sabato 1 dicembre 2018

CAMILLERI E GLI ANIMALI



CAMILLERI E I TACCHINI



SE VERAMENTE UN GIORNO RIUSCIREMO A SAPERE QUALE OPINIONE HANNO DI NOI GLI ANIMALI, SONO CERTO CHE NON CI RESTERÀ DA FARE ALTRO CHE SPARIRE DALLA FACCIA DEL PIANETA, SCONVOLTI DALLA VERGOGNA

(I tacchini) non si rendevano conto minimamente  di quale terribile destino li aspettasse da lì a poche ore. Negli occhi sbarrati di tanti animali portatati al macello, m’è capitato di leggere il terrore per la prossima fine, forse sentivamo l’odore del sangue delle vittime che li avevano preceduti.   

Andrea Camilleri.




Lo zoo personale dello scrittore siciliano, raccolto nel suo nuovo libro, "I tacchini non ringraziano", illustrato da Paolo Canevari, è fatto di animali e di storie che entreranno nella nostra vita

“Se veramente un giorno riusciremo a sapere quale opinione hanno di noi gli animali, sono certo che non ci resterà da fare altro che sparire dalla faccia del pianeta, sconvolti dalla vergogna. Sempre che, tra cinquant’anni, gli uomini saranno ancora in grado di provare questo sentimento. Io, fortunatamente, non ci sarò. Ma vorrei che qualche mio pronipote consegnasse agli animali una copia di questo libretto perché di me, e di moltissimi altri come me, possano avere un’opinione sia pure leggermente diversa”. Parola di Andrea Camilleri.Lo zoo personale dello scrittore siciliano, raccolto nel suo nuovo libro, I tacchini non ringraziano, pubblicato da Salani e illustrato da Paolo Canevari, è fatto di animali e di storie che entreranno nella nostra vita. Sono ritratti pieni di affetto, che confondono il confine tra la coscienza umana e quella degli animali e sono sempre a favore di questi ultimi, nel senso di un’armonia della vita solo nel rispetto di tutte le specie viventi.

Andrea Camilleri e illustrato da Paolo Canevari
Cani, gatti, cardellini, ma anche volpi, serpenti e tigri sono descritti come portatori di uno spirito ricco di amore e di intelligenza, molto più complesso e profondo di quanto pensiamo: una ‘magaria’ inesauribile. Ciascuno di loro sembra comprendere la logica degli uomini, che di volta in volta sfrutta a suo favore o prova a sconfiggere con varie strategie, sempre vincenti: dalla dignità dei tacchini al canto riconoscente di un cardellino, dall’astuzia di un lepro alla commovente compostezza di un gatto innamorato, dalla mite bellezza di una capra alla puntualità discreta di un serpente.

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