Guardando questa foto di culi in aria vien fatto di pensare ad un millepiedi per prenderli tutti a calci in culo e far loro sbattere violentemente a terra la loro testa rovinata da quel libro di merda che stanno recitando. Notare che sono tutti uomini (faccio per dire). Le donne debbono essere escluse. Mi sono sempre domandato come facciano i vecchi a stare con la testa a contatto del pavimento o coloro che abbiano mal di schiena. Non vi sono mai sedie o banchi. E' proibito stare seduti di fronte ad Allah. Infatti islam significa sottomissione. E chi sta seduto non si sottomette. Sembra che offrano il culo ad Allah, culatone attivo. RIDICOLI ANCHE NEL COSIDDETTO PREGARE.ISLAMICI SUBANIMALI
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
sabato 28 novembre 2015
venerdì 27 novembre 2015
giovedì 26 novembre 2015
IL BLA BLA BLA DEL PAPA IN AFRICA. E' UNO SCELLERATO
Parla della magnifica natura in Africa, della necessità di un equilibrio tra uomo e ambiente, della necessità di lasciare il petrolio e il carbone dove si trova e di ricorrere a energie rinnovabili, di combattere la corruzione e la povertà che favorisce anche il bracconaggio sino all'uccisione di elefanti per vendere l'avorio di contrabbando. Tutte cose giuste che non tengono conto della maggiore causa della povertà in Africa. Prima di tutto non è vero che la natura in Africa sia magnifica. Si pensi alla vasta aerea desertica del Sahara del tutto inospitale e non coltivabile. Otto milioni di anni fa si chiuse lo sbocco del mediterraneo nell'oceano atlantico, con la conseguenza di una estrema siccità che portò la vasta zona del Sahara, prima coperta da foreste e da una vegetazione lussureggiante, a divenire l'attuale deserto. Quando si riaprì per caso lo stretto di Gilbilterra il danno era stato già fatto. E divenne irreversibile. E poi le aride pianure della savana. Ciò dimostra che l'evoluzione dell'ambiente sulla Terra esclude qualsiasi disegno intelligente della natura. E poi passiamo alle cause della povertà. Questa è dovuta al fatto che in Africa vi sono governi corrotti che usano le ricchezze di un Stato per favorire una minoranza legata alla cricca di governi che si reggono sul potere delle armi vendute dal "democratico" Occidente, che così alimenta la corruzione in Africa. E poi, soprattutto, il papa ha taciuto della maggiore causa della povertà in Africa, che è l'esplosione demografica. A Nairobi il 5% del territorio cittadino è occupato da 60% della popolazione (circa 4 milioni) che vive in baracche o slams, dove vi è fame e mancanza di istruzione e di assistenza sanitaria. E il 70% della popolazione del Kenya è costituito da ventenni. INCREDIBILE. SILENZIO COLPEVOLE su questo fatto. Non vi sarà alcun progresso sino a quando nemmeno un papa avrà il coraggio di affrontare la necessità di una limitazone delle nascite con l'uso dei preservativi. Dice soltanto che vi è una avanzata di nuovi deserti dovuti all'egoismo. Cazzate a non finire. Parlare di una necessità di una giustizia e aggiungere che bisogna difendere la vita ancor prima che appaia significa essere degli scellerati. Il migliore rimedio contro la povertà consiste nel non far nascere altri poveri. O almeno nell'imporre un limite alle nascite, come in Cina. Uno o due al massimo. Premiando il figlio unico. E questo papa, che vuole essere un ambientalista, quando vai a grattare sotto la vuota retorica dei suoi discorsi, si rivela solo uno scellerato.
mercoledì 25 novembre 2015
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
E allora venga posto fuori legge il Corano ANCHE per queste frasi.
“Se alcune
delle vostre donne avran commesso atti indecenti, chiudetele in casa finché le
colga la morte…Gli uomini sono preposti alle donne, perché Allah ha preposto
alcuni esseri sugli altri…Quelle donne di cui temete atti di disobbedienza,
ammonitele, poi lasciatele sole nei letti, poi bastonatele…" (Sura IV)
SBARRARE PER SEMPRE L'INGRESSO DELLA TURCHIA IN EUROPA
Dal mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica (2005)
Il parlamento
europeo, pur
contro la volontà del partito di maggioranza assoluta dei non
votanti, a cui
appartiene chi scrive, ha confermato l’immagine di un’Europa
burocratica[1]
e senza anima, pacifista a senso unico e senza esercito, che ha
voluto
rinunciare a far valere il riferimento storico alle origini
greco-romano-cristiane del diritto naturale piegandosi, nella
stesura della
Costituzione,[2]
ad
un compromesso 1) con il multiculturalismo laicistico; 2) con la
potente
presenza, pur trascurabile quantitativamente, degli ebrei, che
non potevano
ammettere un riferimento alle origini cristiane dell'Europa; 3)
con la diffusa
presenza di islamici in Europa, dimenticando che l’Islam, nemico
dello Stato
laico, nella storia europea rappresentò sempre un corpo
culturalmente estraneo,
prima a causa dell’invasione araba, poi a causa dell’invasione
turca
dell’Europa, che ancor oggi ne subisce le conseguenze con la
presenza di una
popolazione mussulmana nei balcani, e oggi a causa
dell’immigrazione, mentre la
Turchia ringrazia l’Europa, nel suo aspirare a diventarne parte,
per averle
offerto un pasticcio di Costituzione che le consentirà di
invadere nuovamente
l’Europa, facendosi ponte dell’islamismo internazionale e del
terrorismo. Il
frutto di ciò è la formula contenente un vago, confuso e
pericoloso riferimento
ad una “cultura umanistica e religiosa” dell’Europa, buona anche
per l’Islam,
che si vede riconosciuto in tal modo il “merito” storico di
avere invaso
l’Europa sino alle porte di Vienna e di avere posto termine, con
la conquista
di Costantinopoli (1453) - trasformando tutte le chiese in
moschee - all’impero
greco-cristiano di Bisanzio, erede dell’impero romano d’Oriente.[3]
E’ augurabile che gli Stati dell’“Unione Europea” non vengano
singolarmente
defraudati della necessaria ratifica referendaria di una farsa
di Costituzione
europea, in modo che il suo certificato di nascita del 18 giugno
2004 trovi
presto il suo certificato di morte.[4] Ed è augurabile che l’Austria, non dimentica di essere stata
l’ultimo
baluardo contro l’invasione turca, non desista dall’opporsi
all’ingresso della
Turchia in Europa. L’Europa si trova oggi sequestrata da una
banda di burocrati
dittatori che decidono come se i popoli non esistessero. Nella
loro follia credono
che basti una Costituzione turca che salvi la facciata per
cancellare una
società turca che rimane culturalmente islamica e con una buona
parte di essa
dichiaratamente antieuropea per tradizione storica, pronta ad
invadere l’Europa
facendosi, più facilmente che in Turchia, ponte
dell’internazionalismo
islamico. La Turchia vuole entrare in Europa? Che prima
riconosca ufficialmente
le radici greco-romano-cristiane dell’Europa. Poi si vedrà se la
Turchia sarà
ancora disposta a chiedere l’ingresso in Europa.
