mercoledì 15 luglio 2015

KANT AVEVA PREVISTO TUTTO SULL'IMPOSSIBILITA' DI UNA UNIONE EUROPEA



Ne scrive nell'opera Per la pace perpetua (1795).

Premetto a Kant la mia considerazione che nessuno ha il diritto di pretendere dagli altri ciò che non è capace di darsi da sé. Non possono esistere gli Stati Uniti d’Europa, come se si trattasse degli Stati uniti d’America, costruiti su un terreno storico vergine e sull'immigrazione. Secondo Kant non può esistere un’unica legislazione europea se non espropriando ciascuno Stato della sua, con il risultato di rendere soverchiante la potenza dello Stato più forte, lasciando quelli deboli senza difesa legislativa. Kant prevedeva per l’Europa, data anche la mescolanza di popoli e di lingue, una confederazione fondata su principi comuni e non una federazione di Stati con una legislazione comune, precisando che “le leggi, a misura che aumenta la mole del governo, perdono di forza e cadono da ultimo in preda all’anarchia”.   
Una federazione di Stati, secondo Kant, sarebbe una contraddizione perché vi sarebbe il rapporto di un superiore (il corpo legislativo) ad un inferiore (il popolo), che è possibile solo all'interno di uno Stato, non in una federazione di Stati, in cui un popolo subirebbe il diritto, cioè il potere, derivante dagli Stati più forti, mentre perderebbe il suo proprio diritto. Inoltre "la fusione di tutti questi Stati per opera di una potenza che soverchi le altre" porterebbe ad un dispotismo senz'anima a misura che aumenta la mole del governo".  

Lungimirante Kant: siamo infatti nell'anarchia dell'Unione Europea, con in più la disgrazia dell'euro. Ma i popoli, come dimostrano i greci, hanno paura dell'ignoto e si fanno incantare e plagiare dai disonesti incantatori di regime che sbandierano tutti i pericoli di una uscita dall'euro.  
 

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