Intendiamoci. Non sopporto nemmeno Camillo Langone, che odia gli animalisti e i vegetariani o vegani e che per dispetto si mise in una trasmissione a fare l'elogio della bistecca alla fiorentina (non ricordo bene se si sia messo a mangiare carne in trasmissione) dicendo biblicamente che gli animali sono stati creati da dio (in questo caso preferisco la minuscola) per essere al servizio dell'uomo. Aberrazioni totali, visto che lo stesso Levitico distingue tra animali puri (mangiabili) ed animali impuri che non si possono nemmeno toccare. E allora mi domando perché questo ridicolo dio biblico (veterotestamentario) avrebbe creato gli animali impuri, che non sono al servizio dell'uomo. In pratica gli animali puri erano gli ovini, i bovini e i gallinacei d'allevamento. Tutti gli altri impuri. Anche i maiali, come si sa, erano da considerarsi impuri. Fatta questa premessa, e dimenticandoci di quanto premesso, il Langone è stato di una grande coerenza stabilendo che vi è una grande differenza tra le chiese cristiane e le moschee. Lo disse contro il fanatico Odifreddi che aveva affermato che da ateo non trovava differenze tra cristianesimo ed islamismo e che egli, viaggiando visitava chiese, moschee e sinagoghe perché ogni religione ha un valore folkloristico. Con ciò ignorando che molte chiese cristiane hanno un valore storico in quanto artistico, sia per l'architettura che per i dipinti di valore che esse contengono. Ma il non avere trovato differenze tra i Vangeli e quel libro di MERDA che è il Corano fa di Odifreddi un individuo privo di capacità di logica e di analisi storica. Il libro con cui cominciò a farsi conoscere presso il grande pubblico fu Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici). Tanto per essere più ateo dell'ateo Benedetto Croce che, al contrario, scrisse un famoso libretto intitolato Perché non possiamo non dirci cristiani. Il libro di Odifreddi è pieno di attacchi virulenti al cristianesimo fondati sui soliti temi della mancanza di storicità dei racconti evangelici. Così sfondando una porta aperta. Inoltre solo in alcune note fa riferimento ad alcuni testi, che certamente non ha mai letto, anche perché cita manoscritti in latino che sono reperibili in biblioteche vaticane. Li cita dunque di seconda mano dando ad intendere di averli avuti tra le mani. E questo significa essere disonesti. D'altronde Odifreddi proviene dalla scuola dei geometri, e dunque non conosce il latino. Da disonesto ha voluto dare ad intendere al lettore sprovveduto di conoscerlo. Quando qualche anno fa venne a Cagliari per tenere una conferenza sulla geometria nello spazio (titolo: Vi è spazio per tutti) gli domandai pubblicamente, al termine della conferenza, perché non se la prendesse anche con gli islamici. Mi rispose da cretino che la cosa non lo riguardava perché non viveva in uno Stato islamico. Come se l'islamismo, e non il cristianesimo, non fosse l'unico pericolo. Ma soprattutto gli ultimi due anni, con i frequenti attentati terroristici, hanno dimostrato quanto sia cretino.
Ha pubblicato un commento al poema di Lucrezio (De rerum natura) offrendo una sua traduzione. Ma come poteva darne una traduzione se non conosce il latino? Evidentemente ha usato un'altra traduzione (senza dire quale) per usarla a suo uso e consumo. Infatti ha fatto passare Lucrezio come sostenitore dell'atomismo, quando invece in tutto il poema di Lucrezio non appare mai il termine greco ATOMON. Lucrezio usa il termine SEMEN, entro una concezione vitalistica (nel senso che nel SEMEN vi è l'origine stessa dei principi vitali e non è indivisibile come l'atomo di Democrito ed Epicuro), mentre Odifreddi ha voluto far passare Lucrezio come filosofo atomista e maccanicista, nel senso che la vita sorgerebbe da una materia INORGANICA. Questo significa non rispettare Lucrezio attribuendogli la concezione materialistica di Odifreddi.