L’unione burocratica dei
popoli europei,
espropriati di una loro cittadinanza, che non può essere
sostituita da un
fantasma di cittadinanza superiore, puramente artificiale,
esporrà l’Europa ad
infiltrazioni immigratorie che ne corroderanno la stessa
esistenza, perché non si
può ricavare una grande anima dalla
somma di più anime. Per di più si vorrebbe aggiungere
all’Europa
un’anima turca.!!! Il risultato sarà, invece, la mancanza di una
grande anima,
del cui vuoto potranno approfittare tante anime, povere ma
forti, che sono
mosse dalla convinzione di appartenere ad una grande anima,
l’Islam, con cui
premere sull’Europa allo stesso modo in cui fecero le
popolazioni barbariche
premendo sui confini dell’impero romano, segnandone la fine,
mentre i Romani
credevano di aver comprato da essi la pace accettandoli dentro i
loro confini. Fu l’inizio della loro rovina, come rilevò Montesquieu (Considerazioni sulle cause della grandezza dei Romani
e della loro
decadenza, 1734, cap. 18).
[1]L’imposizione
burocratica dell’euro non ha tenuto conto del fatto che la
moneta deve
riflettere la forza dell’economia di uno Stato.
Pertanto si è avuto in molti Stati, come l’Italia, un
aumento dei prezzi
per la legge economica che porta ad un adeguamento del costo
della vita a
quello degli Stati aventi un’economia
più forte e, pertanto, un costo della vita più alto.
Questo era già
successo dopo l’unità d’Italia, quando i prezzi delle
regioni meridionali si
adeguarono a quelli più alti delle regioni del Nord.
[2]Nella
precedente Carta dei
diritti fondamentali
(9 dicembre 2000) erano stati confusi con i diritti
fondamentali (da cui
discendono solo i doveri perfetti) i diritti economici e
sociali (che sono
convenzionali) e i valori
morali come la
solidarietà.
[3]In
un’interrogazione parlamentare del 29 settembre 2004 il
deputato della Lega
Nord Andrea Gibelli ha detto: “ L’Islam è la religione della
Turchia e il suo
diritto si chiana shari’a. La Turchia sarà il Paese più
grande della Comunità
Europea e in termini di popolazione sarà come la Francia e
l’Italia messe
insieme. La gente per le strade ci chiede di non fare
entrare la Turchia in
Europa”. Il ministro Giovanardi ha risposto: “Il Consiglio
europeo del dicembre
del 1997 del Lussemburgo si è rivelato un fattore propulsivo
che ha spinto Ankara
ad intraprendere un intenso programma di riforme per
adeguarsi ai criteri
politici di Copenaghen. Il parlamento europeo lo scorso
marzo ha riconosciuto
questo progresso. Bisogna prendere atto che il governo
Erdogan ha saputo
affrontare problematiche estremamente sensibili che per
decenni sono state
considerate intoccabili nella cultura politica della Turchia
contemporanea,
quali la riduzione del ruolo politico dei militari,
l’ampliamento della tutela
della libertà di stampa, le associazioni di opinione, il
riconoscimento dei
diritti culturali delle minoranze etniche, l’abolizione
della pena di morte e
dei tribunali speciali per la sicurezza dello Stato,
l’introduzione del
principio di parità tra uomo e donna. In questo quadro va
registrata anche la
recente approvazione da parte del parlamento turco della
riforma del codice
penale e delle leggi sulla procedura giudiziaria,
sull’istituzione delle corti
regionali. Un ulteriore segnale positivo proviene dalla
scarcerazione di una
parlamentare di origine kurda che era stata sollecitata
dalla Comunità Europea.
