Oggi ricorre il 70° anniversario della Carta dell'ONU. Un carrozzone contraddittorio perché ne fanno parte anche tutti gli Stati che nella loro politica sono una patente violazione degli asseriti diritti umani. Si pensi che ne fanno parte anche tutti gli Stati islamici, compresa l'Arabia Saudita che ha un governo assolutista e teocratico retto da una famiglia e privo di qualsiasi traccia di democrazia. Ciò che segue è tratto dal mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica. L'Occidente e i diritto naturale (2006).
L’assurdo che sta oggi
vivendo l’Europa, e più in generale l’Occidente, è di non aver imparato la
lezione dell’ebraismo rinunciando nella sua Costituzione – ormai già morta,
come avevamo augurato in un nostro precedente saggio del 2004 – alle sue radici
greco-romano-cristiane, non giudaiche,
per non dispiacere, oltre che agli islamici, anche agli ebrei credenti, cioè
proprio a coloro che sono sempre riusciti a sopravvivere dall’antichità come
popolo unicamente difendendo la propria identità culturale - anche se male
concepita intorno ad una vuota ritualità religiosa, ancora pagana - e
predicando per proprio interesse il cosmopolitismo agli altri, mentre
l’Occidente, aprendosi al multiculturalismo dell’immigrazione multirazziale, si
destina, nella cultura del relativismo, ad una sua sparizione come identità
della non identità dei principi universali della scienza e del diritto
naturale, estraneo alla religione ebraica e all’islamismo, oltre che alle
culture asiatiche non islamiche.
Basti considerare gli
indecenti articoli della tragicomica Dichiarazione del Cairo sui
Diritti dell’Uomo nell’Islam del 5 agosto 1990. Essa nel preambolo riafferma “il ruolo civilizzatore e storico
della ummah islamica che Allah fece quale migliore
nazione, che ha dato all’umanità una civiltà universale”. Essa riconosce “i
diritti umani …in accordo con la shari’a islamica…contenuti nel Libro della
rivelazione di Allah attraverso l’ultimo dei suoi Profeti a completare i
precedenti messaggi divini”. Pertanto “tutti gli esseri umani formano un’unica
famiglia i cui membri sono uniti dalla sottomissione ad Allah e dalla sua
discendenza da Adamo…Tutti gli esseri umani sono soggetti ad Allah…” (art. 1). “La vita è un dono dato da Allah…ed
è vietato sopprimere la vita tranne che per una ragione prescritta dalla shari’a…”(art.
2). “I genitori hanno il diritto di scegliere il tipo di educazione che essi
desiderino per i propri figli, a condizione che essi (siano)...in conformità
con i valori e i principi della shari'a…”. (art. 7). “Lo Stato garantirà…la
pluralità di offerte educative nell’interesse della società e in modo da
rendere capace l’essere umano di familiarizzarsi con la religione
dell’Islam…”.(art. 9). “L’Islam è una religione intrinsecamente connaturata all’essere umano” (sic!). E’
proibito…convertirlo a un’altra religione o all’ateismo” (sic!) (art. 10). “Gli
esseri umani nascono liberi …e non esiste soggezione se non ad Allah l’Altissimo”
(art. 11). “Non c’è crimine o punizione al di fuori di quanto previsto dalla
shari’a…” (art. 19). “Ogni individuo ha il diritto di esprimere liberamente
(sic!) la propria opinione che non contravvenga ai principi della
shari’a…L’informazione… non può… violare la santità e la dignità dei Profeti…o
indebolirne la fede (sic!)” (art. 22). “Tutti i diritti e le libertà enunciate
nella presente Dichiarazione sono
soggetti alla shari’a islamica” (art. 24). “La shari’a è la sola fonte di
riferimento per l’interpretazione di qualsiasi articolo della presente
Dichiarazione” (art. 25).
Di fronte ad una tale assurda e folle
Dichiarazione, che, contravvenendo anche alle comuni conoscenze scientifiche,
si pone come fondamento di una legislazione statale facendo ancora,
scandalosamente, riferimento ad Adamo come origine dell’umanità e facendosi
carico di difendere la “sacralità” dell’Islam come religione “connaturata
all’essere umano” – mentre ormai da tempo anche la Chiesa cattolica ha
accettato come verità scientifica l’evoluzionismo darwiniano con un documento
del 1996 – di fronte ad una Dichiarazione che giustifica la libertà umana
soltanto se non è in contrasto con il Corano e perseguita come colpevole di
reato un cittadino di un Paese islamico che rifiuti la religione islamica o per
conversione ad altra religione o perché ateo – di fronte a tutto ciò l’Europa,
invece di sbarrare l’ingresso agli islamici, che con la suddetta Dichiarazione,
e nel rispetto del loro precetto religioso della dissimulazione, sono nemici di
uno Stato laico e liberale, risponde con il silenzio e il disarmo del
multiculturalismo da suicidio[1]che vieta addirittura di parlare di superiorità dell’Occidente, anche di fronte
ad una palese dimostrazione della sua superiorità, data anche dal fatto che
l’immigrazione avviene dai Paesi islamici verso l’Occidente, mentre non avviene
il contrario, e nessuna scoperta scientifica continua a provenire, perché non
può provenire, dal mondo islamico, parassita dell’Occidente. E l’Onu, che non
dovrebbe avere tra i suoi membri i Paesi che hanno sottoscritto la suddetta Dichiarazione,
perché in contrasto con i principi laici della Dichiarazione Universale dei
Diritti dell’Uomo approvata dall’assemblea dell’Onu del 10 dicembre 1948, tace
anch’essa per opportunismo politico, squalificandosi con il rendersi priva di
ogni credibilità giuridica.
