Perché solo in Sardegna si è avuta la sceneggiata di una violenta rivolta dei pastori? Perché si tratta di una regione che, avendo solo un milione e 600 mila abitanti, ha tuttavia ben 5 milioni di ovini. La storia della Sardegna è una storia in cui la pastorizia è stata scuola di violenza e di invidia distruttiva, radice storica del banditismo, dei passati sequestri di persona e delle tuttora frequenti fucilate contro le abitazioni di molti sindaci. Traggo alcune frasi dal mio libro Roba da sardi.
"A coloro che, con la complicità di storici accademici recenti, presentano i sardi
come vittime di cause esterne,
e non come carnefici di se
stessi, ecco offerta la loro vera identità, miserevole e spregevole, nata dalla subcultura pastorale. PASTORI SARDI BASTARDI.Tale identità è confortata dalla lettura di due opere documentatissime dello storico sardo Giuseppe Manno, Storia di Sardegna (1827) e Storia moderna della Sardegna dall'anno 1773 al 1799 (1842), per un totale di circa 1300 pagine".
Solidarietà con gli assassini?
Fonte: Il fatto quotidiano
Sgozzate perché improduttive, perché il latte che fornivano non andava più bene. E così un pastore 62enne di Ploaghe (Sassari) ha tagliato la gola alle sue 135 pecore, uccidendo con loro anche i quattro cani che
lo aiutavano a tenere il gregge. La scoperta è stata fatta dagli
allevatori della zona, che hanno iniziato a sentire l’odore delle
carcasse in decomposizione e hanno rintracciato le carcasse degli
animali. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine perché nel 1998 era stato sospettato di avere sparato ad un vicino di casa, al momento è irreperibile. Secondo quanto accertato dalla Forestale e dalla polizia locale, il 62enne era esasperato dal fatto di non riuscire più a vendere il latte delle sue pecore. La cooperativa che in passato l’aveva acquistato ora lo rifiutava perché
fuori norma, probabilmente a causa dell’alta carica batterica. Per
questo, in un raptus di rabbia, il pastore le ha sgozzate tutte con
l’aiuto di un coltellaccio, ammassandole poi ad una siepe in un fossato.
Quando gli animalisti indicano la luna, i pastori sardi guardano il dito
Fonte: Cagliari Casteddu
“I pastori sardi dovrebbero
trovarsi un altro lavoro”, così Daniela Martani, volto noto dei reality
e del mondo dei vegani affronta la protesta dei pastori sardi che
lottano contro il crollo del prezzo del latte. Intervistata alla nota
trasmissione radio La Zanzara su Radio 24 La Martani ha sottolineato che
“la gente sta consumando latte vegetale. Il latte animale sta
scomparendo, è l’evoluzione. Mungere il latte alle pecore è un atto di
violenza”, ha aggiunto, “si tratta di sottrarre neonati alle madri. La
produzione industriale del latte con gli animali che vengono mandati al
macello è un atto criminale. I pastori aprano un’azienda agricola e si
mettano a coltivare zucchine”, ha sottolineato ai due conduttori
esterrefatti per l’opinione della Martani.
I pastori,come tutti gli sfruttatori degli allevamenti di morte, meritano solo disprezzo. Hanno un cervello da subanimali che non permette loro di fare altro mestiere.
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