Mi è stato impossibile votare perché potevo votare solo per il centro destra. Sono andato al seggio e ho rifiutato le schede. Pertanto, a termini di legge, è stato allegato al verbale un foglio che spiegava il mio rifiuto del voto. Partivo dalla considerazione che la legge elettorale è stata votata da un parlamento illegitimo perché eletto sulla base di una legge elettorale dichiarata anticostituzionale, e aggiungevo che, comunque, non mi sentivo rappresentato da alcun partito. Due asseriti, falsi vincitori: e dunque nessun vincitore. Di chi la colpa? Principalmente di Salvini, che certamente non ha voluto che nella coalizione del centro destra figurasse il Movimento Animalista della (parolaia) Michela Vittoria Brambilla, che non si è voluta imporre contro il divieto dello stupido Salvini, che ha preferito continuare a preferire i voti dei cacciatori (una minoranza in via di estinzione) a fronte di almeno 5 milioni di vegetariano/vegani. E certamente non tutti gli animalisti sono vegetariani o vegani. Dunque vi erano almeno sei milioni di voti da catturare per permettere al centro destra di arrivare a quel 40% di voti che (ingiustamente) avrebbe fatto scattare il premio di maggioranza in parlamento. Sarebbe bastata la metà di questi sei milioni per arrivare dal 37% al 40%. Gli animalisti sono stati dimenticati. Ed è scattata la loro vendetta. Nessun governo è possibile se la Lega non si rimangerà parte del suo programma. E Salvini, comunque, se lo sogni il suo proposito elettorale di diventare capo del governo (si era presentato alle elezioni con lo slogan "Salvini premier"). Se si mettesse d'accordo con Di Maio sarebbe la sua fine in quanto avrebbe deluso i suoi elettori diventando ostaggio dei 5Stelle. Quando Salvini venne a Cagliari gli consegnai il foglio che gli spiegava che doveva cessare di continuare da stupido a cercare i voti dei cacciatori mentre gli sarebbe convenuto favorire l'ingresso nella coalizione del Movimento Animalista. E' rimasto sordo. Da coglione. Chi è causa del suo mal pianga stesso. Perché ora né il centro destra né 5Stelle hanno la maggioranza assoluta. Non potevo votare per 5Stelle perché i grillini non hanno un programma chiaro circa l'euro e il contrasto dell'immigrazione clandestina con l'invasione dall'Africa. Al contrario della Lega che ha sempre contrastato l'invasione dei clandestini promettendone (con Berlusconi) la cacciata ("rimpatrio") nei loro Paesi e che con i suoi economisti Claudio Borghi e Alberto Bagnai hanno dimostrato, conti alla mano, che all'Italia converrebbe l'uscita dall'UE e dall'euro, moneta straniera essendo l'euro il marco tedesco travestito da euro. Con l'uscita dall'euro il mercato interno, per non perdere la sua estensione, non cambierebbe perchè i costi dei prodotti sarebbero costretti automaticamente ad adeguarsi al minore valore della lira rispetto all'euro, mentre il ritorno alla sovranità monetaria con il ritorno alla lira (magari ad una lira pesante trasformando un euro in una lira) favorirebbe le esportazioni per il minore valore della lira rispetto all'euro. E la Germania sarebbe la prima a essere messa in ginocchio. Si è calcolato che la lira subirebbe una svalutazione del 20% rispetto all'euro. Ma questo andrebbe a vantaggio di tutte le imprese che diventerebbero concorrenziali e non avrebbero bisogno di delocalizzarsi all'estero. I posti di lavoro non si creano direttamente per legge, ma abbassando le tasse per favorire l'occupazione e, conseguentemente, il maggiore reddito complessivo, cioè il PIL. La Lega ha proposto una tassa piatta (flat tax) del 15%. Berlusconi l'ha proposta al 23%. E' stato calcolato che la tassa piatta (ma in quale misura?) costerebbe un introito di 60-80 milardi in meno nelle casse dello Stato. Ma sono calcoli puramente teorici che sanno soltanto di scommessa. Bisognerebbe applicarla per un anno per sapere se la tassa piatta farebbe emergere, come si dice da parte dei suoi sostenitori, l'evasione fiscale pareggiando almeno il minore introito dello Stato con la tassa piatta. Ma per questo sarebbe necessario almeno per il primo anno sforare la camicia di forza del 3% nel rapporto tra deficit (annuale) e PIL. Anche per questo non conviene più soggiacere ai vincoli di una falsa Unione Europea, dove ogni Stato è libero tuttavia di farsi il suo regime fiscale in contrasto con il concetto di unione economica. Il movimento 5Stelle ha avuto il 32% solo pescando molti voti nel sud assistenzialista con il miraggio del reddito di cittadinanza e senza spiegare con quale copertura finanziaria sarebbe possibile. Vagamente ha parlato di diminuzione delle tasse: promesse fumogene. Silenzio poi sull'invasione dall'Africa, che costa 6 miliardi l'anno per mantenere con le tasse i cosiddetti centri di accoglienza di nullafacenti e fancazzisti, che costano ognuno circa 1200 euro al mese: 6 miliardi che basterebbero per finanziare in gran parte l'assistenzialismo del reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza sembra una presa per i fondelli perché è condizionato all'accettazione futura di un lavoro dopo tre offerte di lavoro. Dopo il rifiuto della terza offerta il reddito verrebbe perso. Ma quale lavoro verrebbe offerto? Se si tratta di un lavoro che non rientra nella qualifica professionale del lavoro sino allora svolto prima di rimanere disoccupati la proposta di legge, ancora del tutto vaga, prevede un corso di riqualificazione professionale. E quale riqualifica professionale il disoccupato dovrebbe accettare? E quanto tempo deve intercorrere tra un'offerta di lavoro e la successiva fra le tre? Non è previsto. Il tutto poi si basa sul presupposto che in ogni caso un posto di lavoro verrebbe comunque assicurato. E come? Non lo si dice. Non riesco ad immaginarmi un governo con a capo il ragazzino Di Maio che ha come programma la vendita di fumo del reddito di cittadinanza con cui ha gabbato gli ingenui.
ma tu chi sei,una capra???
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