sabato 11 luglio 2015

SREBRENICA: 8000 MORTI CHE NON MI COMMUOVONO AFFATTO

Anzi, li ritengo responsabili della reazione giusta serba contro il tentativo dei musulmani bosniaci di crearsi un loro Stato in Bosnia massacrando i cristiani. I musulmani europei sono la più grande vergogna europea perché hanno accettato l'invasione ottomana dei Balcani avvenuta ancor prima della caduta di Costantinopoli (1453) sotto il dominio turco, che portò ad una strage di cristiani che difendevano l'ultimo lembo di terra del plurisecolare impero bizantino, erede dell'impero romano d'oriente. Non sono bastati tanti secoli perché questi subanimali musulmani bosniaci (e del Kosovo) guarissero dalla malattia mortale diffusa da Occidente in Oriente da un pazzo di nome Maometto. In occasione del ventennale della eliminazione di 8000 (altri dicono 12.000) musulmani bosniaci questi subanimali bosniaci hanno accolto a colpi di pietra il capo del governo serbo Vucic, che ha fatto male a partecipare alla commemorazione, quasi si dovesse discolpare della difesa della popolazione serba voluta da Milosevic, e come se la Serbia non avesse avuto il diritto di difendere la popolazione serba della Bosnia attaccata dai musulmani. Il lancio di pietre contro il capo del governo serbo è stato accompagnato dalle grida Allah akbar (Allah è grande). Basti questo per capire che cosa sarebbe stata la Bosnia se avessero prevalso i musulmani, che sono alleati dell'ISIS. Bisogna dunque gioire dell'eliminazione di almeno 8000 di musulmani a Srebrenica, che sarebbero stati artefici di uno Stato Islamico nei Balcani. La Serbia è stata ingiustamente espropriata del Kosovo solo perché la maggioranza era composta da albanesi musulmani immigrati nel Kosovo, che fu la culla storica dell'antico regno di Serbia. Incuranti di ciò gli Stati Uniti, che pretendono sempre di essere i gendarmi del mondo, bombardarono Belgrado perché la Serbia contrastava l'occupazione del suo Kosovo. E l'Italia del governo D'Alema permise scelleratamente che le basi americane venissero utilizzate dagli aerei americani. Sotto la dittatura comunista di Tito questi subanimali musulmani non osarono mai sollevare la testa contro il governo comunista, e perciò ateo, di Tito. Ma nemmeno il governo comunista ateo servì a curare il cervello malato dei musulmani. Si tratta di una malattia incurabile. O forse il governo comunista non fece abbastanza per eliminare questa malattia. Quando la Jugoslavia si divise in tanti Stati i musulmani credettero di potersi costruire un loro Stato istituendo la legge islamica in tutta  la Bosnia.   
Io ho avuto sempre una grande ammirazione per Eugenio di Savoia Carignano, uno dei più grandi strateghi della storia, ammirato da Napoleone. Fu lui, quando aveva solo 20 anni, divenendo generale dell'impero asburgico, a dare il colpo iniziale all'invasione ottomana dei Balcani nel 1683 liberando Vienna dall'assedio ottomano e sconfiggendo gli ottomani nel 1687 a Mohacs liberando tutta la Bosnia compresa Sarajevo. Poi proseguì nella guerra contro gli ottomani con la vittoriosa battaglia di Zenta (1697), che segnò l'inizio della fine dell'invasione turca dei Balcani. Nel 1717 liberò per sempre la Serbia con la liberazione di Belgrado, che era già stata liberata nel 1688 e poi rioccupata dagli ottomani che erano entrati in Ungheria quando Eugenio si era trasferito sul fronte occidentale per ottenere delle vittorie a favore del cugino Vittorio Amedeo II alleato dell'Austria contro la Francia che aveva invaso il Piemonte. 
Oggi Costantinopoli sarebbe una città greca, conservante le tradizioni del cristianesimo ortodosso, se le potenze vincitrici della prima guerra mondiale avessero aiutato la Grecia che aveva riacquistato la sovranità su Costantinopoli, avendo la Grecia fatto parte dell'impero bizantino, e poi sottomessa anch'essa all'invasione islamica. Ma il mancato aiuto alla Grecia permise a Kemal Ataturk di riconquistare Costantinopoli conservandole il nome turco di Istanbul. E la grande chiesa di Santa Sofia rimase trasformata in un museo.  
Andando alle origini, si può dire che dell'invasione musulmana dei Balcani da parte degli ottomani  è responsabile la Chiesa cattolica, perché i papi provocarono una scissione con la Chiesa ortodossa di Costantinopoli, con la conseguenza che l'impero biazantino non ebbe mai alcun aiuto dall'Europa per contrastare l'invasione turca dell'impero cristiano bizantino.  Se Eugenio di Savoia avesse fatto piazza pulita di tutti i musulmani europei convertitisi all'Islam sotto l'occupazione ottomana, oggi non avremmo la vergogna di queste sacche di islamismo nei Balcani.   

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