Inviato all'ambasciata spagnola in Roma emb.roma@maec.es
Ogni anno a Pamplona, dal 7 al 14 luglio alle ore 8 del mattino ricorre la barbarie della corsa di 8 tori che, dopo essere stati tenuti al buio per molte ore, vengono lasciati liberi insieme a dei buoi, che impazziti dalle grida di questi subanimali, percorrono 800 metri correndo lungo un percorso obbligato per finire dentro l'arena dove la sera avviene la mattanza dei tori con la corrida. Ed ogni giorno la stessa barbarie con altri nuovi tori. E' mai possibile che l'Unione Europea continui a tacere contro questa barbarie della corrida che viene considerata dalle squallide autorità municipali di Pamplona e dal governo spagnolo una tradizione di cui vantarsi? E vi è gentaccia che viene anche dall'estero per godere di questo orrendo spettacolo di crudeltà. Fece bene il lurido Hamingway, estimatore della corrida (e scandaloso premio Nobel per la letteratura), a suicidarsi sparandosi in testa con un colpo di fucile, quello stesso che usava per uccidere vigliaccamente animali in Africa. Suicidandosi fece l'unica cosa giusta della sua vita. Questa umanità mi fa schifo insieme con la Chiesa cattolica che nulla ebbe mai a dire contro la cattolicissima Spagna (quando era cattolicissima). Contro queste tradizioni di barbarie non basta la non violenza delle associazioni animalistiche come la PETA, che dovrebbero assaltare le ambasciate spagnole. Contro la violenza si deve rispondere con la violenza, giustificata dal fatto che non può essere considerata violenza quella impiegata contro coloro che fanno della violenza contro animali uno spettacolo di barbarie e di crudeltà. Assurdo poi che un san Firmino (pare che sia vissuto nel III secolo) venga festeggiato quasi per vendicarlo perché si racconta che durante le persecuzioni dei cristiani fosse morto trascinato per i piedi da un toro. Cristiani peggio dei pagani. Assurdo che ci si preoccupi solo di alcuni subanimali che corrono davanti ai tori per aizzarli a correre rimanendo feriti.
Ogni anno a Pamplona, dal 7 al 14 luglio alle ore 8 del mattino ricorre la barbarie della corsa di 8 tori che, dopo essere stati tenuti al buio per molte ore, vengono lasciati liberi insieme a dei buoi, che impazziti dalle grida di questi subanimali, percorrono 800 metri correndo lungo un percorso obbligato per finire dentro l'arena dove la sera avviene la mattanza dei tori con la corrida. Ed ogni giorno la stessa barbarie con altri nuovi tori. E' mai possibile che l'Unione Europea continui a tacere contro questa barbarie della corrida che viene considerata dalle squallide autorità municipali di Pamplona e dal governo spagnolo una tradizione di cui vantarsi? E vi è gentaccia che viene anche dall'estero per godere di questo orrendo spettacolo di crudeltà. Fece bene il lurido Hamingway, estimatore della corrida (e scandaloso premio Nobel per la letteratura), a suicidarsi sparandosi in testa con un colpo di fucile, quello stesso che usava per uccidere vigliaccamente animali in Africa. Suicidandosi fece l'unica cosa giusta della sua vita. Questa umanità mi fa schifo insieme con la Chiesa cattolica che nulla ebbe mai a dire contro la cattolicissima Spagna (quando era cattolicissima). Contro queste tradizioni di barbarie non basta la non violenza delle associazioni animalistiche come la PETA, che dovrebbero assaltare le ambasciate spagnole. Contro la violenza si deve rispondere con la violenza, giustificata dal fatto che non può essere considerata violenza quella impiegata contro coloro che fanno della violenza contro animali uno spettacolo di barbarie e di crudeltà. Assurdo poi che un san Firmino (pare che sia vissuto nel III secolo) venga festeggiato quasi per vendicarlo perché si racconta che durante le persecuzioni dei cristiani fosse morto trascinato per i piedi da un toro. Cristiani peggio dei pagani. Assurdo che ci si preoccupi solo di alcuni subanimali che corrono davanti ai tori per aizzarli a correre rimanendo feriti.
W la Catalogna che ha abolito la corrida e a cui il lurido governo di Madrid ha impedito di acquistare l'indipendenza. La storia della Spagna è una storia vomitevole di inciviltà per non aver dato mai alcun contributo alla conoscenza scientifica. Non si può trovare in tutta la sua storia il nome di uno scienziato. In compenso esportò la sue conquiste militari in altri Stati europei, come l'Olanda e l'Italia, che dovette sopportare per secoli la conquista spagnola in Lombardia, in Sardegna e in tutta l'Italia meridionale. E fu il braccio destro dell'Inquisizione con inquisitori che appartenevano agli ordini domenicano e francescano (alla faccia di questo papaccio che ha preso il nome da quel di Assisi). E massacrò intere popolazioni indigene delle Americhe con la scusa di convertirle al cristianesimo (cattolico).
E' l'altra faccia della festa di San Fermìn, a Pamplona. Un flash mob degli animalisti Peta che ogni anno stigmatizzano con interventi, a volte provocatori, una ...
Oltre l'abolizione della caccia ovunque e' giusto eliminare le tradizioni comportanti il sacrificio di animali (la corrida oltre che on Spagna e Portogallo e' presente nel sud Francia), purtroppo non sono obiettivi facili da raggiungere.
RispondiEliminaDa un punto di vista storico e' vero che la Spagna non ha avuto scienziati pero' la barbarie e'stata presente ovunque, basta pensare alla "caccia alle streghe" nei paesi protestanti e allo sterminio dei pellerossa del quale sono responsabili soprattutto soggettacci di origine inglese
viva la tigre ! Tori fate come la Tigre. A violenza con violenza si risponde. Ripeto: non posso che cantarti come mi suoni...
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