Ha pubblicato un commento al poema di Lucrezio (De rerum natura) offrendo una sua traduzione. Ma come poteva darne una traduzione se non conosce il latino? Evidentemente ha usato un'altra traduzione (senza dire quale) per usarla a suo uso e consumo. Infatti ha fatto passare Lucrezio come sostenitore dell'atomismo, quando invece in tutto il poema di Lucrezio non appare mai il termine greco ATOMON. Lucrezio usa il termine SEMEN, entro una concezione vitalistica (nel senso che nel SEMEN vi è l'origine stessa dei principi vitali e non è indivisibile come l'atomo di Democrito ed Epicuro), mentre Odifreddi ha voluto far passare Lucrezio come filosofo atomista e maccanicista, nel senso che la vita sorgerebbe da una materia INORGANICA. Questo significa non rispettare Lucrezio attribuendogli la concezione materialistica di Odifreddi.
Ma torniamo al confronto scontro tra Odifreddi e Langone. Langone ripeteva continuamente che il cristianesimo oggi non è più quello dei secoli passati, che Gesù ha separato la religione dallo Stato con la famosa frase "date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio", e che comunque non vi è nei Vangeli una sola frase che inciti alla violenza, mentre l'islamismo impone un'identificazione della religione con lo Stato e si estese "con la scimitarra". All'osservazione da ignorante di Odifreddi che il cristianesimo e l'islamismo hanno eguale radice nella religione abramatica (cioè da Abramo) Langone fece osservare la fondamentale differenza dall'islamismo (e io aggiungo dall'ebraismo) in quanto nel cristianesimo è fondamentale la trinità, che è assente nell'islamismo e nell'ebraismo. Ed io osservo in aggiunta che il Corano odia la trinità in quanto paragonata ad una sorta di paganesimo per avere identificato la trinità con l'esistenza di tre divinità. Odifreddi ricordò che anche il cristianesimo si impose con le guerre giustificando le crociate contro gli islamici. Langone con ragione replicò che le crociate furono un tentativo da riacquistare alla cristianità le terre che erano state invase dagli arabi. A questo punto il tema laicità andò a finire sugli omosessuali, le cui unioni Odifreddi difese come indice di progresso. Di fronte a queste aberrazioni Langone perse giustamente la pazienza e disse che il riconoscimento legale della pratica omosessuale era indice di decadenza morale perché il futuro di un popolo non può fondarsi sul "COITO ANALE" (sic!). Vedi minuto 31.40 della trasmissione. Mi fermo qui. Chi volesse ascoltare la trasmissione clicchi qui sotto andando a cliccare successivamente sulla trasmissione del 30 luglio (L'Italia è un Paese laico?).
In Onda. Puntata del 30/07/2016.
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Il ragionamento di Odifreddi è illogico a prescindere;la logica,in senso assoluto,non è un esclusiva dei matematici.langone è obiettivo,a prescindere dal suo essere un cattolico.senza premesse però.
RispondiEliminaAntonio
Mamma mia Odifreddi, un figlio di puttana smentito da Ratzinger una volta per tutte, ancora rompe i coglioni.
RispondiEliminaL'esistenza di personaggetti di questo tipo è la dimostrazione di quanto siamo avanzati rispetto agli stati islamici, che l'avrebbero già gassato.
Purtroppo è anche indice di quanto siamo decaduti, visto che spara cazzate a profusione, e ci siamo rotti i cazzo di correggerlo.
professore,
RispondiEliminaessere atei non dovrebbe voler dire ignorare che esista una realtà spirituale.
si può dire che dio - quello della bibbia, o peggio, allah - non esiste, ma non si può ignorare una tradizione che ha cercato per millenni di dire all'uomo che l'uomo è anche spirito. mi riferisco alle religioni - meglio filosofie - orientali, a mio avviso più logiche ( per quanto possa essere logico tale argomento ) di quelle occidentali.
odifreddi è un ateo "puro", cioè non crede in niente al di là della materia. si perde una vasta cultura, mi spiace per lui !
saluti,
marco