Recenti contatti con l’esecutivo comunitario hanno
confermato un atteggiamento
in linea di principio favorevole alla candidatura turca. Per
la stesura finale
del rapporto e della raccomandazione del Consiglio bisognerà
attendere l’esito
del dibattito in seno alla Commissione, dove, come è noto,
non mancano opinioni
discordi e contrarie. Il governo italiano nutre
l’aspettativa che l’esito del
dibattito al Consiglio europeo di dicembre possa essere
equilibrato e positivo
pur nella consapevolezza che vi sono Paesi europei che hanno
forti riserve
sulle prospettive dell’adesione turca all’Unione. Il governo
italiano in
presenza di un parere sfavorevole della Commissione si
orienterebbe a dare il
proprio assenso all’apertura di negoziati e all’indicazione
di una data per
l’avvio dei medesimi. Va comunque sottolineato con grande
chiarezza che non
appare possibile allo stato attuale pronunciarsi sui tempi
di conclusione di
questo negoziato, che, ad ogni modo, durerà diversi anni. E’
evidente, infine,
che, una volta conclusi i negoziati, il relativo trattato di
adesione verrà
sottoposto alla ratifica degli Stati membri secondo le
rispettive procedure
costituzionali. Il governo italiano continuerà ad impegnarsi
nella sua attività
di stimolo ed incoraggiamento al rigoroso rispetto da parte
di Ankara dei
criteri di Copenaghen in un’ottica che confermi
l’irreversibilità del processo
riformatore intrapreso. Tali prospettive ci appaiono
ragionevoli in alcune
recenti proposte della Commissione volte ad inserire in
tutti i futuri
negoziati la possibilità di sospendere in qualsiasi momento
i negoziati
nell’ipotesi di violazione dei criteri di Copenaghen e di
procedere alla
chiusura dei singoli capitoli negoziali solo dopo avere
verificato l’effettiva
attuazione da parte del Paese candidato degli impegni
assunti. Paese che
fa parte della NATO e
che finora ha costituito, al di là
della possibile,
eventuale o futura adesione
all’Unità Europea, uno dei capisaldi
(sic!) per frenare l’integralismo e il fondamentalismo
islamico e quindi uno di
quei Paesi musulmani che più hanno contribuito a
stabilizzare la regione e anche
a rendere fattiva e vincente la sfida
del terrorismo fondamentalista”.
Gibelli ha replicato:
“L’Europa non può
essere un ‘Europa di tecnocrati che si riferiscono
esclusivamente al codice
penale. L’Europa deve diventare una comunità identitaria,
dove vi è una cultura
di riferimento, e la Turchia non è un Paese di tradizione
laico-cristiana.
Quattro ragazze turche sono annegate e i propri compagni di
scuola non le hanno
salvate perché rischiavano di essere contaminati. Questo è
un fatto culturale.
Le persecuzioni di oggi, non di 1400 anni fa, alle minoranze
cristiano-ortodosse e cristiano-armene in Turchia sono un
fatto
politico-culturale, non
sono un fatto
affidato ai codici penali di questi Paesi. Debbo constatare
che l’Europa non
vuole essere una comunità composta da Stati che identificano
un perimetro
culturale definito e mi spiace che dopo 500 anni dalla
battaglia di Lepanto il
primo Paese d’Europa (per popolazione:
70
milioni) sarà la Turchia con questo ingresso, e vi è il
rischio che l’Europa
diventi un’appendice della penisola anatolica compiendo ciò
che non è successo
nel 1571. Bisogna sottoporre il giudizio al popolo, al
referendum. Giscard
d’Estaing ha detto
che con l’ingresso
della Turchia in Europa sarà la fine del continente e la CDU
tedesca ha
individuato un’altra strada. Il nostro Paese sta compiendo
un errore storico e
sarà la gente attraverso il referendum a decidere se la
Turchia entrerà nella
Comunità Europea”.
Gibelli
ha omesso di dire che proprio la richiesta europea di
riduzione del ruolo dei
militari, insieme con il riconoscimento dei “diritti
culturali” delle minoranze
etniche, in cui si annidano le spinte verso l’integralismo
religioso, è la
premessa di un rafforzamento dell’islamismo nello Stato
turco, la cui
costituzione laica, voluta da Kemal Ataturk, che vietò il
velo negli uffici
pubblici, è stata garantita proprio dai militari. Una
democrazia non
controllata dai militari, come dimostra
l’Algeria, sarebbe lo strumento per la trasformazione della
Turchia in una
repubblica islamica, secondo le leggi della shari’a (o legge
coranica). Non
esistono dunque in Turchia le condizioni storiche di una
democrazia fondata sui
principi di uno Stato laico senza il controllo dei militari.
E pertanto non
esistono le condizioni di un suo ingresso nell’Unione
Europea. La cultura
islamica, con i suoi relativi costumi, è più forte di una
Costituzione laica,
non sufficiente ad arginare le credenze religiose
dell’Islam. E l’islamismo
turco sarebbe il ponte di ingresso in Europa dell’islamismo
internazionale.
[4]Si noti come
nella cultura europea del disarmo intellettuale il termine
“crociate” abbia un
significato negativo. Come se le crociate non avessero avuto
il compito di
riacquisire all’Occidente le terre invase dagli arabi. Con
totale insipienza
l’Europa e gli Stati Uniti, pur senza averne titolo, hanno
bombardato la Serbia
che, bastione storico contro l’islamismo,
non voleva che una sua regione, il Kossovo,
diventasse indipendente nelle
mani degli islamici albanesi, a favore dei quali si è mossa l’insipienza
sconsiderata dell’allora segretaria di Stato americana, che
aveva
arbitrariamente, non avendone titolo, promesso
l’indipendenza al Kosoovo. Da
qui la giusta reazione della Serbia Gli islamici europei
sono un nemico
interno dell’Europa, sentendosi
piuttosto islamici che europei. Essi sono il ponte in
Europa
dell’islamismo internazionale finanziato dall’Arabia
saudita.
martedì 24 novembre 2015
SBATTERE IN FACCIA AI MUSULMANI IL CROCIFISSO IN TUTTI GLI EDIFICI PUBBLICI, COMPRESE LE SCUOLE, COME SIMBOLO DELLO STATO LAICO
Da ateo-agnostico avevo già scritto nel 2005 in Scontro tra culture e metacultura scientifica quanto segue. Avevo previsto tutto.
