sabato 22 luglio 2017

L'ASSURDO DEL CUMULO DELLO STIPENDIO LORDO O DELLA PENSIONE LORDA CON ALTRO REDDITO

Si badi che lo stipendio o la pensione sono già tassati alla fonte e dunque non dovrebbero fare cumulo con altro reddito. Mi si dice che così vuole la legge. Ma io mi domando se ciò sia compatibile con l'articolo della Costituzione che si limita a dire che tutti debbono contribuire alla spesa pubblica secondo la propria capacità contributiva. Più di un commercialista mi ha detto che l'articolo della Costituzione comtempla la progressività del reddito e dunque del cumulo. Ma la Costituzione non fa riferimento al cumulo con reddito già tassato alla fonte. Ed io ho portato l'esempio dei BTP i cui ricavati non debbono essere dichiarati perché già tassati alla fonte nella misura del 12,50%. Mi è stato risposto che il caso è diverso perché il ricavato figura come premio che lo Stato offre per avergli prestato soldi. Ma si tratta pur sempre di reddito. Ma l'assurdo maggiore  consiste nel fatto che il cumulo viene calcolato non sullo stipendio netto o sulla pensione netta ma sul lordo. Ma se sul lordo sono già comprese le tasse statali, regionali e comunali, e queste sono già sottratte alla fonte, qualche esperto mi dica perché nel cumulo debba essere considerato il lordo e non il netto. La differenza tra il lordo e il netto non me la metto in tasca e dunque non è reddito. Come debbo spiegare che questo è un assurdo? La mia capacità contributiva è già compresa nella differenza tra il lordo (comprendente le tasse) e il netto che incasso realmente. E dunque la tassazione del lordo in caso di cumulo con altro reddito deve essere considerato anticostituzionale. Al massimo (con forti dubbi) il cumulo dovrebbe essere calcolando il netto e non il lordo. Invece lo stipendio e la pensione vengono tassati tre volte. 1)Alla fonte; 2) Con il cumulo; 3) Con il cumulo calcolato secondo il lordo e non secondo il netto. Queste assurdità favoriscono una  sola cosa: l'evasione o l'elusione fiscale. Poi ci si mette di mezzo una testa di cazzo di Boeri, messo a presiedere l'INPS (di istituzione fascista) da quel deficiente esagitato che è il BOMBA. Si sa che i pensionati che giustamente hanno interesse a trasferirsi all'estero dove minore è il costo della vita e dove minore è la tassazione si vedono retribuire dall'INPS la pensione lorda perché pagano le tasse nello Stato in cui hanno assunto residenza. Ed ora questo burattino del BOMBA vorrebbe tassare in parte la pensione considerando la differenza in meno che pagano in fatto di tassa sulla pensione. Questo presidente è fuori di testa. Come può interferire sulle tasse che già vengono pagate all'estero? Allora dica a Marchionne che deve pagare in Italia la differenza di tasse che paga in meno avendo delocalizzato fuori dell'Italia (e dal suo punto di vista ha fatto bene) la residenza fiscale della Fiat e, suppongo, anche il suo lauto stipendio. Questo Stato italiano vuole farsi forte con i debli e debole con i forti. E' possibile che il mio reddito derivante da pensione più un altro piccolo reddito debba fare salire l'aliquota al 46%? Pazzesco. E poi per che cosa? Per mantenere una classe di parassiti, tra cui politici con vitalizi e negri che vengono qui a farsi mantenere? Si badi che questi negri, quando abbiano maturato un minimo di pensione e ritornino al loro Paese, se pur con una pensione minima, non pagano le tasse in Italia su questa pensione e nel loro Paese anche soli 500 euro permettono loro di vivere decorosamente mentre un italiano che abbia una pensione di sussistenza con 500 euro fa la fame. Bisogna riformare l'INPS incominciando a cacciare all'opposizione quel Partito della Disgrazia che è il PD. E introducendo una tassa piatta (flat tax) ma corretta con due aliquote perché non è giusto che chi abbia uno stipendio lordo o una pensione lorda che può raggiungere persino 90.000 euro al mese  debba pagare  la stessa aliquota (flat tax) di chi ha uno stipendio o una pensione che abbia un decimo di 90.000 euro. Anzi, dovrebbe esistere un tetto massimo per la pensione indipendentemente da quanto guadagnava quando era in età lavorativa. Chi guadagnava molto e non ha provveduto o a farsi una pensione privata o investendo il suo guadagno peggio per lui. Una pensione che abbia dall'INPS come tetto massimo 5000 euro netti non pretenda di più. Chi ha fatto la cicala in età lavorativa non pretenda di fare poi in pensione la formica pretendendo dall'INPS di conservare lo stesso tenore di vita in vecchiaia quando piuttosto dovrebbe incominciae a pensare alla bara.          

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