giovedì 3 ottobre 2019

VENGHINO I NEGRI, PIU' NE ENTRANO PIU' SUBANIMALI ISLAMICI SI VEDONO

Un mio corrispondente mi ha scritto che gli islamici in Italia si faranno un loro partito. Non credo sia possibile. In un sistema proporzionale (soprattutto se ponesse uno sbarramento) difficilmente entrerebbero in parlamento. Un partito islamico dovrebbe anche in un sistema proporzionale entrare in coalizione con altri partiti. I quali naturalmente non potrebbero non essere i PDisonesti  e i loro affini. Che si sputtanerebbero gettando la maschera della laicità. Quasi tutti i negri che vengono dall'Africa provengono da Stati islamici dell'Africa subsahariana. E poi vi sono gli islamici che provengono da Stati arabi africani (tunisini, algerini, egiziani, marocchini). L'invasione dall'Africa ha come conseguenza una sostituzione etnica con doppia disgrazia verso il basso. Mi si faccia il nome di un negro o di un islamico che abbia avuto il premio Nobel per le scienze. Nessuno. Avete mai visto un negro gareggiare nel nuoto? Mi sono sempre domandato perché non gareggino. Mi è stata data questa spiegazione: hanno una massa ossea troppo pesante che impedisce loro di galleggiare facilmente. Ciò premesso vi sono milioni in Italia che apparentemente non sono negri nel colore della pelle. Ma, peggio, sono negri nel cervello perché incapaci di ragionare. Sono tutti quelli che votano per i PDisonesti che in questo caso sono anche PDementi. In una trasmissione di Alberto Angela ho sentito dire che i negri sono l'unica popolazione che si differenzia da tutte le altre razze perché è priva di una parte del DNA ereditata nell'homo sapiens sapiens dall'homo sapiens di Neanderthal. Ma vi anche una minorità cerebrale dovuta anche alla pazzia islamica. Si è così costituita una razza inferiore a causa di un libro pazzesco chiamato Corano.             

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Il declino programmato della famiglia italiana cominciò negli Anni 70

Allah è grande, misericordioso e si è trasferito in Vaticano 

2 commenti:

  1. Gentile professore,

    nel sua articolo ha dimenticato un'altra invasione che stiamo subendo, meno chiassosa ma altrettanto preoccupante. Mi riferisco ai flussi migratori provenienti dal Bangladesh, popolazione anch'essa di religione musulmana. Mi domando, come sia possibile che siamo invasi da queste persone, apparentemente tutti entrati legalmente, che di punto in bianco diventano imprenditori. Aprono migliaia di negozi, minimarket e bancarelle in tutto il paese senza il benchè minimo controllo da parte di chi è preposto a farlo. Letteralmente occupano e "conquistano" i centri storici delle nostre bellissime città e li riducono in rivoltanti mercatini all'aperto. Avviare un'impresa, un'attività commericiale ha dei costi che non sono alla portata di tutti. Ci chiediamo da dove arrivano i soldi che queste persone utilizzano per avviare le loro attività?
    Una vergogna!
    Caro professore, io non scarico le colpe su queste persone, ma le attribuisco totalmente ai nostri amministratori, politici, concittadini e non dimentichiamo la chiesa. Tutti di pelle bianca e falsi buonisti!
    Vogliamo anche metterci in mezzo i cinesi? Sarebbe troppo lungo....
    Siamo oramai ad un punto di non ritorno e, forse, l'abbiamo già passato.
    Cordiali saluti,
    Enrico

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  2. Vi sono anche i pakistani. Molti anni fa andai in questura per sapere chi desse ai cinesi e ad altri il permesso di ingresso in Italia per aprire attività commerciali e a quale titolo i cinesi e di altra nazionalità potessero venire in Italia aprendo grossi negozi in tutta Italia. Non mi hanno saputo o voluto dare alcuna risposta. Comunque i cinesi formano una comunità chiusa e lavorano senza risparmiarsi negli orari. Non sono musulmani e non sono dei parassiti come tutti coloro che sono sbarcati con le ONG e con gli sbarchi fantasma provenendo dall'Africa. Questi non hanno la cultura del lavoro e arrivano deliberatamente senza documenti per non dichiarare il loro Paese di provenienza in modo da rendere difficile l'identificazione e il rimpatrio. E sono tutti musulmani. Quanto ai permessi di occupare suolo pubblico nei marciapiedi vendendo roba contraffatta ha perfettamente ragione. Basterebbe sequestrare la roba dopo averli costretti a confessare da chi e dove hanno acquistato la roba contraffatta, che per lo più proviene da fabbriche clandestine del napoletano. Non vi sarebbero più i vu' cumprà che infestano le spiagge, per esempio. Così si arriverebbe alla fonte con la chiusura e la galera per i fabbricanti clandestini. E una questione di volontà politica che nemmeno i passati governi di centro destra (con quel coglione di Berlusconi a capo) hanno avuto. Più che dagli amministratori locali, anch'essi colpevoli, bisognerebbe attribuire al governo la colpa di permettere la loro invasione a scopi commerciali facendo concorrenza ai negozi nostrani. Dunque anche colpa di Salvini che come ministro dell'interno avrebbe dovuto provvedere a dare ordini alle amministrazioni locali con una legge che impedisse ad asiatici e africani di occupare suolo pubblico e aprire negozi revocando le licenze. Per di più sono evasori fiscali perché non lasciano scontrini. Ma pare che vi sia un accordo segreto tra governi italiani e governo cinese per consentire la presenza dei negozi cinesi. Prima esistevano solo i ristoranti cinesi che spesso venivano chiusi ma per poco tempo per violazione delle norme di igiene. E dove vanno tuttora gli stronzi per rovinarsi la salute.

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