Il dialogo con altre religioni per il papa non può esistere, potendo
esistere soltanto un incontro con culture, non con altre culture, se la verità
evangelica,
come egli scrive, è metaculturale. Ma
allora avrebbe dovuto spiegare come sia possibile la pretesa di incontrare
altre religioni, che sarebbero soltanto culture, senza privarle di ciò che ad
esse appartiene, posto che “una cultura non può mai, come egli scrive,
diventare criterio di giudizio e ancor meno criterio ultimo di verità nei
confronti della rivelazione di Dio” nel Vangelo. Non si capisce come la
rivelazione di Cristo possa assumere la pretesa di esprimere un valore metaculturale e allo stesso tempo non incatenare alcuna altra
cultura, se le altre religioni sono soltanto culture e non verità rivelata (parzialmente
nel Vecchio Testamento e in nessuna misura nel Corano). Che significato assume
allora l’ingresso di papa Wojtyla nella moschea di Damasco? Quale Dio pregò in
essa? Non certamente quello del Corano, che è il Dio della violenza contro i
non convertiti.[1]Soltanto
un significato politico poteva assumere il pregare il Dio cristiano dove si
prega il Dio del Corano, che è la negazione totale del messaggio evangelico e
della dottrina cristiana del diritto naturale, in quanto ha predicato la guerra
contro gli infedeli, mentre Gesù ha distinto il Regno di Dio da ogni regno
terrestre nel dire “il mio Regno non è di questo mondo”, e aggiungendo che
bisognava “dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”,
negando la possibilità di uno Stato teocratico quale invece è predicato nel
Corano, che è la vera fonte dell’integralismo. In sostanza, se soltanto il
Vangelo è verità metaculturale, le altre religioni sono soltanto culture, con
cui non è possibile incontrarsi senza privarle di ciò che ad esse è essenziale.
Papa Wojtyla ha soprattutto omesso di considerare che appartiene alla
tradizione storica del cristianesimo il diritto naturale, pur interpretato in
senso antropocentrico.
Il crocifisso, in questo senso,può essere spogliato del suo significato
religioso ed assurgere a simbolo di uno Stato laico,
nella distinzione tra
morale e diritto, mentre il velo islamico è chiaramente simbolo di una
religione che vorrebbe imporre a tutti le sue norme morali. [2]
Il velo islamico non può, dunque, essere
tollerato entro le istituzioni di uno Stato laico. Ha scritto S. Paolo (Epistola ai Romani, 13, 1-7): “Ogni
persona sia sottoposta alle autorità superiori, perché non vi è autorità se non
da Dio; e le autorità che esistono sono ordinate da Dio; talché chi resiste
all’autorità si oppone all’ordine di Dio…Il magistrato è un ministro di Dio per
il tuo bene; ma se fai quel che è male, temi, perché egli non porta la spada
invano…Perciò è necessario stare soggetti, non soltanto a motivo della punizione,
ma anche per motivi di coscienza”. Pertanto uno Stato veramente laico non si
fonda sulla libertà di religione, ma sulla libertà dalla religione.
[1]Del Corano si
può formare un ampio florilegio contenente tutte le frasi che predicano la
violenza armata, a documento della falsità della tesi di un Islam moderato, che
sarebbe un falso Islam, per cui il terrorismo è conforme al dettato del Corano.
Basterà riportare quanto viene comandato
contro coloro che non si convertono. “Quanto a quelli che rifiutan la Fede
(islamica) , li punirò di pena violenta in questo mondo e nell’altro…Chiunque
desideri una religione diversa dall’Islam, non gli sarà accettata da Allah…Verrà
posto un marchio di infamia dovunque li troveremo…Non sceglietevi come intimi
amici persone estranee alla Fede…Getteremo terrore nel cuore degli infedeli…Il
Messaggero di Allah (Maometto) vi chiamava a combattere, e quelli che si trassero
indietro fu Satana a farli cadere…E’ Allah che vi fa vivere e uccide… E non chiamate morti coloro che sono stati
uccisi sulla via di Allah, anzi vivi sono, nutriti della grazia presso il
Signore…Coloro che combatterono e furono uccisi li farò entrare nei Giardini
(in Paradiso)” (Sura III).“Se alcune
delle vostre donne avran commesso atti indecenti, chiudetele in casa finché le
colga la morte…Gli uomini sono preposti alle donne, perché Allah ha preposto
alcuni esseri sugli altri…Quelle donne di cui temete atti di disobbedienza,
ammonitele, poi lasciatele sole nei letti, poi battetele…Combattano sulla via
di Allah coloro che volentieri cambiano la vita terrena con l’Altra, ché ucciso o
vincitore gli daremo mercede immensa…Combattete gli alleati di
Satana…Prendeteli e uccideteli dove li trovate, ma non prendete patroni né
alleati fra loro…Non vi stancate di inseguir quella gente”(Sura IV). “O voi che
credete! Non prendete i giudei e i cristiani come alleati.” (Sura V). “Io
getterò il panico nel cuore dei miscredenti. Percuotete, percuotete loro le
cervici, percuotete e spezzate loro ogni dito…Allah nel castigare è violento…ma
non voi li uccideste, bensì Allah”(Sura VIII). “Chiunque ucciderà una persona che
non abbia ucciso un’altra o portato la
corruzione sulla terra, è come se avesse ucciso l’umanità intera”. (Sura
V). La malafede ha sempre indotto la propaganda islamica in Occidente e quella
dei politici occidentali, fautori del dialogo con l’Islam (come, per esempio,
in Italia, il cattolico udc Follini), ad omettere l’inciso “o portato la
corruzione sulla terra”. E poiché l’Occidente porta la corruzione sulla Terra,
“la ricompensa per coloro che si danno a corrompere la Terra è che essi saranno
massacrati, o crocifissi, o amputati delle mani e dei piedi dai lati opposti, o
banditi dalla terra…eccetto quelli che si pentiranno prima che voi vi
impadroniate di loro” (Sura V). Questa è la migliore risposta per coloro che
propagandano per malafede o per
ignoranza l’immagine di un Islam come
religione di pace. Un Islam moderato è un falso Islam. La radice
del terrorismo è nello stesso Corano.
