martedì 21 agosto 2018

"IL GIORNO DEL SACRIFICIO": MALEDETTI BARBARI MUSULMANI

Da oggi sino al 24 inizia il cosiddetto giorno sacrificio che la barbarie musulmana "festeggia" in ricordo di una grande antica bufala della storia. Nel libro del Genesi è compreso il racconto mitologico dell'ordine dato dal sanguinario dio ebraico Jahweh ad Abramo di uccidere il figlio Isacco per metterlo alla prova dell'obbedienza. E mentre stava per calare il coltello sulla gola di Isacco il braccio di Abramo fu fermato da un angelo, e al posto di Isacco Jahweh fece apparire un montone da sacrificare in suo onore. Si che tutto l'Antico Testamento è un testo di macelleria, di strage di uomini, donne bambini e animali. Un libro veramente nauseante, schifoso, che non è stato affatto un progresso rispetto alla tradizione pagana del "sacrificio" degli animali. La vigliaccheria barbara degli uomini scaricava sugli innocenti animali la richiesta agli dei di favori mentre nell'ebraismo l'uccisione serviva a scaricare sugli animali i peccati degli uomini. Ancora peggio dei pagani. A questa barbara tradizione di sangue ammantata di religiosità si è aggiunta una maggiore barbarie fondata su un'altra falsità, quella islamica, aggiuntasi a quella ebraica. Il pazzo barbaro analfabeta Maometto non conosceva affatto l'Antico Testamento, e non avrebbe potuto conoscerlo anche se non fosse stato un analfabeta perché non non esisteva una traduzione dall'abraico all'arabo dell'Antico Testamento. Non sapendo né leggere né scrivere si portava dietro uno scriba per dettargli le sue allucinazioni o le sue imposture. Si era limitato pertanto ad orecchiare i racconti orali dell'Antico Testamento in quella parte dell'Arabia Saudita dove convivevano pacificamente tribù arabe pagane ed ebrei, di cui ne fece uccidere 800 di fronte ai suoi occhi perché rifiutavano la conversione alle sue pazzie. Furono sterminate anche molte tribù arabe che non volevano convertirsi. Da notare che quella ebraica è una"religione" che proibisce il proselitismo e perciò la propaganda,  come fanno invece il cristianesimo (anche se oggi è in difesa) e l'islamismo. Sulla base di ciò che aveva orecchiato dei testi della Bibbia (compresi i Vangeli, anche questi da lui manomessi negando la morte e la resurrezione di Gesù) sostituì Isacco con Ismaele, il primogenito che Abramo ottennne dalla serva Agar e da cui gli arabi si vantano di discendere, mentre gli ebrei sarebbero discesi da Isacco, il secondogenito che Abramo ebbe dalla moglie Sara quando egli aveva già cento anni e Sara 90. Già questo fatto ci dice che si tratta di racconti, più che  romanzeschi, mitologici. Dunque sarebbe stato Ismaele e non Isacco il destinato ad essere sacrificato in onore di Jahweh, che si sbarazza poi di Ismaele, dopo la nascita di Isacco, spedendolo con la madre nel deserto promettendogli che sarebbe stato signore di una vasto regno, purché non mettesse più piede nella terra di Palestina. E di Ismaele a questo punto non si sa più nulla. In ricorrenza di questa doppia falsità i musulmani ricordano il "giorno del sacrificio" quando Jahweh (che ha assunto il nome di Allah per i musulmani) volle il sacrificio di Isacco, che per gli islamici, contro il testo letterale del Genesi, è sostituito con Ismaele. Ogni famiglia musulmana deve uccidere una pecora o un montone o un cammello in ricorrenza di questa antica e barbara narrazione. Questa mattanza avviene nelle strade e senza rispettare le norme che in Italia (come generalmente in Occidente) vengono per legge imposte nei mattatoi. Pertanto i barbari musulmani richiedono che il povero animale venga ucciso ancora più crudelmente facendolo morire trementamente per lungo dissanguamento perché la barbarie islamica ha ereditato dagli ebrei la superstizione - secondo la regola mosaica, di un personaggio anch'egli mai esistito - che vuole che l'animale debba morire cosciente perché, se privato prima della coscienza, viene considerato impuro. Si stima che in 4 giorni verranno crudelmente sgozzati 11 milioni di ovini per rispettare la pazzia ebraica resa ancora più cruenta dagli islamici, perché gli ebrei non "festeggiano" "il giorno del sacrificio".  Gente fanatica e barbara che si assiepa nelle strade de La Mecca sporche tutte del sangue di migliaia di ovini sgozzati e mentre si diffonde un'aria irrespirabile causata dall'odore di cadaveri degli animali uccisi. Gentaccia lurida che girando intorno alla pietra nera de La Mecca si accalca a tal punto da provocare ogni anno centinaia di morti tra i fanatici che lanciano pietre contro il demonio girando da forsennati intorno alla pietra nera. E questa la chiamano religione. La legge italiana proibisce che gli animali vengano macellati in strada, ma questi barbari, che i sinistronzi credono di poter integrare, se ne fregano delle leggi italiane e preferiscono pagare una multa pur di costringere gli italiani ad assistere nelle strade alla loro barbarie. Maometto è stato la più grande disgrazia della storia, e il Corano dovrebbe essere messo fuori legge perché è un testo che è contrario al nostro ordinamento giuridico. La codardia della falsa sinistra è la migliore alleata della peste bubbonica dell'islamismo. Gli islamici sono una razza di subanimali la cui vita vale meno di quella dei poveri animali da essi uccisi a causa del loro cervello reso irrimediabilmente malato da quel libro pazzesco chiamato Corano inventato da un pazzo per un miliardo e mezzo di pazzi. 
Lettera alla parolaia Michela Vittoria Brambilla (brambilla_m@camera.it). 
Lei è una parolaia. Che ha fatto in tutti questi anni per favorire l'approvazione di una legge che proibisca la macellazione ebraico-islamica? Solo adesso, dopo tanti anni ha presentato un disegno di legge per vietare la macellazione islamica, che però è anche ebraica, nonostante questa non venga fatta in pubblico (almeno credo). Mai ha organiozzato una manifestazione pubblica  di fronte, per esempio, alla moschea di Roma, la più grande (purtroppo) d'Europa o di fronte alla sinagoga di Roma. Io mi sono preso da parte di giudici fuori di testa una condanna ad una multa (sotto condono) basata sulla falsa accusa di istigazione all'odio razziale e religioso (famigerata legge Mancino) solo per avere in un mio libro condannato la maggiore sofferenza inflitta agli animali a causa della macellazione ebraico-islamica. Ma nelle sentenze, in tre gradi del giudizio, non si fa mai riferimento agli islamici: evidentemente il maggiore ostacolo sono gli ebrei, pur essendo una minoranza quelli credenti tra le poche migliaia di ebrei italiani). E così ne usufruisce anche la barbarie islamica.       

