Siamo arrivati all'assurdo di considerarlo un reato solo perché fu ereditato dal fascismo e dal nazismo. Ma che c'entrano gli eredi con i padri? L'origine risale all'antica Roma. E questo basta. Perché debbo essere costretto a stringere la mano come segno di saluto se la cosa mi dà fastidio e talvolta mi ripugna? Che ne so della mano altrui? Se non posso sottrarmi alla maledetta stretta di mano per non apparire scortese o maleducato non posso sottrarmi alla necessità di lavarmi subito le mani con sapone liquido antibatterico appena torno a casa. Oppure dovrei portarmi dietro delle salviette umide e disinfettanti. E' una questione di igiene. E' scientificamente dimostrato che la stretta di mano è un reciproco scambio di batteri. Perché debbo essere contagiato dai batteri altrui se mi bastano i miei contro cui ho anticoprpi mentre non so di avere anticorpi per i batteri altrui? Dunque il saluto romano è l'unica alternativa al contagio di batteri altrui. Magistrati ignoranti e politicizzati hanno voluto ignorare l'origine del saluto romano e l'hanno considerato reato. Ognuno deve essere libero di salutare come vuole.
Mi immagino subito l'obiezione: il saluto romano è apologia del fascismo o del nazismo se fatto in gruppo in un contesto chiaramente politico. Ed io rispondo: che cazzo di democrazia è quella che impedisce di manifestare pubblicamente, senza violenza, la propria simpatia politica? Non sono stato mai filofascista e tanto meno filonazista. Ma si vuole fare ignorare disonestamente che il fascismo e il nazismo andarono al potere democraticamente, ed acquisirono poi un consenso di massa che questa falsa democrazia non si sogna nemmeno, essendo rappresentata da partiti l'uno contro l'altro "armati". Ricordiamoci di una frase famosa che, pur coerente con il pensiero dell'illuminista Voltaire, fu impropriamente attribuita a Voltaire (mentre si trova in un libro intitolato Gli amici di Voltaire della sua biografa Evelyn Beatrice Hall): "Non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire".
E poi - e questo è per me l'argomento vincente - come mai non è stato mai considerato reato il saluto con il pugno chiuso, come manifestavano pubblicamente i comunisti? Eppure il comunismo ha causato più morti di quanti ne abbia causato il nazismo, a parte la guerra, nei campi di concentramento. Ne morirono di più nelle persecuzioni staliniane nei gulag sovietici. Ma di questi non si scrive mai. E' proprio vero che la storia viene scritta sempre dai vincitori.
Mi immagino subito l'obiezione: il saluto romano è apologia del fascismo o del nazismo se fatto in gruppo in un contesto chiaramente politico. Ed io rispondo: che cazzo di democrazia è quella che impedisce di manifestare pubblicamente, senza violenza, la propria simpatia politica? Non sono stato mai filofascista e tanto meno filonazista. Ma si vuole fare ignorare disonestamente che il fascismo e il nazismo andarono al potere democraticamente, ed acquisirono poi un consenso di massa che questa falsa democrazia non si sogna nemmeno, essendo rappresentata da partiti l'uno contro l'altro "armati". Ricordiamoci di una frase famosa che, pur coerente con il pensiero dell'illuminista Voltaire, fu impropriamente attribuita a Voltaire (mentre si trova in un libro intitolato Gli amici di Voltaire della sua biografa Evelyn Beatrice Hall): "Non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire".
E poi - e questo è per me l'argomento vincente - come mai non è stato mai considerato reato il saluto con il pugno chiuso, come manifestavano pubblicamente i comunisti? Eppure il comunismo ha causato più morti di quanti ne abbia causato il nazismo, a parte la guerra, nei campi di concentramento. Ne morirono di più nelle persecuzioni staliniane nei gulag sovietici. Ma di questi non si scrive mai. E' proprio vero che la storia viene scritta sempre dai vincitori.
Il saluto romano è reato? La giurisprudenza è incerta, la legge no
it.ibtimes.com/il-saluto-romano-e-reato-la-giurisprudenza-e-incerta-la-legge-no-1452...
19 mag 2016 - Ecco, quello è un saluto romano che, nonostante le sue antiche origini ... reato di apologia del fascismo previsto dalla legge 20 giugno 1952, n.