E’
incredibile che una simile religione possa trovare dignità di riconoscimento in
Occidente, considerando che in Italia, per esempio, l’autore del Corano, se
avesse scritto oggi tale testo, dovrebbe stare in galera perché perseguibile
secondo il Codice penale per “concorso nel reato”(art.110) e “istigazione a
delinquere” (art. 414), sino all'omicidio di massa. Il Corano, inoltre,
contrasta con l’art. 8 della Costituzione italiana, che richiede che “le confessioni religiose…non contrastino
con l’ordinamento giuridico italiano”. Il Corano è un testo contrario agli
ordinamenti giuridici della tradizione occidentale. Un vero islamico non dovrebbe
poter avere residenza, e ancor meno
cittadinanza, in Occidente. E invece è
stata permessa in Occidente la
predicazione ufficiale del Corano
in un gran numero di moschee, per di più con i finanziamenti dell’Arabia
saudita, che, alleata degli Stati Uniti, ha il peggiore regime politico di
tutta la Terra, essendo espressione di uno Stato teocratico retto da una monarchia
assoluta che è la negazione totale dei diritti umani. Ed è ancor più scandaloso
che in Italia un ministro dell’interno
abbia proposto una consulta degli islamici italiani, promuovendo la confusione
tra morale e diritto e contravvenendo ai principi di uno Stato laico, che deve
ignorare qualsiasi religione, tollerabile
nella vita privata sino a quando non sia in contrasto con le leggi dello
Stato laico. Un islamico moderato è soltanto un falso islamico, che mette in
atto la regola coranica della dissimulazione per gli islamici che risiedano in
Paesi non islamici. In ogni islamico vi è un potenziale terrorista.
[2]Proprio alla
luce della distinzione tra morale e diritto
non si giustifica la possibilità di attribuire l’otto per mille delle
tasse alle organizzazioni religiose, sottraendolo anticostituzionalmente a
coloro che lo attribuiscono allo Stato, cioè a tutti, senza averne un ritorno
da chi lo attribuisce alle istituzioni religiose. Viene a mancare la
reciprocità dei diritti e dei doveri. In alternativa chi lo attribuisce allo
Stato dovrebbe tenersi per sé l’otto per mille. Né si giustifica
“l’obbligo reciproco alla fedeltà” nel
matrimonio (art. 143 del Codice Civile), non essendo l’infedeltà un reato.
41° ANNIVERSARIO DEL RITROVAMENTO DI LUCY (AUSTRALOPITHECUS)
ECCO LE ORIGINE DELLA SPECIE HOMO. Quando apparve l'anima immortale? E' qui che frana la teologia di tutte le religioni. Nessun accordo tra scienza e religioni.
UN FUNERALE DI STATO. A CHI?
Qui si sta veramente esagerando. I funerali di Stato sono riservati per legge a grandi personalità. Adesso si sono inventati la grande personalità di una ragazza il cui unico merito è stato quello di essere rimasta uccisa a Parigi durante l'assalto ad un teatrino subculturale dove si suonava musica rock. Incredibile. Ci si è inventati anche la figura di grande studiosa. Ma non si sa che cosa studiasse dopo ben 8 anni di dottorato di ricerca. Non si sa quali meriti abbia acquisito e che cosa abbia scritto per meritarli. E' stata trasformata in una martire dei valori occidentali. Stiamo scherzando? Ma quali valori stava difendendo andando ad ascoltare musica rock? Siamo arrivati alla retorica del nulla. Se fosse rimasta uccisa in un attentato volto solo contro di lei la notizia avrebbe fatto parte solo della cronaca nera. E se qualche pazzo islamico mi uccidesse per ciò che vado scrivendo contro di essi? Non meriterei a maggior ragione i funerali di Stato come martire della libertà di pensiero e vittima della pazzia islamica? No. per niente. Anzi, verrei accusato di islamofobia, di propagandare l'odio contro gli islamici. Sì, è vero. Li odio. Peggio ancora i genitori che hanno voluto un funerale laico perché "aperto a tutti i credo". Dunque anche ai seguaci del Corano, nonostante sia proprio il Corano all'origine della sua morte. Ha usufruito solo della luce riflessa di una strage in cui casualmente si è trovata, non perché stesse difendendo un ideale e per questo fosse stata perseguitata. Non ho voluto fare il suo nome perché non meritava nemmeno che lo facessi. Non voglio che sia equiparata, per esempio, a Giovanni Falcone, che, vittima della mafia che combatteva, ebbe funerali di Stato. Non vi furono funerali di Stato per Paolo Borsellino perché rifiutati dalla famiglia accusante lo Stato di non averlo protetto. Ma questa qui contro chi, per quali ideali, combatteva? Funerali di Stato per questa qui significa infangare la memoria di chi se li è meritati. L'emozione della strage di Parigi può portare all'obnubilamento della ragione. Non vi è stato alcun martire.
Funerali di Stato di Giovanni Falcone
Funerali di Stato", è ...
Funerali di Stato - Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Funerali_di_Statofunerali di Stato - Wikipedia
https://it.wikipedia.org/.../Categoria:Personalità_commemorate_con_fune...
