Il mentecatto Renzi, una vera sciagura nazionale, vuole introdurre l'jus soli temperato. Che significa, secondo lui, riconoscere la cittadinanza italiana a chi straniero nato in Italia abbia percorso un certo ciclo di studi. Questo mentecatto parla sempre senza pensare. Vi sarebbe un esercito di donne straniere che verrebbero in Italia già incinte o pronte a farsi mettere incinte. Secondo la legge dovrebbero essere espulse in quanto clandestine (anche con i padri del neonato o del futuro neonato, se anch'essi clandestini). Però il figlio nascerebbe italiano e non potrebbe essere espulso. E allora la conseguenza sarebbe che i genitori dovrebbero essere espulsi lasciando il neonato in Italia. Poiché ciò è impossibile dovrebbe essere rilasciato un permesso di soggiorno a tempo illimitato ai genitori, il che equivarrebbe in pratica all'impossibilità di espellerli come clandestini. Basta che una donna straniera venga in Italia a cagare un figlio e il gioco è fatto. Padre e madre clandestini rimarrebbero in Italia come stranieri ma con un figlio italiano. E così aumenterebbe anche l'invasione islamica. Tutto assurdo. Ma ciò si spiega con il fatto che abbiamo un governo con a capo un pazzo emblema della pazzia della falsa sinistra.
Quanto scritto sotto è tratto da un mio libro pubblicato nel 2010 (Io non volevo nascere).
Oggi
la Chiesa può ben essere rappresentata da uno scellerato antievangelico come
l'arcivescovo di Milano Tettamanzi. Già nel 2006 egli dichiarò che il suo dovere
di prestare tutela a tutti discende dalla missione di annunciare il vangelo (Corriere
della sera, 28 maggio 2006). Recentemente ha detto che gli islamici hanno
diritto ad avere una moschea in ogni quartiere. La Chiesa, in tal modo, non
soltanto ha rinunciato anche all'uso metaforico della spada contro gli
islamici, avendo rinunciato a fare azione di proselitismo nei loro confronti,
sapendo che sarebbe tempo perso, oltre che pericoloso, ma li accoglie in un
connubio ecumenico e antievangelico. La morale della solidarietà entra subito
in ballo per propagandare la politica dell'accoglienza di ogni sorta di
rifugiato, anche quando essa sia in palese contrasto con il diritto.
La Convenzione di Ginevra del 1951 relativa
allo status dei rifugiati recita: Il rifugiato è colui "che temendo a
ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità,
appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche,
si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di
questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non
avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza
abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il
timore di cui sopra".
Come si vede, non vi è alcun riferimento ai
rifugiati di guerra ed economici. Un perseguitato politico, per esempio, ha
diritto d'asilo. Ma non possono accampare diritto d'asilo i rifugiati di guerra
(provenienti da Paesi in cui vi siano guerre civili, come in Somalia, in
Eritrea, etc.) e i rifugiati economici.
I disonesti, di fronte alla politica dei
respingimenti, hanno dichiarato che prima si sarebbero dovute verificare le
domande di asilo. Come se fosse possibile distinguere tra aventi e non aventi
diritto d'asilo trattandosi di fuggitivi provenienti dagli stessi teatri di
guerra, che sono affari loro, se hanno voluto l'indipendenza.
Se l'Europa (già affollata dagli europei)
avesse il dovere di accogliere i
rifugiati di guerra ed economici provenienti da tutti i Paesi del mondo
ove vi siano fame o guerra, si voterebbe alla sua autodissoluzione. E la Turchia sarebbe ben contenta di spedire
in Italia, ventre molle di un'Europa senza coglioni, ma con governi coglioni,
gli odiati Kurdi. A tutti i folli della politica che blaterano di doveri morali
e di soccorsi umanitari (con il tam tam della Chiesa) bisognerebbe domandare su
quali basi essi pretendano di doversi fare carico dell'assistenza ai rifugiati
di guerra ed economici. Per quanto riguarda i Paesi africani (in cui vi sono
farse di governi, incapaci e corrotti) si può dire che essi hanno voluto la
bicicletta (l'indipendenza). E dunque che pedalino senza venire poi ad
affollare ancor di più l'Europa. Ad essi sarebbe convenuto rimanere sotto
governi europei, per richiedere il diritto di cittadinanza in quanto
appartenenti a province africane.[1] I
soliti idioti (o disonesti) dicono che anche gli italiani sono stati un popolo
di emigranti. Ma allora l'emigrazione avveniva provenendo da spazi ristretti
verso spazi larghi (gli Stati Uniti, l'Argentina, il Brasile etc.). Ora sta
avvenendo il contrario. Da grandi spazi, dell’Africa e dell’Asia, verso piccoli
spazi, dell’Europa già affollata. Di
questo passo gli europei se ne dovranno andare per lasciare il posto a questi
nuovi invasori, che più sono poveri e più sono capaci di fare l'unica cosa che
sono capaci di fare: far figli come conigli in allevamento, aumentando la fame
nel mondo.