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“Che la macellazione rituale non sia più un tabù – afferma l’ex ministro – è provato dal fatto che alcuni Stati membri dell’Unione europea già non autorizzano la macellazione rituale senza stordimento: la Slovenia, la Svezia, la Danimarca, che nel Decreto sulla macellazione e sull’abbattimento di animali n. 135 del 14 febbraio 2014, con riferimento alla macellazione religiosa, esplicitamente richiede lo stordimento preventivo. Inoltre, nelle Regioni Fiandre e Vallonia (Belgio) si è delineato un accordo politico per vietare la macellazione di animali senza stordimento a partire dal 2019. Tra le stesse autorità religiose islamiche, non pochi sono quanti sostengono che l’elettronarcosi o altri procedimenti analoghi siano conformi alle prescrizioni della religione musulmana. L’alternativa è lasciare che, come avviene oggi, ad animali pienamente coscienti, immobilizzati dagli operatori, sia praticato il taglio netto di trachea, esofago, carotide e giugulare per consentire il (lento) dissanguamento prescritto dal rito. Faccio dunque appello al governo e alle forze politiche perché su questo tema, al quale l’opinione pubblica è molto sensibile, si intervenga rapidamente, magari a partire dalla mia proposta, per individuare un più avanzato equilibrio tra le istanze religiose e l’esigenza di preservare gli animali da sofferenze non necessarie”.



“Intanto – conclude l’on. Brambilla – invito le autorità, in occasione dell’imminente Festa del Sacrificio, a garantire l'assoluto rispetto della normativa vigente, che ammette la pratica crudele e cruenta della macellazione rituale, come sancito recentemente anche da una sentenza della Corte di giustizia dell’Ue, solo in un macello autorizzato, non nella modalità familiare e fai-da-te, purtroppo molto diffusa”.

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