Minacciate penalità nel caso in cui l'Italia rifiutasse di continuare a partecipare ai fondi strutturali europei. Essi sono stati inventati per favorire gli Stati dell'UE che si trovavano in condizioni economiche svantaggiate rispetto agli altri. Con l'ingresso di Stati ex comunisti (come Polonia, Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia) l'onere degli Stati come l'Italia (ritenuta Stato non svantaggiato) è aumentato di molto. L'Italia sinora a versato 237 miliardi ricevendone i restituzione 162, ma sotto precise condizioni di spese e di tempo, altrimenti se li riprende l'UE. Dunque 72 miliardi buttati a favore di Stati che invece ricevono più di quanto versino. Ha buttato più di 14 miliardi (degli 89 miliardi previsti dall'UE) per salvare la Grecia. In che cosa consisterebbero le sanzioni? E se non venissero pagate che cosa succederebbe? L'uscita dall'UE? Tanto di guadagnato. La risposta dovrebbe essere una pernacchia.
I Vitelloni - Alberto Sordi - Lavoratori (pernacchia) - YouTube
Quanto ci costa l'Europa? Più di 4 miliardi l'anno | QuiFinanza
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12 lug 2018
Nel senso che lo stato italiano ha sempre versato alle varie voci del bilancio Ue più soldi di quanti ne abbia ricevuti...
Ora Oettinger minaccia l'Italia
"Pagate l'Ue o avrete sanzioni"
Negli anni 2015-2017 l'Italia ha speso 10 miliardi per accogliere invasori, ma nel 2018 si prospetta un costo di 5 miliardi. L'Unione Europea contribuisce in una misura irrisoria.
Ecco quanto spende l'Italia per i migranti. E quanto ... - Eunews
www.eunews.it/2018/06/11/quanto-spende-italia-migranti-unione-europea/106009
PIUTTOSTO non si capisce perché l'ungheria/polonia prendono 10 e danno 0 (soprattutto non prendono migranti), mentre l'italia finanzia questi stati in cui le nostre aziende vanno a delocalizzare (quante volte un'azienda chiude qui e apre in polonia/romania/ungheria/ex-yugomerda ?)
RispondiEliminaUngheria e Polonia non danno zero ma danno meno di quanto ricevono. Sono Stati che sono in attivo mentre l'Italia (come ancora di più Germania e Francia) sono in passivo perché danno più di quanto ricevono in restituzione. La Germania è lo Stato che maggiormente è in passivo nel rapporto tra dare e avere. Ma se lo può permettere anche perché è lo Stato che ha usufruito di una moneta che è il marco travestito in euro avendo FISSATO nel 1999 il valore delle monete nazionali sulla base del valore che esse avevano rispetto al marco. E' vero che in questo modo è stata arginata l'inflazione. Ma questo dimostra l'inefficienza dei governi italiani che avevano bisogno di vincoli stranieri per contenere l'inflazione e mantenere entro il 3% il rapporto negativo tra deficit annuale e PIL. Con l'euro la Germania ha avuto un mercato unico in Europa dove va a finire la maggior parte delle sue esportazioni, mentre le monete nazionali sono state private della flessibilità del cambio impedendo quella svalutazione (la lira oggi verrebbe svalutata del 20%) che metterebbe in crisi tutta l'economia tedesca. E' questa la truffa monetaria che ci è stata imposta con la perdita della sovranità monetaria che ci impedisce di fare concorrenza alla Germania. Dato un mercato comune con una moneta unica per una legge naturale i prezzi tendono ad adeguarsi verso i prezzi più alti (quelli della Germania. E' falso che un euro corrisponda oggi a 1936,27 lire. Tutti abbiamo sperimentato che oggi un euro vale non più di mille lire perché i prezzi sono aumentati di molto, mentre i salari e gli stipendi non sono aumentati.Ne so io qualcosa. Io stavo molto meglio con la lira. Sono stato impoverito con l'euro.
RispondiEliminaOrban deve ammettere che l'Ungheria ci guadagna con l'UE, ma non per questo deve essere disposto a buttare i soldi che riceve dagli Stati che sono in passivo (tra il dare e il ricevere) a buttare i soldi per mantenere degli invasori invece di investirli per migliorare le condizioni dell'Ungheria. Meglio sarebbe però che ogni Stato facesse da sé perché l'Ungheria riceve soldi anche dall'Italia. Ma di questo Salvini e Orban non hanno parlato per ovvie ragioni, essendo tutti e due giustamente alleati nel contrastare l'invasione.
P.S.Nel 1992 vi fu una ripresa economica dell'Italia con la svalutazione della lira del 20% a cui corrispose una inflazione del solo 5%.
si ribatte alla sua argomentazione con l'incapacità di italiana.
RispondiEliminaCon l'introduzione dell'euro era necessario migliorare imprese, apparati statali, PA, scuola e formazione. Anche usando appunto i fondi europei.
Chi non lo ha fatto (tipo Grecia e Italia, crogiolandosi coi fondi, fottendosi i soldi sia europei che dei propri cittadini, per esempio con percentuali vergognose di evasione e di bassa produttività sia pubblica che privata) è finito nella merda.
Le ricordo che i greci avevano pensioni di livello tedesco (in proporzione), un tenore di vita totalmente fuori scala.
Questo per dimostrare che non si innova con la svalutazione, non si sta sul mercato con la svalutazione. Anche perché svalutando sempre più si arriva a situazioni come quella del 91, con prelievo coatto dai conti correnti (questo non lo cita? è stata una manovra dittatoriale, e ci stiamo riavvicinando a quelle pratiche), o privatizzazioni di merda, perché allo stato servono soldi SUBITO.
Per le aziende, svalutare sempre porta al fallimento, porta a diventare come cinesi/vietnam, ecc...
Parlare tuttavia del passato è inutile.
Parliamo dell'immediato futuro.
Uscire dall'euro o cozzare con l'europa ci porterà alla rovina, solo noi, non certo gli altri.
Ci faremo saltare in aria dentro una stanza di cemento armato.
Lei non mi ha spiegato come il mio potere d acquisto nel 2001 sia stato ridotto di circa la metà. Contra facta non valent argumenta. Il controllo dell'ulteriore svalutazione dipende soltanto dai governi. Nel 91 vi fu un prelievo di cui non mi sono nemmeno accorto essendo una tantum. La Grecia è un caso a parte perché con i fondi comunitari (a spese degli altri Stati) viveva oltre le sue possibilità. La Grecia truccò i conti per entrare da parassita nell'euro. E li truccò anche Prodi. Il ministro Marzano (con il governo Berlusconi nel 2001) disse che si era verificato lo stesso fenomeno nel 1861 con l'unità d'Italia quando fu estesa la lira nel sud. Aumentarono tutti i prezzi e persino il prezzo del grano che provocò la ribellione di una massa di contadini, che fu fatta passare alla storia come fenomeno di banditismo.
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