"Il saluto romano è reato anche se non c'è violenza" - IlGiornale.it
www.ilgiornale.it/news/.../saluto-romano-reato-anche-se-non-c-violenza-1260016.ht...
17 mag 2016 - Non è necessario che sia accompagnato da comportamenti violenti. Per la Cassazione il saluto romano è sempre e comunque reato perché ...
Saluto romano, Cassazione: "E' reato. Richiama l'ideologia fascista e ...
www.ilfattoquotidiano.it › Giustizia & Impunità
Treviso, al raduno degli skinheads pure i bambini fanno il saluto ...
www.tgcom24.mediaset.it › Cronaca › Veneto
Israele-Italia, tifosi azzurri fanno il saluto romano sugli spalti. Espulsi dallo stadio
Saluti romani durante l'inno israeliano. Alcuni tifosi italiani sono stati sorpresi con le braccia ...
Il Fatto Quotidiano - 2 giorni fa
professore,
RispondiEliminaforse bisognerebbe salutare con la mano destra tesa e la sinistra chiusa nel pugno !
si passerebbe per degli emeriti idioti, ma nessuno potrebbe denunciarti !
perché altrimenti dovrebbero denunciarti anche per il pugno chiuso, cosa che non avverrebbe, mettendo in luce la palese contraddizione.
perché, come dice lei, anche il comunismo ha fatto morti.
forse più dei regimi di destra se consideriamo il fatto che il comunismo uccide ancora oggi...
saluti,
marco
Professore,è vero però anche che il consenso di massa ottenuto dal fascismo e dal nazismo derivava spesso anche dall'ignoranza delle masse che si lasciavano coinvolgere emotivamente dai discorsi carismatici del Duce o del Fuhrer, ma che effettivamente ragionavano poco sulle conseguenze che determinate scelte potevano comportare per la nazione, come quando nel 1942 la Germania nazista decise di proseguire la guerra nonostante gli allarmanti segnali che avrebbero dovuto spingere in un'altra direzione. Tuttavia io credo che il grande difetto di una democrazia consista proprio nella sua stessa natura: il rappresentante di un governo democratico, anche se ha idee obiettivamente giuste, deve tener conto per forza dell'opposizione e quindi i conseguenti compromessi rischiano di inficiare la bontà dell'idea originaria. In secondo luogo, non è affatto vero che il parere di una maggioranza sia per forza giusto, anzi, molto spesso i più ragionano male.
RispondiEliminaUn caro saluto.
Il fatto che il nazismo, al contrario del fascismo, abbia resistito sino alla morte di Hitler colpevolizza tutti i tedeschi di allora. Vi furono degli attentati, come quello del colonnello Von Stauffenberg, ma il popolo sembrava ipnotizzato nel conservargli un consenso. Una democrazia rappresentativa, senza la possibilità di referendum propositivi di una legge di iniziativa popolare saltando il parlamento sarebbe di chiarezza perché così sarebbe lo stesso popolo, con la sua maggioranza, a divenire responsabile di stesso, e non avrebbe più motivo di prendersela con questi politici di merda, divisi tra falsa maggioranza e minoranza dell'illegittimo parlamento. Rousseau (Contratto sociale) era contrario alla democrazia unicamente rappresentativa, dove poi gli eletti si fanno i cazzi loro, anche tradendo il voto dell'elettore passando da un partito all'altro o fondandone un altro ancor prima delle elezioni. In Svizzera (e Rousseau era cittadino svizzero nato a Ginevra) esiste una democrazia diretta con i referendum che possono scavalcare il parlamento federale.
RispondiEliminaprofessore,
RispondiEliminala sa quella di Hitler che sarebbe fuggito in sud america e avrebbe sposato - udite udite ! - una donna di colore, una negra ! e avrebbe avuto anche dei figli. il tutto in un piccolo villaggio sperduto ai margini di una foresta brasiliana. gli autoctoni lo chiamavano "il vecchio tedesco" e pare sia vissuto fino oltre i novant'anni, in virtù del suo essere vegetariano.
l'ho letta qui :
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Adolf-Hitler-non-sparato-morto-in-Brasile-nel-1984-a-95-anni-germania-seconda-guerra-mondiale-c01d7576-6f96-4df1-82c2-758d98f43ca5.html
a me fa sorridere. non so se sia vero. da un lato sarei contento per lui, dall'altro penso che se fosse vero porrebbe non pochi problemi, anche a chi oggi scrive i libri di storia.
saluti,
marco