La
follia politica della solidarietà e dell’accoglienza di una immigrazione
permanente che ha sempre premiato con sanatorie i clandestini – invece che
temporanea e selezionata, anche impedendo l’ingresso di islamici – con la
follia più grave che vorrebbe aggiungere il diritto alla cittadinanza per
causare tutti i danni conseguenti ad un aumento della popolazione in un
territorio già affollato, predicando utopisticamente un’integrazione anche di
coloro che, come gli islamici, non possono essere integrati, sta preparando
nuovi conflitti sociali su basi sia religiose che economiche a causa di una
futura maggiore disoccupazione conseguente ad una maggiore concorrenza per i posti di lavoro, anche
nell’amministrazione pubblica se gli immigrati otterranno la cittadinanza. E di
ciò pagheranno le spese le future generazioni, che dovranno maledire i
portatori di simile follia, che alimenta l’utopistica politica di
integrazione, che è votata al fallimento, come dimostra la rivolta in Francia
dei figli degli immigrati provenienti da Paesi islamici. Il risultato sarà
comunque il degrado della società a causa di gruppi culturalmente non
integrabili. E con la scusa di una loro emarginazione sociale interverrà il
moralismo, contro la giustizia, per riconoscere ad essi corridoi privilegiati e
l’assegnazione gratuita di case, come si è già fatto nei confronti degli
zingari.
[1] Al ministro
dell’interno che, partecipando al meeting
di CL (agosto 2005), ha detto che le origini dell’Europa derivano da un
“meticciarsi” di varie culture per
giustificare il multiculturalismo, ma per poi concludere con la fede in
Cristo, bisognerebbe chiedere quanti libri ha letto nella sua vita per poter
permettersi di dire tali sciocchezze da ignorante della storia. Certamente
non conosce nemmeno le origini dottrinali del cristianesimo. Ma tutto fa brodo
pur di giustificare, e contraddittoriamente, il multiculturalismo del “meticciamento”.
Consigliamo a questo ministro, dal cervello meticciato, una lettura di Spinoza per porre un po’ di
ordine nella confusione che ha in testa, e poi di istruirsi sull’argomento
prima di discettare.
Essenzialmente chi rimarrà saranno i musulmani (non li cambi, e sono un virus che si propaga attraverso le loro cagne), gli ebrei, e gli sfruttatori apolidi del liberismo globale.
RispondiEliminaTutto il resto sarà mietuto come il grano secco.
Gli ebrei e i musulmani si odiano ma sono simili, anzi UGUALI direi. Infatti entrambi ritengono che la divinità (Allah o Jawvè) abbia dettato letteralmente anche le leggi politiche e quindi la Torah e la Shar'ia nascono dall'identica mentalità che confonde la religione con il diritto. Non solo, Torah e Shar'ia sono simili anche nella barbarie e nelle loro superstizioni, ad esempio prevedono entrambe le lapidazioni in caso di adulterio, la macellazione per ottenere carne Halal, la visione di Dio come un Padre-padrone viene ripreso dall'Islam dall'influsso dell'antico testamento e poi adattata alle leggi tribali arabe, ma in fondo anche l'Israele antico era fatto di tribù portatrici di una mentalità primitiva. Entrambi oltretutto hanno elaborato strategie di controllo della politica, della mentalità delle persone, anche se gli ebrei, lo riconosco, hanno fatto questo in maniera più intelligente ma per questo anche pericoloso, George Soros ne è un esempio. Ma secondo me non vinceranno tanto facilmente, la gente inizia lentamente ad aprire gli occhi, se ebrei e musulmani prevedono, con mezzi diversi, di dominare il mondo (e per certi versi lo fanno anche….) io ho una moderata fiducia sul fatto che non avranno gioco tanto facile come credono.
RispondiEliminaIeri sera un altro cane musulmano ha ucciso persone.
RispondiEliminaUrge l'obbligo di abiura dell'islam in europa, pena il carcere e la confisca dei beni privati mobili e immobili.
Abolizione di ogni luogo di culto islamico, e persecuzione degli islamici.
Solo cosi se ne andranno con le buone.
Al lettore "aizen" :
RispondiEliminaper confortarci e confortarla, ci si informi di come in Cina le Autorità governative trattano i musulmani-veri (che sono una popolazione dell'Ovest cinese, chiamata "Uighur" se non erro). Ebbene, a quanto risulta le Autorità cinesi hanno imparato molto bene come si debbano trattare i musulmani... .