giovedì 30 maggio 2019

NON ESISTE IL REATO DI SOTTRAZIONE DI DANARO PUBBLICO AI PARTITI

Era sbagliata la legge (abolita dal 2014) che permetteva il finanziamento (di danaro pubblico) ai partiti. I partiti in base alla Costituzione sono associazioni PRIVATE. Dal mometo che, INGIUSTAMENTE, ricevevano finanziamenti pubblici, ogni partito dei soldi ricevuti doveva poterli spendere come voleva perché soldi SUOI. E i giudici che vanno a verificare se questi soldi fossero stati spesi per spese private in cene, in vacanze e roba del genere non debbono ficcarci il naso in queste passate spese. La questione è diversa. I partiti non dovevano avere finanziamenti pubblici, che in origine (dal 1974) erano diretti e poi sono stati trasformati, tra varie vicende di leggi all'uopo, in rimborsi elettorali. Che avrebbero dovuto essere considerati anticostituzionali. Perché ogni cittadino era costretto a finanziare tutti i partiti. Anche quelli che preferirebbe non esistessero. Ogni partito deve finanziarsi chiedendo i soldi ai suoi iscritti e ai suoi simpatizzanti. PUNTO E BASTA.  Qui non si tratta di trovare prove per difendersi. Si trattava di una legge sbagliata. Legge cancellata dal 2014 con la possibilità, ingiusta, di offrire nella dichiarazione dei redditi il 2% a favore di un partito e di dedure dalle tasse il contributo ad un partito. Ingiusta perché si utilizza per altra via il danaro pubblico a favore di un partito.     

Rixi è stato condannato
E il leghista si dimette



  

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