domenica 1 aprile 2018

PASQUA DI RESURREZIONE: UNA CAGATA PAZZESCA

Le favole per bambini (come quelle dei fratelli Grimm) si sa che rimangono favole anche per gli stessi bambini. Ma la favola della resurrezione non è ritenuta una favola dai credenti perché ha il supporto delle Chiese cristiane e dunque ha una incidenza anche su tutti i credenti. Perciò non si può continuare a presentare come fatto storico questa grande favola favorendo l'ignoranza dei credenti. Bisogna ridurre a favola la resurrezione presso i credenti svergognando chi fa di questa favola una verità storica per togliere anche una autorità morale al papa che ogni anno fa di questa favola una rappresentazione teatrale approfittando degli ignoranti. Bisogna coprire di ridicolo i credenti in questa favola per coprire di ridicolo anche il papa privandolo di ogni credibilità e autorità.Un papa che fa la lavanda dei piedi anche ad un musulmano è un pericolo pubblico in quanto riconosce autorità anche ad un pazzo autore di un libro chiamato Corano che è una continua predicazione della violenza nei riguardi dei non credenti. Un papa che si fa propagatore della politica dell'accoglienza, cioè dell'invasione islamica, ma non in Vaticano. Alla favola della resurrezione il Corano ha aggiunto la favola di un sosia che sarebbe stato crocifisso al posto di Gesù, che sarebbe stato assunto in cielo senza essere prima morto in croce. Notare che nel Corano si riconosce la nascita miracolosa di Gesù da Maria con parto verginale, si riconoscono come veri tutti i miracoli raccontati nei Vangeli, e tuttavia nel Corano Gesù sarebbe stato solo un profeta a cui viene negata quella natura divina attribuitagli nel cristianesimo. E nonostante ciò Gesù diventa nel Corano un profeta minore superato da Maometto, che avrebbe completato la predicazione dei Vangeli. Assurdo. Nonostante tutte le contraddizioni presenti nei Vangeli vi è un abisso  tra il Corano e i Vangeli, dove non si propaganda la conversione con la violenza mentre l'autore del Corano oggi dovrebbe stare in galera per propaganda del terrorismo contro gli infedeli, compresi i cristiani, colpevoli di credere nella trinità, che per Maometto è una bestemmia. La storia del cristianesimo è una storia antievangelica quando si consideri che i cristiani da perseguitati divennero persecutori a iniziare dall'imperatore Teodosio I che proclamò il cristianesimo religione di Stato. Come antievangelica fu la storia dei papi con la persecuzione dei cosiddetti eretici e con i roghi della "Santa" Inquisizione. Ne fecero le spese anche Galileo, costretto all'abiura, al silenzio  e all'esilio, e Giordano Bruno, che, martire della libertà di pensiero, rifiutò di abiurare e fu bruciato vivo nel rogo di Campo dei fiori a Roma. Ho fatto solo due nomi illustri tra tutti i perseguitati dalla Chiesa di Roma. Ma i protestanti, con Lutero e Calvino, non furono da meno. Anch'essi furono dei persecutori nei confronti di coloro che erano ritenuti eretici, cattolici e non cattolici. Perciò non bisogna confondere i Vangeli con la storia del cristianesimo. Al contrario, i terroristi islamici sono purtroppo i migliori  osservanti di quel libro per pazzi che è il Corano. Ma questo non lo può riconoscere nemmeno il papa per ragioni solo politiche e non religiose. Un papa Anticristo che fa la lavanda ai piedi anche a un musulmano per ragioni politiche, avendo paura che qualche musulmano gli faccia esplodere una bomba in Vaticano. Per questo cerca un inutile dialogo con i musulmani, facendo finta di ignorare tutte le terribili frasi di odio che nel Corano incitano alla violenza, come nella Sura V, dove si legge che i miscredenti, "coloro che corrompono la terra dovranno essere amputati delle mani e dei piedi e crocifissi". Alla faccia dei disonesti che distinguono tra islamici moderati e islamici estremisti, come se vi fosse un Corano moderato. 

Il Pontefice non frena
il dialogo con gli islamici


     
Agnellino disperato legato in chiesa ai piedi dell'altare
Ma vi è un arcivescovo contro il silenzio di questo papa sulla pasqua di strage di agnelli

Pasqua senza agnello, anche la Chiesa lo dice - La Rivista della Natura

https://rivistanatura.com › Uomo e pianeta › Società
5 giorni fa - Come ogni anno puntuale sulla rete spuntano mille appelli a non mangiare l'agnello per Pasqua, che qualcuno vede come un cucciolo da difendere mentre altri, bisogna dire sempre meno, lo vedono solo come pietanza, sempre in bilico fra sacro e profano     

I vaneggiamenti di un papa ipocrita

Fonte: Libero

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