Anche lei usa il termine dispregiativo "bestie" non accorgendosi che se questi assassini fossero "bestie" non sarebbero assassini. Usi l'espressione animali non umani. Il termine "bestie" ha un significato ereditato dalle religioni, tutte antiscientifiche, che dividono il mondo animale in uomini e bestie. Quelle che lei chiama bestie sono assai migliori di questi subanimali. Ecco il termine che deve usare nei confronti di questi assassini con il cervello rovinato dal Corano. Le cosiddette bestie non hanno il cervello rovinato dalle religioni. Ammesso poi che quella islamica sia una religione. La vita di questi assassini sta sotto il livello, non dell'umanità, ma dell'animalità. Molta umanità sta sotto questo livello a causa del cervello reso malato da certe "culture". Gli animali non umani non sono corrotti dalle culture. Sono naturali, non culturali. Perciò sono assai migliori di molta umanità. E poi non può mettere insieme tutti gli animali, compresi anche quelli del tutto inoffensivi. Al massimo questi assassini potrebbero essere considerati al livello di insetti nocivi da cui ci si difende uccidendoli se ci attaccano. Infatti possono essere considerati alla stregua di insetti nocivi come pulci, zecche, pidocchi, zanzare, etc. I quali non sanno di essere nocivi. E tuttavia li uccidiamo per legittima difesa. Così questi assassini islamici, avendo il cervello rovinato dal Corano, credono di fare del bene ripulendo l'umaità dagli infedeli. Non sanno di essere nocivi. Ma proprio per questo bisogna eliminarli come insetti nocivi. Si tratta anche in questo caso di legittima difesa. Sono irrecurabili alla ragione. Perciò solo un imbecille come Renzi, una vera disgrazia, può dire che bisogna fare opera di educazione. Ha fatto vedere un filmato in cui si vede un subanimale islamico dire a dei bambini che se ascoltano musica Allah li punirà perché un giorno nell'altra vita saranno trasformati o in scimmie o in maiali. Un docente unversitario ha detto che bisogna stare attenti a chiedere una censura nei riguardi di uno che considera peccato ascoltare musica perché si violerebbe la libertà di pensiero alla luce di una concezione liberale. Ma è pazzo? Costui non capisce che in questo caso può anche configurarsi il reato di plagio e di subornazione approfittando della mente di un bambino che viene corrotto non avendo possibilità di reagire mentalmente.
Credo che paragonare gli animali agli islamici, ai negri ed agli zingari sia un'offesa vergognosa nei confronti di tutti gli animali.
RispondiEliminaAnche la vita di un coniglio vale molto di più di quella di qualsiasi islamico, negro, zingaro o votante pd di questo mondo.
Replica al primo commento:
RispondiEliminale Sue osservazioni sarebbero più convincenti se al termine di quanto scrive aggiungesse il suo Nome e Cognome (per capirci bene: quelli che sono riportati sulla sua carta di identità, non quelli "de su' socero"). Grazie per l'attenzione.
Giancarlo Matta
Professore, ho però un dubbio riguardo alla sua concezione di "cultura". Lei più volte afferma che l'animale è migliore dell'uomo perché segue la sua natura, il suo istinto, però in altre parti del suo blog lei sembra esaltare semmai la capacità di riflettere sulla realtà senza lasciarsi condizionare da fattori emotivi (quindi istintivi),in modo tale da essere liberi dai condizionamenti, non le sembra che questa sia una contraddizione? Infatti se dovessimo seguire la natura come lei afferma non dovremmo pensare criticamente ma solo obbedire ad impulsi atavici, quindi non sarebbe una regressione della psiche? Preciso che la mia non vuole essere provocazione, vorrei solo comprendere meglio la sua visione delle cose.
RispondiEliminaAd Alessio. VI sono culture e culture. Una cultura dovrebbe essere accompagnata sempre da una metacultura scientifica per evitare il relativismo delle culture, secondo cui non esistono verità oltre l'orizzone culturale. La conoscenza scientifica supera il relativismo culturale perché quello scientifico è l'unico linguaggio universale. Sulla base della conoscenza scientifica del mondo, che ci porta a riconoscere la comune origine di tutte le forme di vita cade qualsiasi concezione antropocentrica che fa credere agli ignoranti che gli animali siano stati creati per l'uomo, che ha trasferito la cultura della crudeltà intraspecifica alla cultura della crudeltà interspecifica. Nessun animale non umano uccide per crudeltà ma per motivi di sopravvivenza. Perché non è culturale. Gli animali non umani sono superiori all'uomo almeno perché non sono corrotti dalle credenze religiose, tutte culturali. .
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