranza. Premio di maggioranza al partito che raggiunga il 40% e se non lo ragiunge si va al ballottaggio. In tal caso ottiene la maggioranza assoluta il partito che raggiunga più voti rispetto agli altri: 340 deputati su 630 alla Camera mentre gli altri partiti si dividono le restanti poltrone. Gli fa comodo sperare di continuare a governare sperando di sopravvivere con l'italicum. E un sistema elettorale dispotico perché non è rappresentativo della distribuzione dei voti. Di chi la colpa maggiore? Di Renzi? No. Dell'ormai fallito Berlusconi, che nel dicembre del 2005 con la Lega Nord di Calderoli approvò il porcellum, che permetteva un premio di maggioranza alla COALIZIONE di partiti (e non ad un solo partito come nell'italicum). Ma gli andò male perché vinse la coalizione di Prodi, anche se per il rotto della cuffia perché ebbe 24.000 voti in più per le elezioni alla Camera, mentre al Senato non ebbe la maggioranza se non con il voto dei senatori a vita. Questo governo non poteva durare molto. Nel 2008 si tornò alle elezioni e questa volta vinse Berlusconi coon una coalizione di alleati nemici.  Poi venne lo spread e fu la scusa perché desse le dimissioni lasciando il posto al governo vampiro di Monti. Ancora nel 2013 si andò a votare con il porcellum. ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE DIABOLICUM. Qui non si è soltanto perseverato, ma si è voluto peggiorare le cose con l'italicum, con cui Berlusconi verrebbe fatto fuori per sempre, anche se campasse 100 anni. Questo coglione aveva un sito (ora chiuso) chiamato "FORZA SILVIO". Si poteva scrivere entro 350 caratteri. Tutti i messaggi erano scritti da fanatici ammiratori del Berlusca. Per poter vedere pubblicati i miei messaggi dovevo ogni volta frenarmi per non usare gli epiteti che si meritava. Quando annunciò che avrebbe sciolto il PDL per tornare a Forza Italia gli scrissi che stava sbagliando per l'ennnesima volta, non avendo mai combinato una cosa giusta in politica. Gli dissi che il suo grave errore in fatto di legge elettorale fu il porcellum e che per salvarsi doveva farsi fautore di una legge elettorale fondata sul proporzionale senza premio di maggioranza. Solo così sarebbe rimasto nel gioco delle alleanze. Invece questo coglione fece un patto segreto con il delinquente Renzi (patto del Nazareno). Segreto perché avvenne in un faccia a faccia senza testimoni. Credeva questo fallito che con tale patto avrebbe potuto rimanere in gioco ed avere una copertura politica nei processi rimasti in corso. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. E così accetto l'italicum anche nella seconda versione (premio di maggioranza al partito e non più alla coalizione di partiti). E lo fece votare in Senato. Ma che cosa stava pensando questo stronzo di Berlusconi? Di arrivare primo al ballottaggio con Forza Italia? Poi, avendo capito che il delinquente Renzi l'aveva solo strumentalizzato perché non lo consultò nemmeno circa il candidati alla presidenza della Repubblica, fece dietro front e alla Camera volle che Forza Italia votasse contro l'italicum. Quando ormai, data la maggioranza assoluta del PD alla Camera (a causa del porcellum), era impossibile che l'italicum venisse bocciato, mentre non sarebbe passato al Senato senza i voti di Forza Italia. Ora Berlusconi il fallito ha avuto un'altra genialità, direi un'americanata. Visto che negli Stati Uniti esiste il Partito Democratico contrapposto al Partito repubblicano perché non fare la stessa cosa in Italia? E così si farebbero due listoni. In quello repubblicano dovrebbero confluire tutti i partiti di centro destra, in cui naturalmente lui, il fallito, sarebbe il padre nobile. Brutto coglione! Ma non capisci che questo listone mai si formerebbe perché mai e Grillo e la Lega Nord vi entrerebbero? Non capisci che a te serve solo il sistema proporzionale senza premio di maggioranza per sopravvivere in una coalizione, posto che l'italicum sia dichiarato anticostituzionale o venga fatto fuori con un referendum? 
In uno dei miei rari messaggi gli avevo scritto che non gli conveniva ripescare una cosa morta che era ormai Forza Italia, e che gli sarebbe convenuto imitare De Gaulle, che, quando andò al potere fondò il partito UNIONE PER LA NUOVA REPUBBLICA. Posto che avesse però intenzione di riformare la Costituzione  introducendo il referendum propositivo senza quorum in modo che il popolo potesse darsi da sé delle leggi saltanto la palude del parlamento. Il referendum propositivo fa parte del programma di Grillo. Solo in questo modo si avrebbe una democrazia rappresentativa temperata da una democrazia  diretta secondo la concezione di Rousseau (Contratto  sociale). Invece il fallito Berlusconi non ha capito ancora un'acca di politica. E' il Renzi della (falsa) destra: è stato capace solo di promettere un futuro migliore mentre ha sempre portato avanti un pessimo presente (a cominciare dal famigerato Tremonti inventore dell'Equitalia). 
Concludo ripetendo una mia vecchia idea: IL PARTITO DEI NON VOTANTI.           
Domanda: è giusto che il numero delle poltrone sia sempre lo stesso indipendentemente dal numero dei votanti? Ritengo di no. Bisogna tener conto dell'astensionismo. Il non voto deve poter essere considerato un voto, un voto che significa che il non votante non si sente rappresentato da alcun partito. E' fisiologico che il 20% alle politiche non vada a votare. Ma è patologico che sotto l'80% il numero delle poltrone rimanga lo stesso anche se andasse a votare il 20-30%. Dunque sotto l'80% si riduca il numero degli eletti in proporzione al numero dei non votanti perché questi magnaccia della politica non possano più avere assicurato lo stesso numero di poltrone. 
Si sappia infine che è possibile presentarsi al seggio elettorale per essere iscritto nel registro e poi rifiutare le schede. Il segretario è tenuto a mettere a verbale il motivo del rifiuto. Questa sarebbe vera democrazia. Rifiutare le schede e far scendere il numero degli eletti in proporzione al numero dei non votanti. Il motivo da me addotto nel recente passato è stato questo:  non mi sento rappresentato in toto da alcun partito. In futuro ne aggiungerò un altro: "la legge elettorale è anticostituzionale. A causa di essa abbiamo un insieme di Istituzioni che sono di natura e composizione anticostituzionale. Dal parlamento al presidente della Repubblica e alla stessa Corte Costituzionale".

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