Funerali di Stato di Giovanni Falcone
Funerali di stato - Da Pietro Scaglione a Paolo Borsellino 8/9
https://www.youtube.com/watch?v=J2Zyj1fDbVM
11 ott 2012 - Caricato da laboratorioantimafia
Ottava PARTE - Il documentario di Aldo Vergine, a cura di Anna Amendola, "lunedì 23 novembre 2015
L'ISIS DEI PAZZI ASSASSINI. MA ALMENO SONO SINCERI. CONTRO LE IMPOSTURE DEI COSIDDETTI MODERATI
Sto vedendo e ascoltando degli islamici impostori (trasmissione Quinta colonna in rete4) che continuano a ripetere che l'islam è religione di pace. E quando ha preso la parola Magdi Allam facendo riferimento ai capitoli V, VIII, IX dove si giustifica la violenza di ogni genere contro i non musulmani("percuotete, percuotete loro le cervici, spezzate loro ogni dito", Sura VIII), facendo anche riferimento alla biografia ufficiale di Maometto dove si dice che nel 622 fece decapitare centinaia di ebrei che non si volevano convertire, i musulmani impostori presenti lo interrompevano per impedirgli di parlare dicendo che quelle frasi debbono essere contestualizzate. Che cazzo vi è da contestualizzare quando si dice, per esempio (Sura V), che gli infedeli (corruttori della terra) debbono essere amputati delle mani e dei piedi e crocifissi? E vi era un ignorante avvocato d'ufficio di questi impostori, Roberto Formigoni, testa di cazzo, che bisognava comunque distinguere tra estremisti e moderati. Non può entrare in testa a questi conduttori di trasmissioni che bisogna finirla di evitare di citare quel libro di merda del Corano per metterla in culo a questi maledetti impostori, perché tanto dalla loro testa rovinata dal Corano non può uscire pubblicamente la verità, che Maometto è stato la più grande disgrazia della storia. Questi impostori sono peggio dell'ISIS, perché almeno questi sono sinceri nel predicare l'odio, mentre gli impostori si nascondono dietro le menzogne per meglio infiltrarsi in Occidente, giungendo a negare persino la verità delle frasi terribili del Corano, che dovrebbe essere posto fuori legge, con la chiusura delle moschee dove falsamente vanno a pregare. Che cosa dicono nelle loro preghiere di merda?
Mentre l'Isis può essere sconfitto per sempre in poco tempo se si ha la volontà di sconfiggerlo per sempre con una guerra di terra, non bastando i bombardamenti aerei, incominciando ad aiutare il governo laico di Assad in Siria, liberandola dall'occupazione di tutti i suoi oppositori, gli islamici impostori continueranno a proliferare grazie alle loro imposture e menzogne dietro le quali si mimetizzano coloro che alimentano il terrorismo. Soluzione? Espellerli tutti in quanto si dichiarano seguaci del Corano. Ma non basta. Bisogna decidere di scegliere tra Dio e Mammona (il danaro). Se l'Occidente non vuole rinunciare a Mammona continuando a preferire il commercio con gli Stati islamici allora gli resterà dio, ma quello merdoso del Corano con il terrorismo. Gli Stati islamici, non avendo più aerei, navi, armi, macchine ospedaliere, farmaci (giacché importano tutto) sarebbero ridotti allo stato di assoluta impotenza rimanendo isolati dal resto del mondo.
Mentre l'Isis può essere sconfitto per sempre in poco tempo se si ha la volontà di sconfiggerlo per sempre con una guerra di terra, non bastando i bombardamenti aerei, incominciando ad aiutare il governo laico di Assad in Siria, liberandola dall'occupazione di tutti i suoi oppositori, gli islamici impostori continueranno a proliferare grazie alle loro imposture e menzogne dietro le quali si mimetizzano coloro che alimentano il terrorismo. Soluzione? Espellerli tutti in quanto si dichiarano seguaci del Corano. Ma non basta. Bisogna decidere di scegliere tra Dio e Mammona (il danaro). Se l'Occidente non vuole rinunciare a Mammona continuando a preferire il commercio con gli Stati islamici allora gli resterà dio, ma quello merdoso del Corano con il terrorismo. Gli Stati islamici, non avendo più aerei, navi, armi, macchine ospedaliere, farmaci (giacché importano tutto) sarebbero ridotti allo stato di assoluta impotenza rimanendo isolati dal resto del mondo.
domenica 22 novembre 2015
REGOLA CORANICA DELLA TAQIYYA, CIOE' DELL' IMPOSTURA O DISSIMULAZIONE PER GLI ISLAMICI FALSI MODERATI IN STATI NON ISLAMICI
ECCO CHI SONO VERAMENTE GLI ISLAMICI CHE DA IMPOSTORI VOGLIONO APPARIRE MODERATI
Il principale Versetto Coranico che autorizza l'inganno nei confronti dei non-musulmani afferma: "I credenti non si alleino con i miscredenti, preferendoli ai fedeli. Chi fa ciò contraddice la religione di Allah, a meno che temiate qualche male da parte loro, prendendo precauzioni" (3:28; altri Versetti, utilizzati dagli ulema a supporto della taqiyya includono 2:173; 2:185; 3:29; 16:106; 22:78; 40:28).
Il principale Versetto Coranico che autorizza l'inganno nei confronti dei non-musulmani afferma: "I credenti non si alleino con i miscredenti, preferendoli ai fedeli. Chi fa ciò contraddice la religione di Allah, a meno che temiate qualche male da parte loro, prendendo precauzioni" (3:28; altri Versetti, utilizzati dagli ulema a supporto della taqiyya includono 2:173; 2:185; 3:29; 16:106; 22:78; 40:28).