Se non si sostituisce al folle jus soli l'jus
sanguinis come fondamento della cittadinanza – con eccezioni per
particolari benemerenze – si deve accettare l'assurdo di un neonato che
acquisti la capacità di estendere ai genitori, anche se clandestini, la
cittadinanza, mentre, in alternativa, i genitori, se non volessero abbandonare
il neonato a causa della loro espulsione, dovrebbero portarlo con sé nel Paese
di origine vanificando la cittadinanza acquisita dal figlio, che avrebbe,
tuttavia, una doppia cittadinanza, quella acquisita e quella dei genitori. Ciò
in contrasto con il principio dell'jus sanguinis sulla base del quale
la legge italiana assegna la
cittadinanza italiana al figlio di una coppia di italiani nato in un Paese
straniero.
[1]
Così considerava l'Angola e il Mozambico il dittatore del Portogallo Salazar.
Professore, in America questo stesso meccanismo ha portato alla consolidata definizione di anchor babies.
RispondiEliminaL'idea di ciò che questo sciagurato può fare per altri due e mezzo mi fa gelare il sangue. E quell'altro lì, il suo compare Al Fano, che continua a ripetere come un mantra che si deve accogliere chi scappa da guerra e persecuzioni, ma gli italiani scappavano dall'Italia durante le guerre mondiali? Stiamo dando un alibi a tutti quelli arrivano, siriani veri e siriani finti. Ma anche per quelli veri, è tutta una scusa, questi vengono per consumare alle nostre spalle, economiche ed ecologiche. Sono tutti rifugiati economici. Non è che l'Italia sia esattamente al confine con la Siria. Giusto giusto, vengono a cascare qua, a fronte di un Medio oriente da cui provengono e che ha la loro stessa trogloditica cultura.
La politica fatta da questi governanti teste di cazzo è vergognosa. Il "Bomba" è un maledetto figlio di troia che vuole fare il finocchio col culo degli altri. Sono dei fetenti che vogliono riempirci di zingari e negri per distruggere il popolo italiano. Questi fottuti bastardi del PD si dovrebbero vergognare, ed anche il Movimento 5 Stelle con la sua astensione ha dimostrato la sua connivenza con questi schifosi compagni di merende. Siano maledetti tutti i clandestini, parassiti, islamici e non che appestano il nostro paese e presto si ritroveranno ad avere gratis la cittadinanza italiana. Speriamo che il popolo italiano prima di finire annientato da questa feccia di politici e di extracomunitari di merda abbia un momento di orgoglio e faccia una bella rivoluzione mettendo finalmente al muro tutti questi pezzi di merda che popolano il parlamento italiano.
RispondiEliminaTettamanzi lei è pericoloso ed irresponsabile ma lo sa che per gli infedeli islamici (i veri infedeli) una moschea è per loro suolo islamico??? Ma lo sa lei che Maometto è un falso profeta?????Nessuna moschea ,VIETARE l'Islam in tutto il mondo,nessun dialogo con gli islamici ,ma lei vada a farsi un giro in Siria ,in Irak,in Pakistan dove i cristiani sono martirizzati all'ordine del giorno si vergogni e vada a confessarsi!!!!!
RispondiEliminaSiano MALEDETTI tutti quei preti che vogliono o permettono le moschee covo di serpi malefiche come il loro malefico e falsissimo profeta assassino e pedofilo.
Goffredo