sabato 31 marzo 2018

COME E PERCHE' FU INVENTATA LA MENZOGNA DELLA RESURREZIONE

Gli antichi ebrei all'epoca di Gesù si dividevano tra sadducei e farisei. I primi, che  si ritenevano custodi dell'ortodossia, credevano solo nei primi cinque libri dell'Antico Testamento (chiamati Torah o la Legge) ed escludevano conseguentemente l'immortalità dell'anima. Questa invece fu incominciata ad essere introdotta nei libri dei (falsi) profeti, in cui credevano i farisei. E' probabile che sia stata introdotta sotto l'influenza della cultura greca. Il corpo di Gesù deposto dalla croce fu portato in una grotta che eradi proprietà di Giuseppe d'Arimatea che l'aveva predisposta per il proprio sepolcro. Portatovi il cadavere di Gesù la grotta venne poi chiusa con un grande masso. A questo punto non si sa di certo chi abbia trafugato il corpo di Gesù, se siano stati gli stessi farisei con l'intenzione di contrastare i sadducei dimostrando che esisteva la resurrezione dei corpi (cfr. il libro di Daniele, che però, incredibilmente, ammetteva la resurrezione solo per gli ebrei) o siano stati gli stessi discepoli. Di vero si sa che che il corpo fu trafugato e fatto  sparire per sempre o da coloro, i farisei, che avevano interesse a dimostrare la verità della resurrezione o dai discepoli per dimostrare che Gesù era figlio di Dio. Nei Vangeli la sparizione del cadavere di Gesù subì una traduzione miracolistica perché alle donne che per prime scoprirono che il grande masso che chiudeva la caverna era stato rimosso è stata aggiunta la figura di un angelo che disse alle donne di andare a cercare Gesù in Galilea. E' evidente che un solo uomo non sarebbe stato capace di rimuovere il grande masso che chiudeva la grotta. Ma secondo il racconto dei Vangeli sarebbe stato lo stesso Gesù risorto a rimuovere il masso. Cosa impossibile. La cosa strana è che proprio i farisei siano stati rapresentati come avversari di Gesù, che li considerò come impostori, giungendo a chiamarli sepolcri imbiancati. La sparizione del cadavere di Gesù fu all'origine della favola inventata da S. Paolo della resurrezione di Gesù, poi ripresa dai Vangeli, successivi tutti alle Epistole di Paolo. La morte di Gesù, la cui predicazione non prevedeva affatto la sua morte in croce, fu dovuta all'opposizione che egli trovò presso i sadducei, che rappresentavano la casta sacerdotale e non credevano nella venuta di un messia in cui credevano i farisei. Il paradosso è che gli stessi farisei non riconobbero in Gesù il vero messia che avrebbe liberato la Palestina dal dominio romano e per questo preferirono la liberazione di Barabba, che non era un ladrone, come appare nei Vangeli, ma capo dei ribelli al dominio di Roma. Tutte le incongruenze sono dovute unicamente ad una voluta falsa rappresentazione evangelica della vita di Gesù. Dagli stessi Vangeli risulta sempre presente tra le varie donne portanti  il nome Maria (tra cui quello della madre) anche il nome di Maria di Magdala, che una certa esegesi vuole che fosse stata la compagna o la sposa di Gesù, da cui, secondo un racconto che però non ha riscontro storico, avrebbe avuto un figlio, partorito in Gallia, dove Maria di Magdala sarebbe fuggita. E dal figlio di Gesù avrebbe avuto origine la dinastia regia dei Merovingi in Francia. Ma tutto ciò ha poco interesse. L'unica cosa che conta è che il corpo di Gesù fu trafugato e fatto sparire per sempre e che dunque non vi è mai stata alcuna resurrezione. Dunque la Pasqua è solo la rappresentazione di una grande menzogna storica.    
La trasmissione curata da Paolo Mieli con l'intervento dello storico Franco Cardini spiega bene come andarono le cose. 


Interessante anche l'analisi della storia del sepolcro (vuoto) di Gesù in 

LEGGENDA E STORIA DELLE 7 SORELLE Dove è finito il corpo di ...

www.alateus.it/SetteSorelle.pdf
Le pie donne. Matteo cita il nome delle donne che erano presenti vicino alla croce al momento della morte di Gesù: “…..C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. Tra costoro Maria di. Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la ...    

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