Il famoso Tafsir (esegesi del Corano) di al-Tabari
(morto nel 923) è un'opera di riferimento fondamentale per tutto il mondo
musulmano. A proposito di 3:28, scrive: "Se voi [musulmani]
siete sotto la loro [degli infedeli] autorità, temendo per voi stessi, comportatevi
con lealtà verso di loro, con la vostra lingua, pur albergando odio contro
di loro nel vostro intimo... Allah ha vietato ai credenti di essere in relazione
di amicizia o di intimità con gli infedeli invece che con i credenti – eccetto
quando gli infedeli li sovrastano [in autorità]. In tale situazione è consentito
agire amichevolmente verso di loro".
Sempre riguardo al versetto 3:28, Ibn Kathir (morto
nel 1373 e inferiore solo ad al-Tabari) scrive: "Chiunque,
in ogni tempo o in ogni luogo teme la loro [degli infedeli] malvagità, si può
proteggere mediante esibizioni esteriori". Come prova, cita l'intimo Compagno
di Maometto, Abu Darda che disse: "Sorridiamo pure in faccia a qualcuno [non-musulmano],
mentre il nostro cuore lo maledice"; un altro Compagno, al-Hassan, disse: "Praticare
la taqiyya è accettabile fino al giorno del giudizio [cioè in perpetuo] ".
FRASI TRATTE DA
Taqiyya
e Kitman: il ruolo dell'inganno nel terrorismo islamico di Donald
Hudson. ISLAM, RELIGIONE DI PACE E TOLLERANZA: Gli Ebrei nel Corano
12 feb 2009 - La taqiyya è una pratica consolidata nella politica islamica, in special modo nell' era moderna [pag. 7, traduzione di R. Ibrahim]".
Leggere anche sulla guerra degli islamici contro i cristiani, ritenuti infedeli da odiare
ISLAM: questo sconosciuto: traduzioni
sabato 21 novembre 2015
GUARDATEVI DAGLI IMPOSTORI ISLAMICI SEDICENTI MODERATI.
La pagliacciata ipocrita della manifestazione dei musulmani sedicenti moderati organizzata dalla moschea di Roma con lo slogan NOT IN MY NAME (non nel mio nome) si dà la zappa sui piedi dopo le interviste ad alcuni di essi. Ipocritamente le donne con la testa ricoperta con un velo sino al collo dicevano che la copertura della testa era una scelta di libertà e non di sottomissione. Maledette ipocrite. Invece è
una sottomissione ad una norma del Corano che vuole che la donna
nasconda tutti i suoi attributi fisici femminili, tra cui anche i
capelli, arma di seduzione. Sono quelle stesse che sulle spiagge non possono prendere il sole perché debbono rimanere completamente vestite ed entrare in acque vestite. Sono quelle ipocrite che, se vanno in piscina, vi debbono entrare dopo avere indossato una tuta e a condizione che nella stessa piscina non vi siano uomini. E poi la solita cantilena che dice che islam significa pace e che l'Isis è il cancro che deve essere estirpato. Guardatevi da questi impostori che adesso, sentendosi circondati, mettono in pratica la regola coranica che comanda la dissimulazione, cioè l'impostura, per i musulmani che risiedano in Stati non musulmani, in attesa che monti il loro numero. Questi falsi moderati in realtà usano il falso pacifismo solo per poter continuare a fare propaganda in arabo nelle moschee, dove è impossibile per un non musulmano che non conosca l'arabo capire ciò che essi dicano. La moschea di Roma fu costruita con il permesso scellerato del papa Paolo VI e con il finanziamento dell'Arabia Saudita, che non si è dissociata dall'ISIS, di cui, insieme con il Qatar, divenuto proprietario in Sardegna della Costa Smeralda, è finanziatrice occulta. Che lo ammettano questi impostori, che certamente non si dissociano dalla Arabia Saudita da cui continuano a ricevere finanziamenti. Dimostrino di non essere impostori dissociandosi dalla Arabia Saudita. Dimostrino di non essere impostori non credendo nel Corano là dove si dice che la donna è un essere inferiore perché sta sotto un gradino inferiore rispetto all'uomo. Si dissocino dal Corano là dove si dice (Sura V) che coloro che corrompono la terra (e tutti gli infedeli, non credenti in Allah, corrompono la terra) debbono essere amputati delle mani e dei piedi e crocifissi, tranne che si convertano all'ultimo momento. MALEDETTI IMPOSTORI CHE FANNO IL GIOCO DELL'ISIS. E maledetti siano i giornali e le TV che propagandano questa impostura dandola a bere agli ignoranti che non hanno mai letto quel libro di MERDA chiamato Corano, che dovrebbe essere proibito come mezzo di propaganda, allo stesso modo in cui verrebbe proibito di fare propaganda per il Mein Kampf di Hitler. Si usano due pesi e due misure. Non si ha il coraggio di dirlo perché ormai dietro il Mein Kampf non vi è un seguito quale è il seguito di almeno un miliardo e mezzo di pazzi che si dichiarano seguaci del Corano, che è peggio del Mein Kampf di Hitler, che se la prendeva solo con gli ebrei, mentre il Corano se la prende con tutta l'umanità non musulmana. Che questi fetenti giornalisti di casa nostra sbattano in faccia le frasi del Corano che incitano alla violenza, come ha fatto il coraggioso Magdi Allam, che è costretto a vivere sotto la scorta con tre auto blindate per essersi convertito al cristianesimo, altrimenti sono complici del terrorismo islamico che si alimenta dell'impostura dei sedicenti moderati. Che questi sedicenti moderati manifestino a favore di Magdi Allam se non vogliono confermare la loro impostura. E infine, erano poche decine quegli impostori che manifestavano in piazza. Ma si dice che almeno 200.000 musulmani in Italia rifiutino di condannare l'Isis.
