lunedì 16 gennaio 2017

LA SPORCA INGIUSTIZIA DELLE UNIONI INCIVILI CONTRO IL MATRIMONIO

Con l'aggiunta della pensione di reversibilità alle unioni incivili mi domando in che cosa consista la differenza tra matrimonio (da mater) e l'unione incivile. Eppure alcune differenze vi sono, ma a sfavore del matrimonio. Infatti il matrimonio può essere sciolto soltanto di fronte al Tribunale, con tutte le conseguenze negative per il coniuge economicamente più forte, costretto a pagare un assegno di mantenimento a favore dell'altro coniuge. Con l'unione incivile basta che l'uno dei due spedisca una raccomandata all'altro con cui gli si manifesta la volontà di rompere l'unione incivile. E poi che cosa capita? Vale sempre la pensione di reversibilità? Anche se l'unione è durata poco tempo? La legge non lo dice. Non basta. Con l'unione incivile non vi è obbligo di fedeltà, mentre questo obbligo rimane nel matrimonio. Poiché l'unione incivile è prevista anche per gli eterosessuali (e solo in questo caso la chiamerei unione civile perché non sarebbe un'unione sporca per ovvi motivi) in pratica conviene agli eterosesuali l'unione civile per sottrarsi all'obbligo di fedeltà facendo dell'unione civile un surrogato conveniente del matrimonio. Ma qui sorge una difficoltà non contemplata dalla legge sulle unioni incivili. Infatti, almeno per ora, non è passata la possibilità di adozione (stepchild) da parte di una coppia di omosessuali, mentre è rimasta per il matrimonio. Ma supponiamo che una coppia normale (cioè eterosessuale) abbia dei figli. Continua a valere anche per questa coppia l'unione civile?  Logicamente non dovrebbbe più valere perché l'unione incivile vieta l'adozione. A maggior ragione l'unione civile tra eterosessuali dovrebbe decadere nel caso in cui la coppia abbia avuto dei figli. All'unione civile dovrebbe sostituirsi il matrimonio nel caso si aggiungano dei figli. Un vero pasticcio derivante da un governaccio incapace di prevedere le conseguenze di una legge scriteriata. Non sono d'accordo con ciò che ha scritto Stefano Zecchi nell'articolo sottostante. Il matrimonio non è fondato sui sentimenti. Infatti esistono anche i matrimoni d'interesse. E ciò perché allo Stato dei sentimenti giustamente nulla gliene può fregare, come d'altronde espresso dal Codice Civile. Con il matrimonio vengono citati dall'ufficiale di stato civile due articoli che obbligano alla convivenza e alla reciproca assistenza. Null'altro. I sentimenti sono uno stato d'animo soggettivo in cui lo Stato non può entrare. Ma le unioni incivili sono invece nate proprio da un imbroglio, dalla richiesta degli omosessuali di riconoscere "il diritto all'affettività" (sic!) conformemente alla richiesta di "parità di  diritti" (sic!). Quale parità? Tra il culo e la vagina? Lo Stato non riconosce, e non può riconoscere, il diritto all'affettività, di cui, come detto, nulla gliene importa e nulla gliene deve importare. Senza l'aggiunta della pensione di reversibilità (che era l'unico vero scopo con cui gli omosessuali, disonesti, volevano il loro riconoscimento giuridico) sarebbe bastato il Codice Civile negli articoli che riguardano l'eredità. Infatti il testamento esclude dall'eredità qualsiasi grado di parentela, rimanendo salva la legittima per il coniuge superstite e i figli. Ma nel caso di una coppia di fatto di omosessuali, anche senza l'unione incivile, ognuno dei due sporcaccioni avrebbe potuto continuare a fare testamento a favore dell'altro escludendo qualsiasi grado di parentela (compresi i fratelli).      

Le unioni civili sono legge ma dimenticano i sentimenti - IlGiornale.it

www.ilgiornale.it/.../unioni-civili-sono-legge-dimenticano-i-sentimenti-1351555.html
10 ore fa - Con i decreti attuativi, le unioni civili sono entrate nell'ordinamento giuridico italiano ma, nella loro lunga corsa per diventare legge, esse .. 
di    

LEGGERE LE PATOLOGIE IRREVERSIBILI DEI RAPPORTI ANALI INCORAGGIATI DALLA LEGGE SULLE UNIONI INCIVILI. COMPLICE IL MINISTERO DELLA SALUTE NEL SUO SILENZIO.

Silvana De Mari al contrattacco - La Croce Quotidiano

www.lacrocequotidiano.it/articolo/2017/01/13/storie/silvana-de-mari-al-contrattacco
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Il chirurgo Silvana De Mari: "Curo gli omossessuali da 40 ... - Il Giornale

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Adinolfi attacca Conti:
"Basta con la gaystapo"


3 commenti:

  1. professore,
    è uno schiaffo - anzi uno schiaffetto, un puffetto, per dirla come i gay - contro il matrimonio. che è un' istituzione antichissima. adesso hanno reso più convenienti le unioni civili. in tutti i sensi e per tutti. a me fa venire il voltastomaco il fatto che non ci sia più l'obbligo di fedeltà reciproca : ma dai, che siamo ? tutti fricchettoni ? o figli dei fiori ? non scherziamo con l'amore, c'è anche chi lo vive seriamente.
    saluti,
    marco

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  2. Interessante ciò che dice un ateo, seppur devoto (Giuliano Ferrara) sulla fedeltà nel matrimonio. L'articolo del Foglio si può leggere a questo indirizzo (nel Foglio è riservato agli abbonati):

    http://www.simofin.com/simofin/index.php/religione/12392-atea-devozione-amore

    La civiltà esiste da quando si istituirono "nozze, tribunali e are" (Foscolo). La civiltà di oggi invece deve essere fondata sui capricci individuali. La civiltà dei capricci "così star suole in piede / quale star può ciò che ha in error la sede" (La ginestra).

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  3. Facebook ha bloccato la pagina della dottoressa De Mari.
    E pensare che invece nessuno benna le follie degli islamici!! ��

    *Islamofoba Incazzata*

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