Vi èun metodo semplice, anche se la complicità di regime con l'impostura islamica non lo renderà realizzabile: chiedere a tutti coloro che si dichiarano musulmani di abiurare a tutte le frasi del Corano che propagandano la violenza come mezzo di proselitismo. Chi non sia disposto ad abiurare sia espulso a calci in culo in quanto continua a credere in un libro che è contro la nostra Costituzione e contro il nostro codice penale. Quanti sarebbero disposti ad abiurare? Nessuno o quasi nessuno. Così ammetterebbero di essere degli impostori.
Vi èun metodo semplice, anche se la complicità di regime con l'impostura islamica non lo renderà realizzabile: chiedere a tutti coloro che si dichiarano musulmani di abiurare a tutte le frasi del Corano che propagandano la violenza come mezzo di proselitismo. Chi non sia disposto ad abiurare sia espulso a calci in culo in quanto continua a credere in un libro che è contro la nostra Costituzione e contro il nostro codice penale. Quanti sarebbero disposti ad abiurare? Nessuno o quasi nessuno. Così ammetterebbero di essere degli impostori.
POSSIBILE RISPOSTA AL TERRORISMO ISLAMICO
Ricevo dal mio corrispondente Giancarlo Matta collaboratore del blog di Magdi Allam avendo in tale blog una sua propria rubrica.D'accordo su tutto tranne che su una cosa. Seppellire a sfregio un musulmano insieme con un maiale (destato dai musulmani perché ritenuto immondo) significa nobilitare il musulmano, inferiore ad un maiale, e offendere il maiale, animale che nasce sfortunato ma la cui intelligenza non viene riconosciuta. Si pensi inoltre che il maiale è l'animale che ha il cuore più simile a quello umano. Infatti i primi esperimenti di trapianto di cuore da animale a uomo furono fatti usando il cuore del maiale.
Ecco una possibile risposta al
terrorismo islamico: se i terroristi islamici che “lavorano” dalle nostre parti
non temono la loro propria morte, bisogna indurli a temere qualcos’altro, ad
esempio la morte delle persone a loro care. Dovranno pur averne qualcuna. Se il
terrorista islamico rimane ignoto, ci si rassegna; ma se viene identificato si
sopprime tutta la sua famiglia fino al primo grado: in diritto ciò significa
moglie (…o mogli), figli e figlie, genitori, fratelli e sorelle, qualunque sia
la loro età, il loro numero e ovunque si trovino. Per non parlare di una
possibile rappresaglia/punizione che si spingesse fino al secondo grado di
parentela.
Gli scrupoli sarebbero fuori luogo. Si ucciderebbero degli
innocenti esattamente come ha fatto il terrorista islamico, e si attuerebbe
finalmente una guerra simmetrica. Inoltre si confischerebbero tutti i beni di
tutte le persone uccise e sarebbe demolita la casa in cui abitava il terrorista
e quella dei parenti suoi, anche se fosse un palazzo di tanti appartamenti.
In questo modo il terrorista islamico non dovrà più
mettere in conto solo la propria morte, ma anche quella di altre persone
innocenti di cui –stavolta– non può non importargli. Inoltre, creando il
problema per tutti i suoi parenti e per tutti i suoi vicini di casa ( e per i
proprietari degli immobili i quali le affittano loro ), non sarebbe improbabile
che, per amore della propria vita e beni ( non di quella degli innocenti che
quel criminale fanatico uccidesse ) molti si deciderebbero a fermarlo in tempo,
o a denunciarlo mettendo da parte l’omertà.
Naturalmente se la famiglia fosse
in un altro Paese e quel Paese si rifiutasse di consegnarla al completo, con
uno o più bombardamenti si raderebbe al suolo il quartiere in cui abitava il
terrorista. E pazienza per eventuali “danni collaterali”.
Se si trattasse di rinnegati
nostrani che hanno abbracciato la “fede islamica” (e relativi parenti) : per
soprammercato tutti i loro beni, diritti, previdenze, titoli, e ogni altra
consistenza economica saranno immediatamente confiscati con estensione fino al
termine della successiva generazione di individui appartenenti alla stessa
famiglia anche in linea collaterale, revocando i diritti civili di successione
legittima.
Inoltre, i corpi dei terroristi
islamici uccisi, o i loro resti comunque reperiti, e i corpi dei loro familiari
soppressi, dovranno essere seppelliti nudi e senza cassa -in luoghi noti e con
lapidi esplicite e infamanti, che come ammonizione tramandino le notizie degli
attentati e delle rappresaglie- insieme a corpi di maiali uccisi per
l’occasione e ai loro escrementi. Notoriamente, gli islamici veri amano i
maiali… . Tanto, in deroga al vigente regolamento di Polizia Mortuaria.
La decisione irrevocabile di
attuare queste tattiche fino a quando l’ultimo terrorista islamico sia vivo,
dovrà essere debitamente resa nota a tutti
i Paesi del mondo.
Come è chiaro, quanto esposto è
un punto di vista strettamente militare e “simmetrico”. Se i terroristi
islamici parlano di jihad, cioè di guerra, dovrebbero sapere che in guerra sono
previste le rappresaglie, anche indirette, come in questo caso. E se sono
previste per comportamenti sleali nei confronti delle forze militari, figurarsi
se non possono essere previste nel caso di comportamenti sleali nei confronti
di civili innocenti ed inermi.
Quanto a eventuali proteste
internazionali, se ne potrebbe tenere lo stesso conto che ne tiene lo Stato
Islamico nel compiere le proprie gesta.
Quando si tratta di islamici
veri, date le circostanze la pietà non deve esistere.
Proposte impraticabili? Certo,
come no… . Tuttavia, riparliamone dopo la prossima strage commessa dai
terroristi islamici dalle nostre parti.
Il miglior modo per difendersi da
qualcuno, è quello di comportarsi come lui. I catto-comunisti-buonisti se ne
facciano una ragione.
IL POLEMISTA POLEMOLOGO